Rafforzare la resilienza della Moldova dinanzi alle interferenze russe in vista delle prossime elezioni presidenziali e di un referendum costituzionale sull'integrazione nell'UE
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Risoluzione del Parlamento europeo del 9 ottobre 2024 sul tema "Rafforzare la resilienza della Moldova dinanzi alle interferenze russe in vista delle prossime elezioni presidenziali e di un referendum costituzionale sull'integrazione nell'UE" ()
–viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica di Moldova,
–visto l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Moldova, dall'altra(1), che include una zona di libero scambio globale e approfondita,
–viste la domanda di adesione all'UE presentata dalla Repubblica di Moldova il 3 marzo 2022 e la conseguente concessione, da parte del Consiglio europeo, dello status di paese candidato all'adesione, avvenuta il 23 giugno 2022,
–vista la convocazione della prima conferenza intergovernativa sull'adesione della Moldova all'UE, tenutasi nel giugno 2024,
–visti gli articoli 2 e 49 del trattato sull'Unione europea,
–vista la dichiarazione comune del 13 giugno 2024 con la quale Stati Uniti, Canada e Regno Unito hanno denunciato pubblicamente le attività sovversive e le ingerenze elettorali della Russia nei confronti della Moldova,
–visto l'articolo 136, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,
A.considerando che il 20 ottobre 2024 la Repubblica di Moldova dovrebbe tenere elezioni presidenziali e un referendum costituzionale sull'integrazione nell'UE in un contesto caratterizzato da ingerenze russe e tentativi di destabilizzare la situazione politica e il processo elettorale nel paese;
B.considerando che la Federazione russa ha utilizzato il ricatto economico, la provocazione, la disinformazione, il finanziamento illegale di partiti politici, gli attacchi informatici e altri mezzi ibridi per compromettere la stabilità, la sovranità, l'ordine costituzionale e le istituzioni democratiche della Repubblica di Moldova; che le attività sovversive della Russia in Moldova cercano di minare il sostegno popolare al percorso europeo scelto dal popolo moldovo e di fomentare la destabilizzazione; che le misure attive previste comprendono l'istituzione e la promozione di organizzazioni fittizie dissimulate come organizzazioni non governative e "centri culturali", la diffusione di disinformazione online e offline, la creazione di solide circoscrizioni politiche e sociali filorusse, nonché il ritorno della Repubblica di Moldova a uno stato di dipendenza dagli idrocarburi russi;
C.considerando che nel 2023 l'UE ha imposto sanzioni a grandi oligarchi moldovi e attori filorussi come Ilan Shor, Vladimir Plahotniuc, Igor Ceaika, Gheorghe Cavaliuc e Marina Tauber, sulla base di un regime di sanzioni recentemente istituito nei confronti delle persone responsabili di azioni volte a destabilizzare, minare o minacciare la sovranità e l'indipendenza della Repubblica di Moldova; che gli alleati di Ilan Shor avrebbero reclutato attivamente persone, ne avrebbero organizzato gli spostamenti e avrebbero fornito loro un compenso affinché partecipassero alle proteste da essi promosse; che il 3 ottobre 2024 è stata scoperta un'operazione di brogli elettorali su vasta scala, finanziata dall'oligarca filorusso Ilan Shor, nell'ambito della quale nel settembre 2024 sono stati trasferiti oltre 15 milioni di USD a più di 130000 cittadini moldovi coinvolti in questo sistema di corruzione elettorale; che il 18 settembre 2024 due strette alleate di Ilan Shor – l'on. Marina Tauber ed Evghenia Guțul, governatrice (başkan) della Gagauzia – hanno incontrato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, per poi divulgare informazioni false sull'UE e sul futuro della Repubblica di Moldova al suo interno;
D.considerando che uno degli strumenti utilizzati dallo Stato russo è la rete RT (ex Russia Today) finanziata dallo Stato, che oltre alle sue attività nel settore dei media partecipa attivamente a operazioni di attacchi informatici, influenza occulta, appalti militari e guerra dell'informazione in varie regioni; che nel giugno 2024 gli Stati Uniti, insieme al Regno Unito e al Canada, hanno denunciato pubblicamente che la Russia si sta adoperando per svolgere attività sovversive e ingerenze elettorali ai danni della Repubblica di Moldova;
E.considerando che nel settembre 2024 gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni nei confronti di tre entità e due persone per il loro coinvolgimento nelle azioni destabilizzanti della Russia all'estero, compresa la Repubblica di Moldova; che in tali sforzi occulti è coinvolto il personale di RT che fornisce sostegno diretto all'oligarca latitante della Moldova Ilan Shor, il principale responsabile dello scandalo di frode bancaria da 1 miliardo di dollari del 2014; che, secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, RT e i suoi dipendenti, compresa la caporedattrice Margarita Simonyan, si sono coordinati direttamente con il Cremlino per sostenere gli sforzi del governo russo volti a influenzare le elezioni presidenziali moldove dell'ottobre 2024, con l'apparente obiettivo di fomentare disordini nella Repubblica di Moldova;
