Ϸվ

Բé
Ar ais
Ar aghaidh
Téacs iomlán
Tuarascáil focal ar fhocal na n-imeachtaí
XML69k
Dé Céadaoin, 14 Meitheamh 2023-Strasbourg

13. Máthairionadaíocht in AE - rioscaí saothraithe agus tráchtálaithe (díospóireacht ar cheist cúrsaí reatha)
Físeán de na hóráidí
ѾDzԳٳܲí
MPphoto

Die Präsidentin. – Als nächster Punkt der Tagesordnung folgt die Aussprache über ein aktuelles Thema (Artikel 162 der Geschäftsordnung) über Leihmutterschaft in der EU – Gefahren der Ausbeutung und Kommerzialisierung.

Ich möchte, bevor wir in die Diskussion eintreten, kurz noch sagen, dass es von Kolleginnen und Kollegen Beschwerden gegeben hat über die Debattenkultur in unserem Haus, dass es immer stärker auch zu persönlichen Angriffen kommt. Da das ein besonders sensibles Thema ist, würde ich alle um eine respektvolle Debatte zu diesem wichtigen Thema bitten.

MPphoto

Nicola Procaccini, autore. – Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario Reynders, ci sono temi che non dovrebbero avere colore politico, poiché vanno ben oltre l'appartenenza a un partito o a uno schieramento ideologico, poiché riguardano dei principi naturali che vanno oltre lo spazio e il tempo, oltre ognuno di noi. La lotta contro la maternità surrogata è uno di questi.

Parliamo di un contratto tramite il quale uno o più committenti si accordano con una donna affinché porti alla nascita un bambino e lo consegni a loro dopo il parto. Purtroppo, in alcune nazioni del mondo e d'Europa questa pratica abominevole è legalizzata o consapevolmente sottaciuta. Talvolta occultata dietro l'ipocrisia di un presunto altruismo, di un mero rimborso spese da corrispondere alla madre. Talvolta esplicitamente definita attraverso un lauto pagamento per l'affitto dell'utero materno e l'acquisto del neonato.

Parliamo di una mercificazione dei corpi e della vita incompatibile con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che all'articolo 3 vieta di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro. Nello stesso senso sono andati vari pronunciamenti delle Nazioni Unite, molte associazioni femministe, giuristi, filosofi e medici di tutto il mondo, come quelli riunitisi recentemente a Casablanca per chiedere l'abolizione universale della maternità surrogata, come avvenne per le mine antiuomo o per la schiavitù.

E non conta la religione, colleghi. Così come non conta nulla l'orientamento sessuale di chi, forte della propria superiorità economica, si sente legittimato a comprare un bambino da una donna approfittando del suo disagio economico o psicologico. Dovremmo essere tutti d'accordo nel condannare e vietare questo abisso dell'umanità, ma non è così. C'è una parte della politica e della società che considera libertà la scelta di partorire un bambino a pagamento per poi cederlo a chi può permettersi di comprarlo. Purtroppo, c'è chi ritiene che al giusto prezzo qualunque desiderio possa trasformarsi in un diritto.

Per questo serve affrontare qui ed oggi il tema della maternità surrogata, o dell'utero in affitto, o della gestazione per altri, come subdolamente viene chiamata tale pratica in alcuni ambienti culturali. In Europa e nel mondo vi sono ancora troppi paesi in cui questa è consentita, in modalità diverse: Stati Uniti, Canada, Sudafrica, Russia, Ucraina, Regno Unito, ma anche Belgio, Grecia, Paesi Bassi, Danimarca, Cipro. Appena lo scorso marzo il governo tedesco ha presentato una commissione che esaminerà la possibilità di legalizzare la maternità surrogata in Germania.

Ad onor del vero, più volte quest'Aula ha ribadito la propria contrarietà a tale attività, considerandola giustamente una violazione della dignità umana e dei diritti umani. Ma i fatti stanno camminando con le proprie gambe, sostenuti da evidenti interessi economici, indifferenti ai giudizi politici di condanna.

Per questo mi auguro che al dibattito di oggi, fortemente voluto dal gruppo ECR che ho l'onore di copresiedere, faccia seguito una risoluzione definitiva, in grado di affermare la maternità surrogata come reato universale, prendendoci la responsabilità di fare la cosa giusta. Se non vi riusciremo in questa legislatura, sono fiducioso che accadrà nella prossima.

In conclusione, lasciatemi citare un grande conservatore del secolo scorso, Robert Maynard Hawkins: "I diritti umani si basano sulla dignità umana. La dignità dell'uomo è un ideale per cui vale la pena battersi e morire."

MPphoto

Didier Reynders, Member of the Commission. – Madam President, honourable Members, according to the EU treaties, substantive family law falls within the competence of the Member States. Member States thus decide if and how surrogacy should be regulated in their territory.

In a few Member States, surrogacy is expressly authorised for non-commercial purposes. Some other Member States have made the choice to ban this practice, while others do not regulate this area at all. It is also important to stress that no Member State has so far legally authorised surrogacy for commercial purposes.

The Commission cannot intervene in those national decisions and has no competence to make proposals in this regard. The Commission is aware of problems that may arise as the conditions under which surrogacy can be conducted in certain third countries. Women from poverty-stricken populations may be particularly vulnerable in this regard.

The Commission remains committed to upholding women’s rights and to combat any form of trafficking of human beings in the framework of its competences. And Member States are also bound to comply with the international obligations on the protection of human rights, notably those stemming from the European Convention of Human Rights, as interpreted by the case Law of the European Court of Human Rights.

I thank you for your attention, but I would follow, with attention too, your debates to see what conclusion is possible to take after such a debate.

MPphoto

Nathalie Colin-Oesterlé, au nom du groupe PPE. – Madame la Présidente, Monsieur le Commissaire, chers collègues, peu de pays autorisent la gestation pour autrui en Europe, et ceux qui l’autorisent l’encadrent très strictement. Quoi qu’il en soit, la décision d’interdire ou d’autoriser la GPA est une compétence nationale, qui relève de la souveraineté nationale, et en aucun cas une compétence européenne.

