PROPOSTA DI RISOLUZIONEsulla necessità del sostegno dell'UE a favore di una transizione e una ricostruzione giuste in Siria
7.3.2025-()
a norma dell'articolo 136, paragrafo 2, del regolamento
Sebastiaan Stöteler, Pierre‑Romain Thionnet, Matthieu Valet
a nome del gruppo PfE
10‑0155/2025
Risoluzione del Parlamento europeo sulla necessità del sostegno dell'UE a favore di una transizione e una ricostruzione giuste in Siria
()
Il Parlamento europeo,
–viste le sue precedenti risoluzioni sulla Siria,
–visto l'articolo 136, paragrafo 2, del suo regolamento,
A.considerando che la guerra civile siriana, che è iniziata nel marzo 2011, è durata quasi 14 anni, ha causato quasi 1 milione di morti e lo sfollamento di circa 7 milioni di siriani;
B.considerando che Ahmed al-Sharaa e l'organizzazione Hay'at Tahrir al-Sham (HTS) hanno preso il potere l'8 dicembre 2024 rovesciando il regime di Assad;
C.considerando che circa 1 milione di rifugiati siriani hanno ricevuto asilo nei paesi europei; che molti altri risiedono illegalmente in Europa;
D.considerando che negli scorsi 13 anni l'UE e i suoi Stati membri hanno mobilitato oltre 33,3 miliardi di EUR in aiuti umanitari, allo sviluppo, economici e alla stabilizzazione per far fronte alla crisi siriana;
E.considerando che l'UE ha imposto sanzioni alla Siria durante la guerra civile; che il 24 febbraio 2025 l'UE ha deciso di sospendere le misure restrittive nei confronti di settori economici fondamentali in considerazione del miglioramento della situazione in Siria; che l'UE mira ad agevolare il dialogo con la Siria, il suo popolo e le sue imprese nei settori chiave dell'energia e dei trasporti, oltre che ad agevolare le operazioni finanziarie e bancarie connesse a detti settori e quelle necessarie a fini umanitari e di ricostruzione.
1.prende atto che la caduta del regime di Assad l'8 dicembre 2024, provocata da Ahmed al-Sharaa e HTS, ha segnato la fine delle ostilità nella guerra civile siriana; sottolinea che la situazione della sicurezza in Siria ha mostrato notevoli miglioramenti;
2.ricorda che la guerra civile siriana ha causato un esodo di massa dei siriani nei paesi vicini e in Europa; sottolinea che il massiccio arrivo di migranti dalla Siria ha sistematicamente destabilizzato i paesi ospitanti poiché ha sovraccaricato i loro servizi sociali, ha aumentato drasticamente i tassi di criminalità, ha portato a un forte aumento dell'antisemitismo e ha alimentato attacchi terroristici;
3.sottolinea la necessità di incoraggiare e agevolare attivamente il rimpatrio dei migranti e dei rifugiati siriani residenti in Europa, sottolineando che la ricostruzione della Siria richiede capitale umano;
4.invita l'UE e i suoi Stati membri a dare priorità all'assegnazione degli aiuti finanziari esistenti destinati alla crisi siriana a programmi strutturati di rimpatrio e iniziative di reintegrazione, garantendo nel contempo che tale sostegno non vada a beneficio di avanzi del regime di Assad o di eventuali gruppi terroristici in Siria o all'estero;
5.invita il nuovo governo siriano a rispettare i diritti di tutti i siriani, compresi quelli appartenenti a minoranze religiose ed etniche; esorta il nuovo governo siriano ad adottare misure per rassicurare e proteggere in tutto il paese i cristiani e altre minoranze religiose ed etniche, che hanno subito persecuzioni particolarmente gravi durante la guerra civile;
6.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla vicepresidente della Commissione/alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e al nuovo governo della Siria.