F.considerando che il servizio di sicurezza e intelligence della Repubblica di Moldova ha segnalato che le azioni della Russia volte a trattenere la Moldova nella sua sfera di influenza si sono intensificate fino a raggiungere un livello senza precedenti; che tale minaccia ibrida è mirata ai processi democratici e compromette l'integrazione europea amplificando tendenze separatiste radicali nel Sud del paese, in particolare nella Gagauzia (unità amministrativa autonoma), utilizzando la propaganda, manipolando lo spazio dell'informazione, interferendo nel processo elettorale e svolgendo operazioni sovversive; che i servizi di sicurezza nazionale della Moldova hanno dichiarato che la Russia sta finanziando la campagna per il "no" al referendum con circa 100 milioni di EUR destinati ai gruppi politici filorussi e sta diffondendo disinformazione sui social media al fine di suscitare dubbi circa la legittimità del processo elettorale; che nel 2023 l'intelligence ucraina ha riferito di aver intercettato un piano della Russia volto a mettere in atto un colpo di Stato e a deporre la presidente moldova Maia Sandu;
G.considerando che la Repubblica di Moldova ha adottato misure per combattere le ingerenze russe, anche vietando i partiti politici filorussi che agiscono al di fuori della legge, sanzionando gli oligarchi, sospendendo gli organi di informazione che diffondono disinformazione e aumentando i controlli doganali; che la strategia aggiornata in materia di sicurezza nazionale della Moldova attribuisce alla Russia le campagne di disinformazione e altri attacchi ibridi;
H.considerando che la guerra di aggressione non provocata, ingiustificata e illegale della Federazione russa contro l'Ucraina ha profonde ripercussioni sulla sicurezza e la stabilità regionali e compromette la situazione macroeconomica e la stabilità finanziaria della Repubblica di Moldova, il suo sviluppo democratico e la sua coesione sociale, aumentando nel contempo ulteriormente l'incidenza e la gravità della povertà, dell'inflazione e dell'emigrazione; che la Federazione russa, in collaborazione con attori nazionali da essa sponsorizzati, incentiva e sfrutta la diffusa incertezza economica, geopolitica e relativa alla sicurezza che ne deriva per delegittimare e promuovere l'opposizione alle politiche europeiste del governo;
I.considerando che, nonostante i drammatici effetti della guerra in Ucraina e i suddetti tentativi di destabilizzazione, la Repubblica di Moldova è riuscita a consolidare in modo significativo la propria democrazia, a proseguire il suo percorso di riforma e a sviluppare le sue relazioni con l'UE; che i miglioramenti nel sistema democratico del paese trovano riscontro nei suoi progressi su vari indici internazionali; che l'attuazione rafforzata degli accordi in vigore da parte del governo moldovo dimostra il suo impegno a favore di una cooperazione e di un'integrazione più strette nell'UE;
J.considerando che la Repubblica di Moldova è un partner stretto e prezioso per l'UE; che la sua domanda di adesione all'UE e la decisione del Consiglio europeo di concederle lo status di paese candidato all'adesione, a condizione che siano attuate le nove fasi previste, dimostrano una forte ambizione comune a una rapida integrazione nell'Unione; che, con l'accordo di associazione e la zona di libero scambio globale e approfondita, in vigore dal 2016, l'UE e la Moldova si sono impegnate a promuovere l'associazione politica e a realizzare l'integrazione economica;
K.considerando che il 3 marzo 2022 la Repubblica di Moldova ha presentato domanda di adesione all'UE e che il 23 giugno 2022 le è stato concesso lo status di paese candidato con decisione unanime di tutti i 27 Stati membri dell'UE; che l'UE ha avviato i negoziati di adesione con la Repubblica di Moldova durante la prima conferenza di adesione a livello ministeriale, tenutasi a Lussemburgo il 25 giugno 2024, a seguito della decisione del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre 2023 di avviare i negoziati di adesione con la Moldova e dell'approvazione, da parte del Consiglio, del quadro di negoziazione per tali negoziati il 21 giugno 2024; che l'adesione all'UE resta un processo basato sul merito che presuppone il soddisfacimento dei criteri di adesione applicabili;
L.considerando che ogni Stato sovrano ha il diritto naturale di difendersi e di investire nelle proprie capacità di difesa e resilienza e che tali azioni sono in linea con lo status di neutralità della Repubblica di Moldova;
M.considerando che, a partire dal 2021, il Consiglio ha adottato misure di assistenza per un valore di 137 milioni di EUR a favore delle forze armate della Repubblica di Moldova nell'ambito dello strumento europeo per la pace;
N.considerando che il 24 aprile 2023 l'UE ha istituito la missione civile di partenariato dell'Unione europea nella Repubblica di Moldova (EUPM Moldova) nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa comune, con l'obiettivo di rafforzare la resilienza del settore della sicurezza nelle aree della gestione delle crisi e delle minacce ibride, compresi la cibersicurezza e il contrasto alla manipolazione delle informazioni e alle ingerenze da parte di attori stranieri; che il 21 maggio 2024 la Moldova è diventata il primo paese a firmare un partenariato in materia di sicurezza e difesa con l'UE, che contribuirà a rafforzare la cooperazione nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa tra l'UE e la Moldova;
O.considerando che, secondo varie segnalazioni, numerosi sacerdoti della metropolia di Chișinău e di tutta la Moldova si sono recati in Russia per ricevere finanziamenti con l'intento di utilizzarli a fini elettorali nella Repubblica di Moldova;
1.esprime solidarietà al popolo della Repubblica di Moldova e ribadisce il suo fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale della Repubblica di Moldova entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale;
2.condanna fermamente l'intensificarsi delle attività dolose, delle ingerenze e delle operazioni ibride da parte della Federazione russa, degli oligarchi filorussi e degli attori locali sponsorizzati dalla Russia volte a minare i processi elettorali, la sicurezza, la sovranità e le fondamenta democratiche della Repubblica di Moldova, a promuovere divisioni all'interno della società moldova, nonché a sviare il paese dal suo percorso filoeuropeo in vista delle prossime elezioni presidenziali e del referendum costituzionale sull'integrazione nell'UE;