En revanche, l’Union européenne doit intervenir lorsque la gestation pour autrui devient un instrument d’exploitation des femmes. Peut-on accepter qu’une femme marchande son corps pour tenter de mettre fin à sa précarité? Peut-on accepter qu’une femme soit exploitée contre de l’argent, parfois par des réseaux criminels, pour que son corps soit réduit à un simple instrument de reproduction? Non. Alors que cette institution lutte à la fois contre la traite des êtres humains et contre les violences faites aux femmes, il est de notre devoir de veiller à lutter contre ces dérives.

Chers collègues, marchander le corps d’une femme est incompatible avec le respect de la dignité du corps de la femme. Louer l’utérus d’une femme pendant neuf mois durant est éthiquement inconcevable. Les femmes ne doivent pas devenir une simple capacité reproductive, dont les bébés deviendraient des produits à acheter ou à vendre. Les femmes doivent être libres de disposer de leur corps. Certes, la GPA peut soulever des questions juridiques au niveau européen, notamment lorsque, après la naissance d’un enfant, se pose la question de sa filiation. C’est alors l’intérêt de l’enfant uniquement qui doit primer. L’Union européenne doit rester fidèle à ses valeurs, en luttant contre toute forme d’exploitation des êtres humains, sans empiéter sur les compétences des États membres.

MPphoto

Vera Tax, on behalf of the S&D Group. – Madam President, so here we are in the European Ϸվ discussing the topic of surrogacy. We talk about the uteruses of fertile women and of couples who would like to have a child.

I can tell you one thing: the people of ECR who asked for this debate are not really interested in helping couples with a wish for a child or women who voluntarily want to help others. They have an opposite goal: polarisation. And they just stated that in the Netherlands, my country, commercial surrogacy is allowed. That is a lie. That is untrue. But did you know we all already know that the business model of clickbait advertisement is polarisation, but that you also know that also the clickbait model for right-wing politicians is polarisation.

The ECR will do anything to hold on to the idea of a family in its purest form, and now they have the newest balloon, and that is to criminalise surrogacy. And while such legislation can have enormous consequences for all children already involved, the ECR does not care for those children and what they really care about is their own political agenda.

Polarisation does not bring solutions. It only makes the world a bigger mess. So today I stand here as a woman, as a mother, as a European, and I ask you politely, stop discussing about the uteruses of European women and stop putting minority groups in the centre of your politics to scare others in the hope of winning their votes.

MPphoto

Adrián Vázquez Lázara, en nombre del Grupo Renew. – Señora presidenta, señor comisario, señorías, no puedo empezar esta intervención sin expresar mi profunda decepción y rechazo al título que el Grupo ECR, el grupo de VOX, ha querido darle a este debate.

Asociar la gestación subrogada a la explotación y al tráfico no solo es un insulto a miles de menores y familias, sino que también es una manipulación interesada de aquellos que solo quieren esconder su radicalismo moral. Pero, por suerte, son siempre los ciudadanos europeos los que, generación tras generación, avanzan y progresan, y dejan atrás viejos tabúes sobre cómo poder vivir una vida plena y feliz hoy.

En la Unión Europea, hay muchos tipos distintos de familias —con ese—, que comparten y mantienen lo verdaderamente esencial: el amor y el compromiso de impulsar un proyecto común, a menudo a través de la maternidad o la paternidad.

Para muchas de estas familias, la gestación subrogada, altruista y garantista es la única manera de formar una familia. Se trata de un hecho que, como sociedad y ante el invierno demográfico al que nos enfrentamos como continente, deberíamos siempre apoyar, impulsar y celebrar.

No podemos permitir que se discrimine a menores europeos simplemente por cómo han sido gestados. Los niños son niños. Tampoco que los nuevos moralistas a izquierda y a derecha nos marquen el paso a todos los ciudadanos europeos. A mí nadie me tiene que dar ninguna clase de moralidad.

Por eso, pido hoy aquí de nuevo, como reivindiqué en el debate sobre los derechos de reconocimiento de paternidad, que la Unión Europea sea valiente y dé cobertura a aquellos países también valientes que quieran afrontar el debate de la maternidad mirando al futuro. Pero, sobre todo, que dé cobertura y no deje tiradas a miles de familias y a miles de niños, que son los verdaderamente perjudicados por debates tan lamentables como el que, por desgracia, estamos aquí celebrando hoy.

MPphoto

Karima Delli, au nom du groupe Verts/ALE. – Madame la Présidente, mes chers collègues, je vais vous le dire comme je le pense: le Parlement européen est le lieu des droits. C’est ici, par notre travail, qu’on assure que personne n’est discriminé pour ce qu’il est. Je n’accepterai pas que des sujets sociétaux aussi fondamentaux que l’aide à fonder une famille, que ce soit l’aide à la procréation ou à porter pour autrui, soient détournés ou instrumentalisés contre les familles LGBT.

Je m’adresse à vous, l’ECR, parce que c’est vous qui avez demandé ce débat. La vérité, c’est que dans les pays où vous êtes au gouvernement, la GPA n’est pas un sujet. Vous savez pourquoi? Parce que vous n’en êtes même pas encore là. En Pologne, vous venez nous parler de GPA. Vous n’avez même pas ouvert l’union civile aux couples homosexuels. Vous continuez à passer des lois anti-LGBT et à créer des zones sans LGBT. Année après année, les ONG nous le disent, la Pologne est devenue le pays le plus hostile aux LGBT en Europe. Alors, ne venez pas nous apporter votre haine ici, au Parlement européen.

De même, en Italie, on a vu votre chef, MmeMeloni, couper les droits à la filiation des enfants issus d’une GPA à l’étranger. Rappelez-vous, le maire de Milan, dans cet hémicycle, est venu tirer la sonnette d’alarme pour nous dire que des enfants n’étaient plus enregistrés à l’état civil, que leurs parents seraient criminalisés. Il est où, l’intérêt de l’enfant? Elle est où, votre humanité?

Je vous le dis très clairement, l’ECR: ne vous faites pas passer pour les défenseurs des femmes auprès de nous, alors que vous enfreignez, là où vous êtes au gouvernement, les droits des familles homoparentales européennes à y recourir pour ce qu’ils sont, c’est à dire des familles. Je vous le dis: ce tort sera corrigé grâce au règlement sur la reconnaissance mutuelle de la filiation.