3.ribadisce il suo invito alle autorità russe a rispettare l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale della Repubblica di Moldova e a cessare le sue provocazioni e i suoi tentativi di destabilizzare il paese e minarne l'ordine costituzionale e le istituzioni democratiche; reitera il suo invito alla Russia a ritirare le sue forze e i suoi mezzi militari dal territorio della Repubblica di Moldova, a garantire la completa distruzione di tutte le munizioni e il materiale presenti nel deposito di Cobasna sotto il controllo internazionale e a sostenere una risoluzione pacifica del conflitto transnistriano, in linea con i principi del diritto internazionale e con la dichiarazione del vertice di Istanbul del 1999 dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa;
4.invita l'UE e i suoi Stati membri a garantire che alla Repubblica di Moldova sia fornita tutta l'assistenza necessaria per rafforzare i suoi meccanismi istituzionali e la sua capacità di rispondere alle minacce ibride; chiede un maggiore sostegno dell'UE alla Moldova nella lotta alla disinformazione, alle minacce ibride e agli attacchi informatici; sottolinea che ciò dovrebbe comportare il rafforzamento della capacità della Moldova di combattere la disinformazione, il potenziamento delle sue infrastrutture di cibersicurezza e l'aumento della resilienza contro influenze esterne ostili; insiste sulla particolare importanza di contrastare le false narrazioni russe, sottolineando nel contempo la loro ingerenza malevola nella Repubblica di Moldova e i modi in cui vengono utilizzate per giustificare la guerra di aggressione contro l'Ucraina;
5.invita il Consiglio ad adottare ulteriori elenchi di sanzioni mirate nei confronti di persone ed entità responsabili di sostenere o compiere azioni che compromettono o minacciano la sovranità e l'indipendenza della Repubblica di Moldova, nonché la democrazia, la stabilità o la sicurezza del paese e lo Stato di diritto; invita l'UE e le autorità nazionali ad accertarsi che tali sanzioni siano debitamente attuate; reitera il suo appello ai rispettivi Stati e territori ospitanti a estradare Ilan Șor, Vladimir Plahotniuc e altri individui ricercati affinché vengano processati nella Repubblica di Moldova;
6.sottolinea l'importante ruolo svolto dall’EUPM Moldova; invita l'UE e i suoi Stati membri a garantire che l'EUPM Moldova operi al meglio delle sue capacità, facendo un bilancio dei progressi compiuti e adeguando, se necessario, le sue operazioni per renderla il più efficiente possibile, proponendo nel contempo di prorogare ulteriormente il suo mandato oltre maggio 2025, di adattarne la portata e di aumentare le risorse della missione; chiede all'UE e agli Stati membri di aumentare il loro sostegno al Centro per la comunicazione strategica e la lotta contro la disinformazione della Moldova; invita la Commissione a riferire in merito ai risultati del pacchetto di sostegno dell'UE a favore della Moldova del giugno 2023, in particolare in relazione agli obiettivi dichiarati di contrastare la manipolazione delle informazioni e le ingerenze da parte di attori stranieri e di sviluppare le capacità dei media indipendenti, della società civile e dei giovani;
7.apprezza il fermo sostegno della Repubblica di Moldova all'Ucraina dall'inizio della guerra di aggressione della Russia; elogia la Repubblica di Moldova per aver accolto 1,5 milioni di rifugiati ucraini durante tutta la guerra, 125000 dei quali, secondo le stime, rimangono nel paese; invita l'UE e i suoi Stati membri a garantire un sostegno costante alla Moldova e al suo popolo nel rispondere alle sfide cui il paese deve far fronte per effetto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, quali l'elevato numero di rifugiati, l'inflazione, le minacce al suo approvvigionamento energetico e le violazioni del suo spazio aereo;
8.ribadisce il suo impegno a favore della futura adesione della Repubblica di Moldova all'UE; ritiene che l'adesione all'Unione possa rappresentare un investimento reciprocamente vantaggioso in un'Europa unita e forte; accoglie con favore l'ampio sostegno della Repubblica di Moldova a favore dell'integrazione europea; sottolinea che l'integrazione europea della Repubblica di Moldova rappresenta non solo un percorso verso una maggiore prosperità economica, ma anche una salvaguardia per la stabilità politica e la sicurezza di fronte alle minacce esterne;
9.chiede l'accelerazione del processo di screening e l'organizzazione tempestiva delle successive conferenze intergovernative, in cui dovrebbero essere avviati i negoziati sul polo tematico 1 sulle questioni fondamentali; invita l'UE a sostenere adeguatamente le riforme connesse all'adesione sviluppando strumenti finanziari solidi e adattabili, calibrati sulle esigenze specifiche della Repubblica di Moldova per affrontare efficacemente le sue sfide economiche e strutturali, garantendo che il paese rimanga resiliente e in grado di attuare le riforme necessarie durante l'intero processo di adesione all'UE; esorta ad accelerare la graduale integrazione della Moldova nell'UE e nel mercato unico consentendo la partecipazione a nuove iniziative e programmi dell'UE che apporteranno vantaggi socioeconomici tangibili in settori specifici anche prima che il paese aderisca formalmente all'UE; ribadisce, a tale proposito, il suo invito all'UE affinché adotti misure rapide e significative verso la liberalizzazione permanente dei suoi contingenti tariffari;
10.chiede un sostegno più coerente alla Repubblica di Moldova nel suo processo di adesione all'UE, compresa una maggiore assistenza tecnica attraverso l'invio di ulteriori consulenti dell'UE presso le autorità moldove, quale contributo allo sviluppo delle capacità;