Si vous voulez vraiment un débat sur la GPA, il faudra d’abord prendre du temps. Ce n’est pas en débattant, notamment dans ce Parlement, qu’on arrive à la solution. Ce n’est pas vrai. Regardez du côté de nos amis belges. Un comité de bioéthique a rendu son rapport il y a une semaine. Un rapport mesuré et équilibré, loin des passions tristes qui vous déchaînent, et qui a pris du temps. Il apporte des réponses favorables sur les conditions de la solidarité reproductive, de l’autonomie, du consentement et de l’altruisme des femmes qui portent pour autrui–tout cela est encadré. Nous ferions bien tous ensemble de nous en inspirer et de consulter nous aussi nos organes éthiques européens, et non de faire de l’instrumentalisation.

MPphoto

Margarita de la Pisa Carrión, en nombre del Grupo ECR. – Señora presidenta, señor comisario, señorías, nuestras constituciones, los Tratados de la Unión Europea y el Estado de Derecho occidental tienen como base la protección de la dignidad de la persona. La Declaración Universal de los Derechos del Hombre es la máxima expresión en este sentido.

En el caso de la filiación, siempre se han buscado herramientas jurídicas que defiendan el derecho del niño a conocer a sus padres y ser cuidado por ellos. Evitar el riesgo de que a una madre puedan arrebatarle a su bebé. Todo eso está en riesgo hoy.

La tecnología ha dado pie a ciertas prácticas en reproducción, sin la oportuna reflexión. La gestación subrogada está repleta de innegables dilemas éticos y legales. Existen casos de niños encargados para abusar de ellos o abandonados por ser considerados —perdón por la expresión— defectuosos. Mujeres privadas de libertad, contratos nulos porque el bien de la persona es indisponible.

La persona es sujeto de derechos, nunca puede considerarse un objeto de transacción. Esta mercantilización de las relaciones, la cosificación de las personas, verlas como un objeto de mero deseo, es inasumible porque transforma el tratamiento que merece toda persona, pretendiendo acabar con el valor inherente e infinito que confiere nuestra existencia.

Señores, tengan en cuenta el impacto que tiene en nuestra sociedad una mirada de este tipo. La persona humana adquiere su estatus desde su génesis, con una carga genética única e irrepetible, herencia de su padre y de su madre, de generación en generación. No se puede disociar la expresión de la vida de la dimensión afectiva y familiar. Busquemos un sistema legal robusto que evite el riesgo de la ruptura de los vínculos que de forma natural unen a padres y a hijos. La propuesta de regulación de la Comisión va en esta preocupante dirección.

MPphoto

Mathilde Androuët, au nom du groupe ID. – Madame la Présidente, l’article4 de la Convention du Conseil de l’Europe sur la lutte contre la traite des êtres humains précise que la traite des personnes «désigne le recrutement, le transport, le transfert, l’hébergement ou l’accueil de personnes, par la menace ou le recours à la force» ou toute autre contrainte telle que l’enlèvement, l’abus d’une situation de vulnérabilité ou parl’offre ou l’acceptation de paiements ou d’avantages. L’exploitation comprend l’exploitation de la prostitution d’autrui ou d’autres formes d’exploitation sexuelle, le travail ou les services forcés, l’esclavage ou les pratiques analogues à l’esclavage. Le consentement d’une victime de la traite des personnes n’importe pas lorsque l’un des moyens énoncés a été utilisé.

Or, qu’est-ce que la grossesse pour autrui? La GPA est la contractualisation d’une vie humaine, ici d’un bébé, pour un coût variant de 10000 à 100000dollars, après un processus de tri qui n’est autre que de l’eugénisme. La femme est-elle réduite à un incubateur, à un objet, qui est souvent stocké, notamment en Asie, dans des fermes à bébés, le temps de la gestation, après qu’on a promis des indemnisations équivalant à trois à dix ans de salaire? À la lumière des textes et de notre éthique, il est clair que la GPA relève du trafic humain.

Ceux qui y recourent sont donc des trafiquants, au même titre que les proxénètes ou les marchands d’esclaves. Tous ceux qui opèrent sur le marché de la GPA rompent avec toute valeur humaniste ou féministe. Ils exploitent le corps des femmes, leur misère économique ou psychique, pour faire d’un enfant un bien commercialisable. Notre système juridique ne peut avaliser ce commerce ignoble et ne peut faciliter la vie de ceux qui ne sont rien d’autre que des trafiquants. Car oui, imaginer un certificat de parentalité européen, en plus d’être un hold-up législatif sur les droits nationaux, est le moyen d’organiser ces trafics d’enfants issus de GPA.

Ce n’est pas parce que certains prennent en otage le droit européen, et évidemment notre empathie naturelle à l’égard de bébés, que nous devons céder sur nos principes fondamentaux du respect de la femme et de l’enfant. L’avenir du monde réside ici, dans nos ventres de femmes. C’est la raison pour laquelle, au nom de notre humanité, ni le marché, ni les emprises, ni les trafics n’ont leur place dans nos corps –ni dans les faits, ni dans le droit, jamais.

La Convention relative aux droits de l’enfant proclamée par l’Assemblée générale des Nations unies édicte dans son article35 que les États parties prennent toutes les mesures appropriées sur les plans nationaux, bilatéraux et multilatéraux pour empêcher l’enlèvement, la vente ou la traite d’enfants, à quelque fin que ce soit ou sous quelque forme que ce soit. Alors, l’Union européenne doit désormais prendre une décision ferme: est-elle du côté de la dignité humaine, ici de femmes et d’enfants, ou est-elle du côté des trafiquants?

MPphoto

Eugenia Rodríguez Palop, en nombre del Grupo The Left. – Señora presidenta, niños a la carta. La gestación subrogada es una práctica eugenésica que consiste en dividir el papel de la madre en tres —adoptiva, gestante y donante—, y en buscar óvulos con una carga genética determinada y senos maternos de mujeres con una personalidad concreta.

En algunos países incluso se puede obligar a la gestante a abortar o no abortar, en ciertos casos, a alimentarse de tal o cual manera, o a hacer o no ejercicio, porque el que llaman «servicio de gestación» se ha de desarrollar con todas las garantías para que no resulte defectuoso el producto resultante. A esto se suman las condiciones de desigualdad económica en las que suelen darse estas transacciones, agravadas por la incorporación de un sinfín de intermediarios.