11.chiede l'adozione di un nuovo piano di crescita per la Repubblica di Moldova volto a finanziare e sostenere adeguatamente la Moldova nel conseguimento della convergenza economica con l'UE; ritiene che tale piano dovrebbe finanziare investimenti nelle infrastrutture, nel capitale umano e nelle transizioni digitale e verde, facilitando una crescita economica sostenibile; chiede che la Repubblica di Moldova sia pienamente inclusa nell'iniziativa sul roaming a tariffa nazionale entro la fine del 2025;
12.invita la Commissione, a tale riguardo, a includere la Repubblica di Moldova nello strumento di assistenza preadesione e a dare priorità ai finanziamenti per i paesi candidati nella sua proposta per il prossimo quadro finanziario pluriennale (2028-2034), garantendo il percorso verso l'adesione all'UE;
13.accoglie con favore i significativi progressi compiuti dalla Repubblica di Moldova nell'attuazione delle riforme connesse all'adesione all'UE e incoraggia le autorità moldove a portare avanti le ambiziose riforme nel settore della democrazia e dello Stato di diritto; invita l'UE e i suoi Stati membri a dare priorità agli sforzi tesi a sostenere lo Stato di diritto e le riforme anticorruzione nella Repubblica di Moldova e a destinarvi risorse aggiuntive per affrontare le vulnerabilità, comprese quelle relative alla corruzione nel settore della sicurezza, nel sistema giudiziario, nella pubblica amministrazione e nei media, che potrebbero consentire l'ingerenza e la disinformazione russe; incoraggia il governo moldovo a continuare a collaborare con tutti i portatori di interessi in vista di una riforma della giustizia e della lotta alla corruzione che sia sostenibile e globale, in linea con le raccomandazioni dell'UE e della Commissione di Venezia;
14.sottolinea l'importanza di proseguire il processo di riforma del paese al fine di migliorare il tenore di vita, specialmente dei gruppi vulnerabili, e di fornire alle giovani generazioni interessanti prospettive di vivere e lavorare nel paese, rafforzando in tal modo la resilienza sociale agli attacchi ibridi e riducendo il numero di cittadini che cercano condizioni di vita migliori altrove in Europa; sottolinea la necessità di una migliore rappresentazione dell'acquis sociale nelle valutazioni e nelle raccomandazioni della Commissione;
15.ribadisce il suo sostegno a una maggiore cooperazione in materia di politica di sicurezza e di difesa tra l'UE e la Repubblica di Moldova; elogia la Repubblica di Moldova per essere stata il primo paese a firmare un partenariato in materia di sicurezza e difesa con l'UE e chiede che tale partenariato sia attuato in modo concreto; invita l'UE a includere progressivamente la Repubblica di Moldova nelle prossime iniziative legislative e nei programmi relativi alla sicurezza e alla difesa europee; sostiene il proseguimento dei lavori nell'ambito del dialogo politico e di sicurezza ad alto livello tra l'UE e la Repubblica di Moldova per rafforzare la cooperazione in materia di politica estera e sicurezza;
16.invita gli Stati membri ad aumentare i finanziamenti dello strumento europeo per la pace a favore della Repubblica di Moldova al fine di rafforzare ulteriormente le capacità di difesa del paese;
17.reitera il suo invito all'UE e ai suoi Stati membri affinché continuino a sostenere gli sforzi compiuti dalla autorità moldove per mantenere la stabilità macroeconomica e rafforzare la sicurezza energetica del paese sostenendo la costruzione di nuove interconnessioni elettriche con i paesi vicini; invita l'UE e i suoi Stati membri a sostenere finanziariamente i progetti di efficienza energetica e di energie rinnovabili come modo pulito e sostenibile per ridurre la domanda di energia della Moldova e diversificare l'approvvigionamento, garantendo nel contempo l'accessibilità economica dell'energia, in particolare per i gruppi più vulnerabili;
18.esorta l'UE e i suoi Stati membri a rafforzare ulteriormente la cooperazione con la Moldova attraverso misure mirate volte a rafforzare la resilienza del paese dinanzi alle minacce ibride, migliorando tra l'altro le comunicazioni strategiche sull'UE, sostenendo i giornalisti e la società civile nella lotta alla disinformazione, promuovendo contenuti mediatici indipendenti in lingua russa e migliorando l'alfabetizzazione informatica pubblica; chiede risorse e competenze tecniche supplementari per assistere le comunicazioni strategiche, il coordinamento interno e lo sviluppo di capacità del governo moldovo contro gli attacchi ibridi e la disinformazione; elogia gli sforzi compiuti dalla società civile moldova per sostenere la lotta del governo moldovo alla disinformazione e per promuovere i valori democratici; invita la Commissione e gli Stati membri a continuare a sostenere l'alfabetizzazione mediatica e l'indipendenza dei media nonché il rafforzamento delle infrastrutture digitali critiche della Moldova, anche attraverso la sostituzione dei sistemi delle tecnologie di informazione e di comunicazione di origine russa; invita l'UE e i suoi Stati membri ad ampliare e intensificare il loro impegno diretto con i cittadini moldovi includendoli in vari programmi e progetti bilaterali e dell'UE, come le consultazioni dei cittadini, e a promuovere i legami interpersonali;
19.invita la Commissione ad assistere il governo moldovo nell'esercitare pressioni sulle piattaforme di social media affinché gestiscano efficacemente la disinformazione;
20.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, alla presidente, al governo e al parlamento della Repubblica di Moldova, alle Nazioni Unite, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, al Consiglio d'Europa e alle autorità russe.
–viste le sue precedenti risoluzioni sulla Georgia,
–vista la dichiarazione dell'alto rappresentante e del commissario per il Vicinato e l'allargamento, del 17aprile2024, sull'adozione della legge sulla "trasparenza delle influenze straniere",
–vista la dichiarazione dell'alto rappresentante in data 18settembre2024 sulla legge georgiana sui "valori della famiglia e la protezione dei minori",
–vista la dichiarazione del portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna in data 4aprile2024 sul progetto di legge sulla "trasparenza delle influenze straniere",
–viste le conclusioni del Consiglio europeo del 14e 15dicembre2023 e del 27giugno2024,
–vista la comunicazione della Commissione dell'8novembre2023 dal titolo "Comunicazione 2023 sulla politica di allargamento dell'UE" (),
–vista la risoluzione 2561 (2024) dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa dal titolo "Challenges to democracy in Georgia" (Sfide per la democrazia in Georgia),
–vista la dichiarazione di Bucarest adottata dall'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) in occasione della trentunesima sessione annuale svoltasi dal 29giugno al 3luglio2024,
–visto l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Georgia, dall'altra(1),
–visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,
–vista la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU),
–vista la dichiarazione congiunta del presidente della commissione per gli affari esteri, della presidente della delegazione per le relazioni con il Caucaso meridionale e del relatore permanente del Parlamento europeo sulla Georgia, del 18aprile2024, in merito alla reintroduzione del progetto di legge sulla "trasparenza delle influenze straniere" in Georgia,
–visto l'articolo 136, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,
A.considerando che negli ultimi mesi si sono verificati attacchi significativi alla democrazia in Georgia, caratterizzati dall'adozione affrettata di leggi antidemocratiche criticate dalle Nazioni Unite, dalla Commissione di Venezia e dall'UE, unitamente ad attacchi alla società civile e ai media indipendenti, proteste di massa prolungate e la successiva repressione violenta di tali proteste pacifiche, come pure profonde tensioni politiche e sociali e polarizzazione;
B.considerando che l'esercizio delle libertà di opinione, di espressione, di associazione e di riunione pacifica è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione della Georgia;
C.considerando che la Georgia, in quanto firmataria della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, e in quanto membro del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, si è impegnata a rispettare i principi della democrazia, lo Stato di diritto, nonché le libertà e i diritti umani fondamentali;
D.considerando che, ai sensi dell'articolo78 della costituzione georgiana, "gli organi costituzionali adottano tutte le misure di loro competenza per garantire la piena integrazione della Georgia nell'Unione europea e nell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico";
E.considerando che l'UE si aspetta che la Georgia, paese candidato all'adesione all'UE, rispetti pienamente l'accordo di associazione e gli altri impegni internazionali assunti e, in particolare, che soddisfi le condizioni e adotti le misure indicate nella raccomandazione della Commissione dell'8novembre2023; che il Consiglio europeo ha deciso di concedere lo status di paese candidato alla Georgia a condizione che siano adottate tali misure, tra cui la lotta alla disinformazione e alle ingerenze contro l'UE e i suoi valori, il coinvolgimento dei partiti di opposizione e della società civile nella governance, e la garanzia della libertà di riunione e di espressione, come anche la consultazione significativa della società civile e il suo coinvolgimento nei processi legislativo e decisionale, e la garanzia che essa possa operare liberamente;
F.considerando che la società civile in Georgia è tradizionalmente molto dinamica e attiva e ha svolto un ruolo cardine nel sollecitare e promuovere i cambiamenti democratici nel paese, come pure nel salvaguardarne e sorvegliarne l'attuazione;
G.considerando che il 20febbraio2024 il parlamento georgiano ha approvato emendamenti al codice elettorale che modificano la procedura di elezione del presidente e dei cosiddetti membri professionisti della commissione elettorale centrale (CEC) e aboliscono la carica di vicepresidente, che è ricoperta da un rappresentante dell'opposizione;
H.considerando che il 4aprile2024, a meno di un anno dalle elezioni, il parlamento georgiano ha approvato emendamenti al codice elettorale che hanno modificato aspetti fondamentali della legislazione elettorale del paese, abolendo le quote parlamentari obbligatorie per le donne, in base alle quali almeno un candidato su quattro nella lista di un partito doveva essere di genere diverso dalla maggioranza;
I.considerando che il 28maggio2024 il parlamento georgiano ha adottato la cosiddetta legge sulla trasparenza delle influenze straniere dopo aver ignorato il veto della presidente Salomé Zourabishvili e nonostante le proteste di massa da parte dei cittadini georgiani e i ripetuti inviti dei partner europei della Georgia a ritirare il progetto di legge che, nello spirito e nei contenuti, è in contrasto con le norme e i valori dell'UE; che l'adozione di tale legge ha effettivamente bloccato il processo di adesione della Georgia e ha portato alla sospensione dell'assistenza finanziaria dell'UE alla Georgia;