Finalmente, no deja de resultar curioso que con la gestación subrogada se apele muchas veces a la transgresión de la familia tradicional, cuando esa transgresión acaba derivando en un núcleo familiar también convencional, solo que articulado a partir del exclusivo vínculo biogenético de un padre, sin madre.

No nos engañemos, la gestación subrogada no dota de agencia a las mujeres, más bien las invisibiliza y las explota, especialmente si son vulnerables.

MPphoto

Tiziana Beghin (NI). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, mutui alle stelle, lavori precari, paghe da fame, imprese sempre più in difficoltà, pace in Ucraina sempre più lontana. No, per questo dibattito la destra capitanata da Fratelli d'Italia non ha proposto uno di questi temi urgenti per i cittadini. La loro priorità è alimentare l'ennesima caccia alle streghe contro le donne e le famiglie omogenitoriali.

La gestazione per altri è qualcosa di molto lontano dalla nostra cultura, soprattutto quella mediterranea, che ruota attorno alla famiglia. Ma il fatto che sia diversa non significa che sia giusta o sbagliata. Chi sono io per giudicare chi fa delle scelte diverse dalla mia? Se vogliamo essere seri e non fare propaganda becera, oggi dovremmo tutti insieme condannare lo sfruttamento a fini riproduttivi, ma non la libera e consapevole scelta di molte donne ad aiutare altre coppie a realizzare il sogno di essere genitori.

Ecco la differenza fra noi e loro. Noi rispettiamo il prossimo, la destra vuole imporre il proprio stile di vita. Per noi tutti i bambini, a prescindere da come siano stati procreati, e tutte le famiglie, etero, gay, con un solo genitore, dovrebbero avere gli stessi diritti, per la destra invece no. Ma non vincerete nemmeno nella prossima legislatura, perché l'amore è sempre più forte di odio e pregiudizi.

MPphoto

Michaela Šojdrová (PPE). – Paní předsedající, kolegyně a kolegové, debatujeme dnes o citlivé otázce náhradního mateřství, a to v souvislosti s obavou o jeho zneužívání zejména pro komerční účely. Je zřejmé, že členské státy hledají dobré řešení a nejsou zdaleka jednotné. Zatímco některé členské státy umožňují náhradní mateřství pro nekomerční, altruistické účely, jako například Řecko, Belgie, Nizozemsko, Portugalsko, jiné členské státy je zcela zakazují, jako například Francie, Německo, Itálie, Španělsko. Právě proto, aby se s náhradním mateřstvím prostě neobchodovalo. Jsou země, kde regulace není. Ale je důležité, že žádná země Evropské unie neumožňuje náhradní mateřství pro komerční účely. Ačkoliv lidsky chápu touhu po rodičovství, touhu rodičů po dítěti, zásadně nesouhlasím s legalizací náhradního rodičovství, náhradního mateřství. Tím hlavním důvodem je právo dítěte. Každé dítě má právo se narodit a mít rodiče, ale neexistuje právo na to mít dítě. A pokud se stane, že dítě nemá rodiče nebo o rodiče přijde, pak je zde právě náhradní rodinná péče, adopce nebo pěstounství tak, aby dítě mělo rodičovskou péči, aby mělo náhradní rodiče. Dnešní společnost si myslí, že se všechno dá koupit. Nedá. Nesmíme připustit, aby se život stal zbožím. Život je dar. Je to zázrak, pro někoho zázrak přírody, ale život dítěte se nesmí stát zbožím.

MPphoto

Carina Ohlsson (S&D). – Fru talman! Som feminist och socialdemokrat är jämställdhet och kvinnors rättigheter självklara prioriteringar för mig. I årtionden har jag arbetat för att bekämpa mäns våld mot kvinnor och för att varje kvinnas och flickas grundläggande rättigheter fullt ut ska respekteras. I det arbetet är det självklart för mig att kvinnors kroppar måste skyddas från alla former av exploatering och kommersialisering.

Arbetet för ett jämställt EU går alldeles för långsamt, och runt om i vår union finns rörelser som till och med arbetar hårt för att ett jämställt EU aldrig ska bli verklighet. I debatt efter debatt står högljudda högerkonservativa ledamöter i den här salen och motarbetar förslag och åtgärder som försvarar både kvinnors och hbtqi-personers mänskliga rättigheter. När de väl tar till orda under temat kvinnors rättigheter är det underliggande syftet något helt annat.

Jag vill därför betona att förutom att EU måste säkerställa barns och kvinnors rättigheter och arbeta för ett jämställt och jämlikt samhälle måste EU också stärka och garantera hbtqi-personers och regnbågsfamiljers grundläggande rättigheter.

MPphoto

Karen Melchior (Renew). – Fru formand! At stifte familie og bære sit eget barn, det er to af de ting, som er mest fundamentale for os som mennesker, samt at føre generationer videre og skabe en fremtid på denne jord for børn i ens familie. Det som surrogatmødre gør, det er, at de hjælper mennesker og familier til at fuldføre denne drøm. Vi skal lade kvinder bestemme over deres egen krop. Vi skal lade kvinder selv træffe et valg, om de ønsker at hjælpe familier med at fuldføre denne drøm. Det skal vi ikke som politikere gøre. Vi opnår ikke ligestilling i Europa ved at umyndiggøre kvinder. Vi bliver nødt til at tro på, at de kvinder, som ønsker at være surrogatmødre, har truffet et frit valg, og at de ved, hvad de ønsker at gøre ved deres egen krop. Der er mange medicinske og andre grunde til at bruge surrogatmødre, og det skal vi ikke som politikere stille os i vejen for. Alle børn har ret til deres forældre og til deres familier. Og vi bliver nødt til at sørge for, at europæernes drømme om familier og børn kan udleves og ikke forhindres af politiske ønsker.

MPphoto

Jadwiga Wiśniewska (ECR). – Pani Przewodnicząca! Panie Komisarzu! Surogacja podważa godność ludzką kobiety, ponieważ jej ciało i funkcje reprodukcyjne wykorzystywane są jako towar. Surogacja to de facto podpisywanie kontraktu na ludzkie życie. Kobieta staje się inkubatorem, a dziecko towarem. Wykorzystuje się ciało kobiety będącej w trudnych warunkach życiowych, najczęściej żyjącej w biedzie, do celów komercyjnych. To nic innego niż handel ludźmi.