J.considerando che la legge è stata adottata nell'ambito di una procedura che, secondo la Commissione di Venezia, non ha lasciato spazio a una discussione genuina e a una consultazione significativa e ha palesemente ignorato le preoccupazioni di gran parte della popolazione georgiana; che le restrizioni imposte da tale legge ai diritti alla libertà di espressione e di associazione e al diritto alla vita privata sono incompatibili con il rigoroso criterio di cui all'articolo8, paragrafo2, all'articolo10, paragrafo2, e all'articolo11, paragrafo2, della CEDU e di cui all'articolo17, paragrafo2, all'articolo19, paragrafo2, e all'articolo22, paragrafo2, del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, in quanto non soddisfano i requisiti di legalità, legittimità, necessità e proporzionalità in una società democratica, oltre a essere incompatibili con il principio di non discriminazione di cui all'articolo14 della CEDU;
K.considerando che tale legislazione giunge in un periodo caratterizzato da attacchi sempre più frequenti e persistenti contro la società civile in Georgia nell'ambito di un apparente tentativo di limitare lo spazio civico privando i gruppi indipendenti di fondi; che la suddetta legislazione ricalca il modello della legislazione russa sugli agenti stranieri;
L.considerando che il 6giugno2024 gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni in materia di visti nei confronti di decine di funzionari georgiani in seguito all'adozione della "legge sugli agenti stranieri";
M.considerando che il Consiglio europeo, nelle sue conclusioni del 27giugno2024, ha invitato le autorità georgiane a "chiarire le loro intenzioni invertendo l'attuale linea d'azione, che mette a repentaglio il percorso di adesione della Georgia all'UE, di fatto portando a un arresto del processo di adesione";
N.considerando che l'11luglio2024 la commissione per gli affari esteri del Congresso degli Stati Uniti ha adottato una legislazione sulle sanzioni in Georgia nota come "legge Megobari", che impone sanzioni nei confronti dei funzionari georgiani responsabili di atti che compromettono il sistema democratico del paese;
O.considerando che il 17settembre2024 il parlamento georgiano ha approvato una legge sui "valori della famiglia e la protezione dei minori" che mira a vietare la diffusione di informazioni affidabili sull'orientamento sessuale e l'identità di genere;
P.considerando che le autorità georgiane non hanno tenuto conto di nessuna delle raccomandazioni della Commissione di Venezia sull'annullamento o la modifica delle suddette leggi sulla "trasparenza delle influenze straniere", sui "valori della famiglia e la protezione dei minori", sull'abolizione delle quote di genere nelle elezioni locali e parlamentari e sulla costituzione della commissione elettorale centrale;
Q.considerando che la retorica antioccidentale e ostile del Sogno georgiano, il partito di governo, nei confronti dei partner democratici della Georgia è in aumento, come anche la promozione della disinformazione, della manipolazione e delle teorie complottiste russe; che tale retorica ostile prende di mira anche l'Ucraina, come dimostrato dal fatto che il partito di governo utilizza striscioni politici spregevoli che raffigurano città ucraine distrutte dalla Russia, sfruttando in tal modo le sofferenze dei coraggiosi ucraini; che il partito Sogno georgiano promuove la tesi secondo cui l'Occidente sarebbe un "partito della guerra globale" che tenta di spingere la Georgia verso una nuova guerra con la Russia;
R.considerando che un numero crescente di episodi è indice della scarsa sicurezza di cui gode attualmente l'ambiente mediatico georgiano, il che comporta una minaccia per la democrazia del paese; che l'indice annuale sulla libertà di stampa dell'organizzazione "Reporter senza frontiere" colloca la Georgia al 103º posto su 180paesi, ovvero 26posti più in basso rispetto all'anno precedente;
S.considerando che il 28agosto2024, in occasione dell'inaugurazione della campagna elettorale del suo partito, il leader del Sogno georgiano, Bidzina Ivanishvili, ha reso nota la sua intenzione di vietare i partiti democratici di opposizione; che è stato appoggiato dal primo ministro Irakli Kobakhidze, il quale ha dichiarato che, se il partito avesse ottenuto la maggioranza in seno al parlamento georgiano, avrebbe vietato alcuni partiti di opposizione e ha definito l'opposizione una "forza politica criminale";
T.considerando che la dichiarazione del ministro degli Esteri russo circa la sua disponibilità ad aiutare la Georgia a normalizzare le sue relazioni con "gli Stati vicini dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud" è stata elogiata dai leader del partito al potere, il che dimostra che il governo georgiano si è discostato dalla sua politica di non riconoscimento delle regioni occupate della Georgia;
U.considerando che il 26ottobre2024 si terranno in Georgia le elezioni parlamentari; che la legge sulla "trasparenza delle influenze straniere" ha di fatto rimosso l'obbligo di disporre di osservatori nazionali, la cui presenza, secondo i principi dell'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell'OSCE, contribuirebbe ad aumentare la trasparenza e la fiducia nel processo elettorale;