Chciałabym zwrócić uwagę na to, że surogacja jest niezgodna z wartościami zapisanymi w art. 2 Traktatu. Również w rezolucji Parlamentu Europejskiego z 2015 roku potępiliśmy tę praktykę, stanowiąc że praktyka surogacji podważa godność kobiety, ponieważ jej ciało i funkcje reprodukcyjne są wykorzystywane jako towar. A dzisiejsza dyskusja, szczególnie z lewej strony, idzie w takim kierunku, że dziecko można sobie zamówić, dziecko można sobie kupić. Stać mnie. Dlaczego nie można tego robić? Dlatego, proszę Państwa, że to jest nieludzkie, nieetyczne i niehumanitarne. Nie można w ten sposób traktować zarówno kobiet, jak i dzieci.

MPphoto

Sandra Pereira (The Left). – Senhora Presidente, não somos insensíveis perante o legítimo desejo de ser mãe, mas há preocupações que não podem ser subestimadas ou ignoradas, como a instrumentalização da vida e do corpo humano, neste caso, do corpo da mulher e dos seus órgãos reprodutores.

A exploração económica do sistema reprodutivo das mulheres é bem evidente no negócio das barrigas de aluguer, convenientemente designado de gestação de substituição. É um negócio sórdido que procura esconder a gritante exploração de classe que o envolve, a especulação que lhe é inerente e os sérios riscos para a saúde e a integridade física e psicológica das mulheres que vendem os seus óvulos ou alugam o corpo como substitutos da gravidez de outra mulher.

Consideramos que os direitos não se constroem à custa da exploração de uns sobre outros. É preciso combater estas conceções assentes na mercantilização do corpo da mulher, seja por via das barrigas de aluguer, seja por via da prostituição. É preciso combater todas as formas de exploração e violência contra as mulheres e é nesse combate que estamos empenhadas.

MPphoto

Balázs Hidvéghi (NI). – Madam President, dear colleagues, let me first underline that family law belongs to the national competence of Member States. Therefore, Italy and its government has the exclusive right to decide on marriage, on adoption and all other family law issues. It is more than right also that when such laws are enacted, certain higher moral considerations prevail.

Our European culture is based upon Christianity and Christian values, which entail certain moral obligations and restrictions on human action. We must not attempt to create a world where the laws of nature and life are completely disregarded. We must not allow humans to become objects, and we must not let children become products or goods to buy for a certain price.

It is cynical that those on the left of this House who regularly pose as warriors of human rights now simply call for the legalisation of practices that trample on human dignity. We should all accept that life and birth are sacred and humans are not the masters of life and death.

MPphoto

Karlo Ressler (PPE). – Poštovana predsjedavajuća, kolegice i kolege, zasnivanje obitelji, stvaranje novog života i želja za roditeljstvom jedna su od temeljnih, najintimnijih, ali ujedno i najosjetljivijih područja ljudskog života.

Čuli smo i u ovoj raspravi pokušaje opravdavanja komercijalnog ugovaranja trudnoće, komercijalnog ugovaranja rađanja djece s nekakvim navodnim plemenitim ciljevima. Nažalost, bez obzira na moguće plemenite ciljeve u nekim situacijama, s tim se nikako ne mogu složiti. Surogat majčinstvo grubo narušava dostojanstvo svih uključenih. Najviše vrijeđa ljudski integritet zamjenske majke, čije se tijelo iskorištava za nečije tuđe ciljeve, čije se tijelo eksploatira - često s komercijalnom pozadinom. Čak i kada postoji pristanak, kao i kod trgovanja ljudima, on je često uvjetovan kompleksnim životnim okolnostima gdje se upravo ta financijska dimenzija, nažalost, ponekad čini kao jedini mogući izlaz iz životnih problema.

U suštini, trudnoća ni u kojem slučaju ne može biti usluga koja se može kupiti. Rađanje djeteta ne može biti nekakva pravna činidba koja se može ugovoriti ugovorom, a niti dijete, niti tijelo žene, ne mogu biti objekt za ispunjenje želja drugih. Moramo biti iznimno oprezni i spriječiti bilo kakvu instrumentalizaciju, spriječiti eksploataciju, spriječiti ideološko eksperimentiranje i pretvaranje i žena i djeteta u produkt industrije.

MPphoto

Patrizia Toia (S&D). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, la pratica per la gestazione per altri è una pratica che calpesta i diritti delle donne e dei bambini, sfrutta e mercifica il corpo della donna, commercializza la gestazione e contraddice anche con tutto il percorso del femminismo basato sulla dignità e sulla libertà della donna.

Per questo il nostro è un no chiaro e netto a tale pratica, che in Italia, come in molti paesi, la maggior parte dei paesi europei, è già vietata ed è reato. Voglio dire in modo chiaro a chi vuole, anche su questi temi così sensibili e intimi, fare della strumentalizzazione politica, che il Partito Democratico non intende modificare tale legge. Punto.

Naturalmente quando noi legiferiamo pensiamo ai principi e ai valori, ma pensiamo anche alle persone in carne ed ossa, alle persone che ci sono. E per questo ribadisco che i bambini, i diritti dei bambini sono in primo piano. Vanno tutelati tutti i diritti dei bambini che sono nati, che ci sono, a prescindere dalle scelte degli adulti, e ciò è un fatto, a mio avviso, di umanità e di civiltà. Lo è per noi, ma penso che dovrebbe esserlo per tutti. Penso a percorsi di adozione, a soluzioni legislative che ci sono e si possono trovare e rendere più rapide e più appropriate a tutte le situazioni. Questo è un punto imprescindibile.

Infine, sul cosiddetto ipotetico e molto labile, anche giuridicamente, reato universale, io penso che se vogliamo davvero in buona fede estendere il divieto in sede internazionale, si parte dalle sedi internazionali, dagli organismi internazionali, e non provocatoriamente dai parlamenti nazionali con proposte illusorie, di bandiera, che anche in questo caso hanno un intento provocatorio e strumentale.

MPphoto

Pierre Karleskind (Renew). – Madame la Présidente, Monsieur le rapporteur, s’il y a bien une chose sur laquelle je suis d’accord avec vous, c’est que, si la GPA c’est un couple qui achète un ovocyte et qui loue un ventre pour fabriquer un enfant, c’est effectivement une horreur, c’est une exploitation et c’est inacceptable.

Pourtant, dans votre discours, ce qui m’a particulièrement choqué, c’est que vous n’ayez même pas été capable d’imaginer que certaines femmes puissent avoir le désir sincère de mettre leur ventre au service, généreusement et de façon altruiste, de certains couples qui ne peuvent avoir un enfant. Vous avez même eu ces propos méprisants pour les femmes, en les renvoyant à l’aspect pécuniaire. C’est scandaleux, parce que vous prenez les femmes pour des mineures. Dans les pays qui sont gouvernés par vos partis, c’est toujours la même chose –prenez le recul des droits à l’avortement. De la même façon, le ventre des femmes, c’est quelque chose dont vous dissertez, mais le ventre d’une femme n’appartient qu’à celle-ci.

Par conséquent, si la GPA met autour de la table non pas deux personnes qui achètent des prestations à deux autres, mais bien des personnes qui expriment simplement le désir de prêter ce ventre, qui va permettre de mettre au monde un enfant, et de donner cet ovocyte et deux personnes qui auront le désir de faire grandir l’enfant, eh bien, peut-être avons-nous là un modèle de GPA éthique.

MPphoto

Vincenzo Sofo (ECR). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, la condanna unanime di una pratica disumana come l'utero in affitto dovrebbe essere cosa scontata e non oggetto di dibattito. Ma quando questa maggioranza ha deciso di bocciare un nostro emendamento che introduceva il reato di utero in affitto in tutta l'Unione europea, ci è nato un sospetto. Il sospetto che per voi adescare donne in difficoltà economica offrendo loro quattro soldi per ingravidarle per conto terzi e poi sequestrarne il figlio non sia una barbarie, ma normale attività mercantilistica da legalizzare. Un sospetto orrendo, lo ammetto, ma tutte le volte che vi chiediamo di fugare ogni dubbio, definendolo reato, fuggite.

Ora, non conosco il motivo della vostra paura a prendere una posizione chiara, ma quest'Aula non può più fuggire dall'esprimere un'inequivocabile condanna a questa pratica infame. E deve farlo anche perché si avvicinano all'ingresso in Unione europea paesi, pensiamo all'Ucraina, dove vi ricordo che l'utero in affitto è legale e che sono usati da fabbrica di bambini surrogati per tutta Europa, e anche certi Stati membri dell'UE lo stanno legalizzando.

Urge dunque che l'Europa ristabilisca i suoi principi civilizzazionali non negoziabili e il rispetto della dignità e della vita umana è e deve essere il fondamento basilare, e ripeto basilare, della nostra civiltà.

MPphoto

Malin Björk (The Left). – Madam President, first of all, let me be clear, there are many ways to make a family and have kids: with a lover, with a friend, within a couple or outside a couple. You can be heterosexual. You can be homosexual. You can be two parents, three parents, you can be multi-parenting. There is truly a rainbow of families in Europe and they should have the protection to move freely around in Europe. There is a particular gap in legal protection also for families and children in situations where there are multiple parents, more than two.

But when it comes to surrogacy and the surrogacy industry, this is a commodification of women and children. It is economically privileged people, couples, paying non-privileged less privileged women for carrying a baby and giving them away.

And this is how Ukrainian women are exploited in their thousands today. It’s a kind of merchandising and commercialisation of women’s bodies that we should say no to. So I wish rainbow families to flourish, but I don’t wish the surrogacy industry to flourish.

MPphoto

Miriam Lexmann (PPE). – Vážená pani predsedajúca, dieťa nie je tovar, myslím si, že na tomto sa všetci zhodneme. Dôstojnosť každého človeka musí byť chránená. Aj to je všeobecne prijímaný a podporovaný fakt. Prečo potom máme problém odsúdiť niečo, čo robí z detí komoditu a zneužíva chudobu žien, a to najmä tých z rozvojových krajín, a robí z nich predmet komerčných vzťahov? Surogátne alebo tzv. náhradné materstvo porušuje medzinárodne uznané práva žien a detí a zasahuje do ich dôstojnosti, a to hneď viacnásobne. Ignoruje prirodzený vzťah medzi matkou a dieťaťom. Vystavuje ženy a deti na milosť a nemilosť objednávateľov, pretože neexistujú žiadne pravidlá pre prípady, keď je dieťa napríklad kvôli tomu, že sa narodí s postihnutím, odmietnuté. A napriek tomu, že aj tento parlament niekoľkokrát odsúdil prax surogátneho materstva, nedokážeme otvorene pomenovať, že ide o fenomén, ktorý vždy prinesie negatívne dôsledky pre niekoho. Ženy, ktoré najčastejšie v dôsledku svojej zraniteľnej situácii poskytli právne veľmi otázny súhlas s dohodou. Deti, ktoré boli počas pandémie odložené do skladov alebo ich budúcnosť je absolútne otázna, lebo si ich objednávatelia nechceli alebo nemohli vyzdvihnúť. V konečnom dôsledku sa to týka aj nás všetkých, pretože upúšťame od základných hodnôt, na ktorých je postavená naša slobodná demokratická spoločnosť a nechránime tých najzraniteľnejších.

MPphoto

Cyrus Engerer (S&D). – Madam President, a few years ago, my male partner’s sister spoke to us, telling us that should we want to build a family, she would be willing to help us to do so. She did so unprompted, unasked for, but she wanted to be there to help, should we want to. Therefore, I really much agree with what PierreKarleskind said earlier with regards to people wanting to help others.

This debate has been asked by the Italian far right of Meloni not because of the interest in fighting for women’s rights, because in all your votes in this Chamber, you have always voted against even the most basic of women’s rights in our journey towards gender equality. You simply wanted this debate because you thought you could divide us, because we might have different opinions on this matter. However, as a House, we are truly committed, and very strongly, towards freedom and we are very committed towards human rights for every single individual living in our European Union.

Unlike the Italian far right of Meloni, this House stands for women’s rights and the right to their bodily autonomy. Unlike to the Italian far right of Meloni, this House stands for Europe being an LGBTIQ freedom zone, which you have voted against. We stand in this House with all Italians who have to wake up every day, seeing their rights being taken away, by this new government that has been formed, every day.