1.esprime profonda preoccupazione per il regresso democratico a cui si è assistito in misura esponenziale in Georgia nel corso di quest'anno e in particolare in vista delle elezioni parlamentari del 26ottobre2024; condanna fermamente l'adozione della legge sulla "trasparenza delle influenze straniere" e della legge sui "valori della famiglia e la protezione dei minori", nonché le modifiche al codice elettorale; ritiene che si tratti di strumenti utilizzati dal governo per violare la libertà di espressione, censurare i media, imporre restrizioni alle voci critiche della società civile e del settore delle ONG o discriminare le persone vulnerabili; pone l'accento sul fatto che tali leggi sono inoltre incompatibili con i valori e i principi democratici dell'UE, contrastano con le ambizioni della Georgia di aderire all'UE e danneggiano la reputazione internazionale della Georgia mettendo a rischio l'integrazione euro-atlantica del paese; sottolinea con forza che, in assenza di un'abrogazione della suddetta legislazione, non si potranno compiere progressi nelle relazioni della Georgia con l'UE; si rammarica che la Georgia, in passato un modello di progresso democratico con aspirazioni euro-atlantiche, sia ricaduta da diverso tempo in una fase di regresso democratico;
2.invita la Commissione e gli Stati membri a indagare sulle conseguenze del regresso democratico che tali leggi rappresentano per il loro ruolo di donatori in Georgia e a comunicare tale possibile impatto al governo e al parlamento georgiani; chiede che tutti i finanziamenti dell'UE erogati al governo georgiano siano congelati fintantoché le suddette leggi antidemocratiche non saranno state abrogate e che siano imposte rigorose condizioni all'erogazione di eventuali finanziamenti futuri a favore del governo georgiano;
3.esprime preoccupazione per il clima di odio e intimidazione alimentato dalle dichiarazioni dei leader politici e dei rappresentanti del governo georgiano, nonché dagli attacchi del governo al pluralismo politico; condanna i commenti dell'oligarca Bidzina Ivanishvili e di personalità di spicco del governo che minacciano di vietare i partiti di opposizione e che fanno riferimento all'opposizione come a una "forza politica criminale"; osserva che tali intimidazioni compromettono gravemente il processo politico e la libertà di espressione e contribuiscono a creare un ambiente di paura;
4.invita l'Ufficio di investigazione della Georgia a condurre un'indagine approfondita sulla brutalità della polizia sui manifestanti pacifici durante le proteste primaverili contro la legge sulla "trasparenza delle influenze straniere" in Georgia;
5.ribadisce il suo invito alla Commissione a valutare tempestivamente in che modo le leggi della Georgia sulla "trasparenza delle influenze straniere" e sui "valori della famiglia" e la "protezione dei minori", l'abolizione delle quote di genere e altre modifiche alla legislazione elettorale, l'attuazione delle raccomandazioni della Commissione di Venezia in generale e lo svolgimento delle elezioni in linea con le norme internazionali accettate, incidono sul costante rispetto, da parte della Georgia, dei criteri di riferimento per la liberalizzazione dei visti, in particolare del criterio sui diritti fondamentali, che è un elemento fondamentale della politica dell'UE in materia di liberalizzazione dei visti;
6.ribadisce il suo risoluto sostegno alle legittime aspirazioni europee del popolo georgiano e al suo desiderio di vivere in un paese prospero, libero dalla corruzione, che rispetti pienamente le libertà fondamentali, tuteli i diritti umani e garantisca una società aperta e media indipendenti; sottolinea che la decisione di concedere alla Georgia lo status di paese candidato all'adesione all'UE è stata motivata dal desiderio di riconoscere i risultati e gli sforzi democratici della società civile della Georgia, nonché il sostegno schiacciante dei cittadini all'adesione all'UE, che ha visto il costante appoggio di oltre l'80% della popolazione georgiana; apprezza gli sforzi compiuti dalla presidente georgiana Salomé Zourabishvili per ricondurre la Georgia su un percorso di sviluppo democratico e filoeuropeo e condanna fermamente i tentativi del partito Sogno georgiano di metterla a tacere attraverso procedure di destituzione per motivi ingiustificati;
7.deplora il ruolo personale svolto dall'oligarca georgiano Bidzina Ivanishvili, il quale è tornato alla politica attiva il 30dicembre2023 diventando "presidente onorario" del partito Sogno georgiano, nell'attuale crisi politica e nell'ennesimo tentativo di compromettere l'orientamento euro-atlantico del paese reindirizzandolo verso la Russia; ribadisce il suo invito al Consiglio e ai partner democratici dell'UE a imporre sanzioni personali immediate e mirate nei confronti di Bidzina Ivanishvili per il suo ruolo nel deterioramento del processo politico in Georgia nonché in altre attività a beneficio della Federazione russa;
8.invita l'UE e gli Stati membri a procedere nei confronti di tutti coloro che sono responsabili di compromettere la democrazia in Georgia, che sono complici nelle violenze commesse contro gli oppositori politici e i manifestanti pacifici e che diffondono disinformazione anti-occidentale, e a imporre loro sanzioni personali; accoglie con favore le sanzioni personali imposte dagli Stati Uniti d'America a funzionari del partito Sogno georgiano;
9.esprime preoccupazione per il fatto che numerose proposte legislative recenti adottate dal partito di maggioranza, Sogno georgiano, tradiscono le aspirazioni della grande maggioranza del popolo della Georgia a vivere in una società democratica, a proseguire le riforme democratiche e dello Stato di diritto, a perseguire una stretta cooperazione con i partner euro-atlantici e a impegnarsi in un percorso verso l'adesione all'UE;