But ultimately, irrespective of our personal beliefs on this matter, I want to thank all of the women in this House who have for years worked for gender equality. We have written history together in these five years in this House, where for the first time we did agree about the right to autonomy in the Matić report. Thank you to all those who have always worked for women’s rights, and I am really sorry to see this very cheap way of fighting against equality by the ECR.

MPphoto

Cristian Terheş (ECR). – Madam President, dear colleagues, surrogacy is one of the biggest threats to the dignity and safety of a woman and her child. And I restate ‘of her child’ – a man cannot give birth regardless of how many absurd resolutions the European Ϸվ adopts.

The natural desire and destiny that only a woman has is to carry and give birth to another human person. This is an undeniable natural fact. Surrogacy laws deny and disregard the natural, biological, physical and emotional bond between the mother and her child during both pregnancy and after birth.

Laws permitting surrogacy look at both the mother and her child as commodities which can be rented, exploited or sold as many rich people wish. It takes a male and a female to procreate, and it takes the natural family of a man and a woman to normally raise a child. No sane society can allow the woman to be transformed into womb for sale or hire, nor children into goods for sale. Surrogacy is violating the natural law as well as the emotional and natural bond between the mother and her child, and the child that she carries, which must be banned.

MPphoto

François-Xavier Bellamy (PPE). – Madame la Présidente, mes chers collègues, merci pour ce débat. Je crois qu’il aura été essentiel, notamment parce qu’il a permis de montrer que de tous bords viennent des voix qui tentent d’alerter sur cette mise en cause très grave de la dignité humaine que constitue la GPA.

Certains collègues ont parlé, je ne doute pas de leur sincérité, de la possibilité d’une gestation pour autrui éthique. Cependant, la réalité cruelle de la GPA aujourd’hui, chers collègues, ce sont des milliers de femmes –c’est à elles que je pense– exploitées aujourd’hui par des entreprises sans scrupule, qui viennent démarcher les plus riches dans de grands hôtels à Paris et dans toutes les capitales occidentales. Ce sont des enfants achetés sur catalogue, devenus objet d’un contrat et même abandonnés parfois à l’aberration d’une situation commerciale, comme ces enfants d’Ukraine bloqués pendant la crise de la COVID-19, parce que leurs commanditaires ne pouvaient pas venir les chercher.

C’est la réalité, chers collègues, et cette réalité, quel que soit le degré de consentement exprimé, correspond à une situation de traite d’êtres humains. Oui, dans notre droit, aujourd’hui, un adulte consentant peut se trouver victime d’une situation de traite d’êtres humains, lorsqu’il est manifeste que c’est d’abord une situation de vulnérabilité exploitée par des plus forts qui est en train de se jouer.

Nous avons la possibilité d’interdire la gestation pour autrui, et ce Parlement européen doit le faire dans le cadre de notre directive contre la traite d’êtres humains. J’espère que nous serons unis et je voudrais remercier tous les collègues de gauche et tous les collègues écologistes qui, fidèles à leur combat, sont aujourd’hui capables de dénoncer le faux progrès que constitue cette technique.

MPphoto

Juan Fernando López Aguilar (S&D). – Señora presidenta, señor comisario de Justicia Reynders, en ejercicio de su derecho, un grupo ultraconservador de este Parlamento Europeo que copreside Giorgia Meloni, primera ministra de Italia, trae a este debate su propuesta de criminalizar la gestación subrogada y el reconocimiento de la filiación. Al comisario de Justicia le hemos escuchado decir que la Unión Europea no tiene competencia al respecto, que la tienen los Estados miembros.

Procedo de un Estado miembro que prohíbe la gestación subrogada. Es una solución que defiendo porque cosifica el cuerpo de la mujer y, por tanto, considero nulo de pleno derecho cualquier contrato que pretenda comercializar esa transacción, además de abusar y explotar a personas vulnerables. Normalmente es una situación insoportable de desigualdad económica.

Pero la propuesta en Italia de Giorgia Meloni se acompaña, además, de un señalamiento de las familias de personas del mismo sexo, haciendo como si esa fuera la única situación causal de la gestación subrogada. No solamente es falso, sino que eso es contrario también al Derecho europeo.

Es cierto que la Carta de Derechos Fundamentales de la Unión Europea prohíbe comercializar con partes del cuerpo, del mismo modo que prohíbe la clonación, pero también prohíbe la discriminación por cualquier razón de género u orientación sexual, además de prohibir, por tanto, cualquier discriminación de menores, cuyo interés superior debe prevalecer independientemente de su origen. Porque la discriminación por origen, aunque el origen de la filiación sea ilegal, también es contrario al Derecho europeo.

Por tanto, tenemos que decir que no contará con el apoyo de la mayoría de este Parlamento Europeo para sacar adelante una propuesta para la que no tiene competencia y que no se explica por lo que afirma, sino más bien por lo que oculta.

MPphoto

Beata Kempa (ECR). – Pani Przewodnicząca! Prawo musi być stanowione na fundamencie norm moralnych. Prawo i stanowione prawo nie może łamać norm moralnych. Dzisiaj dużo mówi się o wolności, ale każda wolność jest ograniczona odpowiedzialnością, szczególnie za drugiego człowieka. Dlatego trzeba powiedzieć głośno dzisiaj, tu w Parlamencie Europejskim, że surogacja to nie jest macierzyństwo, surogacja to jest handel dziećmi. Przecież już odnotowujemy ten niebezpieczny precedens, który jest stworzony i rozwinięty przez dziesiątki firm dostarczających małe pociechy dla wielu par. Mało powiedzieć, że surogacja jest reklamowana na specjalnych targach odbywających się cyklicznie w jednym z największych państw europejskich. Tam kupuje się i sprzedaje pewną ofertę. A ja pytam czym to się różni od targów dla niewolników z XVIII czy XIX wieku?

Każde dziecko ma przyznane w Konwencji o ochronie praw dzieci możliwość poznania swoich biologicznych rodziców. Surogacja uniemożliwi ten proces. Zatem uważam, że nie ma i nie powinno być nigdy na ten proceder naszej zgody.

MPphoto

Bert-Jan Ruissen (ECR). – Voorzitter, we kunnen het erover eens zijn dat kinderen geen handelswaar zijn. Er is echter een wereldwijde industrie voor draagmoederschap ontstaan, die gepaard gaat met moderne slavernij en uitbuiting van kwetsbare vrouwen.

Kinderloosheid kan zeer moeilijk zijn. Het inzetten van draagmoederschap als oplossing roept echter belangrijke ethische vragen op. Zo worden er soms afspraken gemaakt over het aborteren van kinderen, bijvoorbeeld bij een meerlingenzwangerschap of vanwege een handicap. Dit komt ook voor bij altruïstisch draagmoederschap.

In maart jongstleden heeft een groep van honderddeskundigen opgeroepen tot een universeel verbod op draagmoederschap: de verklaring van Casablanca. Ik ondersteun deze oproep van harte; niet om te polariseren, maar in het belang van moeder en kind. Kinderen zijn immers geen producten.

MPphoto

Didier Reynders, Member of the Commission. – Madam President, honourable Members, as explained in my introduction, the possible regulation or even prohibition of surrogacy as well as the establishment of the parenthood of the child born out of surrogacy, remains a competence of each Member State.

Since several of you mentioned the proposal put forward by the Commission on the recognition of parenthood, I want to be clear that its objective it is not to legalise surrogacy throughout the European Union. Our proposal only aims to ensure that the parenthood of a child established by one Member State is recognised in the other Member States. This is to ensure that when a link of parenthood exists in a Member State, children are not deprived of certain rights deriving from parenthood under national law such as succession or maintenance rights when they find themselves in a cross-border situation in the Union, for example, when they exercise their right to free movement.

All children are treated equally under the proposal, whatever the way they are conceived or born, and whatever the type of family. The proposal has the best interests of the child as a primary consideration. This is also an obligation under the UN Convention on the Rights of the Child to which all Member States are parties.

MPphoto

Die Präsidentin. – Die Aussprache ist geschlossen.

Ich bedanke mich für diese– wie ich finde– sehr respektvolle Debatte.

Schriftliche Erklärungen (Artikel 171)

MPphoto

Lina Gálvez Muñoz (S&D), por escrito. – Debate de actualidad planteado por ECR, poco después de que la primera ministra de Italia, Georgia Meloni, haya atentado contra los derechos de las familias homosexuales (de mujeres) indicando al Ministerio del Interior que no registren (o borren) a la madre no gestante de la inscripción en los ayuntamientos de los menores nacidos por gestación subrogada o inseminación artificial.

La extrema derecha ataca los derechos LGTBIQI+ en un caso de discriminación que está yendo en contra de los derechos de los niños y niñas, oculta detrás de los supuestos «familia tradicional» y «derechos de las mujeres».

Los y las socialistas sí que estamos con los derechos de las mujeres, tanto a no ser explotadas sexualmente como a poder ejercer su derecho al aborto. Estamos, siempre, a favor de la libertad de las mujeres, también a favor de los derechos LGTBIQI+ y también a favor de esos menores que Meloni no quiere en Italia por sus familias diferentes. Todos son Europa, la Europa diversa, tolerante, más justa y fuerte que queremos y en la que la derecha no cree.

MPphoto

Eider Gardiazabal Rubial (S&D), por escrito. – Debate de actualidad planteado por ECR, poco después de que la primera ministra de Italia, Georgia Meloni, haya atentado contra los derechos de las familias homosexuales (de mujeres) indicando al Ministerio del Interior que no registren (o borren) a la madre no gestante de la inscripción en los ayuntamientos de los menores nacidos por gestación subrogada o inseminación artificial.

La extrema derecha ataca los derechos LGTBIQI+ en un caso de discriminación que está yendo en contra de los derechos de los niños y niñas, oculta detrás de los supuestos «familia tradicional» y «derechos de las mujeres».

Los y las socialistas sí que estamos con los derechos de las mujeres, tanto a no ser explotadas sexualmente como a poder ejercer su derecho al aborto. Estamos, siempre, a favor de la libertad de las mujeres, también a favor de los derechos LGTBIQI+ y también a favor de esos menores que Meloni no quiere en Italia por sus familias diferentes. Todos son Europa, la Europa diversa, tolerante, más justa y fuerte que queremos y en la que la derecha no cree.

MPphoto

Cristina Maestre Martín De Almagro (S&D), por escrito. – Debate de actualidad planteado por ECR, poco después de que la primera ministra de Italia, Georgia Meloni, haya atentado contra los derechos de las familias homosexuales (de mujeres) indicando al Ministerio del Interior que no registren (o borren) a la madre no gestante de la inscripción en los ayuntamientos de los menores nacidos por gestación subrogada o inseminación artificial.

La extrema derecha ataca los derechos LGTBIQI+ en un caso de discriminación que está yendo en contra de los derechos de los niños y niñas, oculta detrás de los supuestos «familia tradicional» y «derechos de las mujeres».

Los y las socialistas sí que estamos con los derechos de las mujeres, tanto a no ser explotadas sexualmente como a poder ejercer su derecho al aborto. Estamos, siempre, a favor de la libertad de las mujeres, también a favor de los derechos LGTBIQI+ y también a favor de esos menores que Meloni no quiere en Italia por sus familias diferentes. Todos son Europa, la Europa diversa, tolerante, más justa y fuerte que queremos y en la que la derecha no cree.

MPphoto

Adriana Maldonado López (S&D), por escrito. – Debate de actualidad planteado por ECR, poco después de que la primera ministra de Italia, Georgia Meloni, haya atentado contra los derechos de las familias homosexuales (de mujeres) indicando al Ministerio del Interior que no registren (o borren) a la madre no gestante de la inscripción en los ayuntamientos de los menores nacidos por gestación subrogada o inseminación artificial.

La extrema derecha ataca los derechos LGTBIQI+ en un caso de discriminación que está yendo en contra de los derechos de los niños y niñas, oculta detrás de los supuestos «familia tradicional» y «derechos de las mujeres».

Los y las socialistas sí que estamos con los derechos de las mujeres, tanto a no ser explotadas sexualmente como a poder ejercer su derecho al aborto. Estamos, siempre, a favor de la libertad de las mujeres, también a favor de los derechos LGTBIQI+ y también a favor de esos menores que Meloni no quiere en Italia por sus familias diferentes. Todos son Europa, la Europa diversa, tolerante, más justa y fuerte que queremos y en la que la derecha no cree.

An nuashonrú is déanaí: 21 Meán Fómhair 2023Fógra dlíthiúil-Beartas príobháideachais