10.sottolinea che i diritti alla libertà di espressione e di riunione e alla protesta pacifica sono libertà fondamentali che devono essere rispettate in ogni circostanza, in particolare in un paese che aspira ad aderire all'UE;
11.sottolinea che il ruolo di controllo pubblico esercitato dalla società civile e dai media indipendenti è essenziale per una società democratica ed è fondamentale per portare avanti le riforme connesse all'adesione all'UE e invita pertanto le autorità georgiane a fare tutto il possibile per garantire un contesto favorevole in cui la società civile e i media indipendenti possano prosperare;
12.ricorda che il Consiglio europeo del 14 e 15dicembre2023 ha concesso alla Georgia lo status di paese candidato a condizione che fossero adottate le pertinenti misure indicate nella raccomandazione della Commissione dell'8novembre2023; sottolinea che la legislazione recentemente adottata è chiaramente in contrasto con tale ambizione e ha effettivamente sospeso l'integrazione della Georgia nell'UE;
13.ribadisce il suo invito al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al commissario per il Vicinato e l'allargamento e alla Presidente della Commissione a ricordare al governo georgiano gli impegni che ha assunto nonché i valori e i principi a cui ha aderito quando ha presentato la domanda di adesione all'UE;
14.ribadisce le opportunità concrete da cui la Georgia trarrebbe vantaggio una volta avviati i negoziati di adesione, come l'assistenza preadesione che migliorerebbe il tenore di vita dei cittadini georgiani, come anche il sostegno alle istituzioni, alle infrastrutture e ai servizi sociali;
15.esorta le autorità georgiane a garantire che le prossime elezioni parlamentari dell'ottobre 2024 siano conformi ai più elevati standard internazionali, garantendo un processo trasparente, libero ed equo che rifletta la volontà democratica dei cittadini; sollecita l'abolizione della prassi radicata di utilizzare impropriamente le risorse pubbliche e le capacità amministrative a vantaggio del partito di governo; esorta le autorità georgiane ad adottare ogni misura necessaria per garantire che tutte le organizzazioni della società civile affidabili coinvolte nell'osservazione elettorale possano osservare tali elezioni senza ostacoli o interferenze nel loro lavoro;
16.condivide le preoccupazioni espresse dalla Commissione di Venezia in merito all'approvazione di modifiche al quadro giuridico elettorale in Georgia e al codice elettorale, concordando sul fatto che tali modifiche al codice elettorale avranno un forte impatto sulla percezione e sulla fiducia dei portatori di interessi nell'imparzialità e nell'equità dell'amministrazione elettorale;
17.è allarmato per la decisione di aprire solo un numero limitato di seggi elettorali all'estero, nonostante le numerose richieste della diaspora georgiana, privando in tal modo la maggioranza dei georgiani residenti all'estero del diritto di voto; manifesta profonda inquietudine per le notizie secondo cui il governo georgiano sta creando ostacoli alla coalizione di 30 ONG e Transparency International Georgia nel loro impegno a condurre la campagna intesa a spronare i cittadini a recarsi alle urne; ritiene che tali ostacoli siano un tentativo di minare la democrazia nel paese;
18.osserva che, in un contesto di significative reazioni internazionali che mettono in discussione la legittimità delle prossime elezioni, il primo ministro della Georgia ha "raccomandato" all'Ufficio anticorruzione di revocare la decisione del 24settembre2024 secondo cui Transparency International Georgia avrebbe "obiettivi elettorali dichiarati", cosa che l'Ufficio anticorruzione ha fatto il 2ottobre2024; ricorda che se la decisione iniziale, invece di essere revocata, venisse attuata, impedirebbe a una delle principali organizzazioni della società civile georgiana di accedere ai finanziamenti esteri, ostacolando gravemente la capacità di proseguire le sue operazioni, compresa l'osservazione elettorale, e solleverebbe preoccupazioni in merito alla neutralità politica dell'Ufficio anticorruzione;
19.deplora il fatto che il partito Sogno georgiano utilizzi immagini violente della guerra in Ucraina come mezzo per manipolare l'opinione pubblica e diffondere disinformazione e sentimenti filorussi e anti-ucraini nella sua campagna in vista delle elezioni dell'ottobre2024;
20.si aspetta che il partito Sogno georgiano rispetti la volontà e la libera scelta del popolo georgiano che si pronuncerà in occasione delle prossime elezioni parlamentari e garantisca un trasferimento pacifico del potere; chiede al partito Sogno georgiano e ai suoi leader di porre immediatamente fine alla violenza, alle intimidazioni, all'incitamento all'odio, alle persecuzioni e alla repressione nei confronti dell'opposizione, della società civile e dei media indipendenti;
21.è fermamente convinto che le prossime elezioni saranno decisive per determinare il futuro sviluppo democratico e la scelta geopolitica della Georgia, nonché la sua capacità di progredire nell'ambito della candidatura a Stato membro dell'UE; riconosce che è ancora possibile consolidare il futuro democratico della Georgia quale paese candidato all'adesione all'UE con una generazione giovane e impegnata di leader, come dimostrato dalle proteste spontanee contro la legge sugli agenti stranieri svoltesi nel2024;
22.esprime profonda preoccupazione dinanzi all'accresciuta influenza della Russia in Georgia, compreso l'aumento dell'immigrazione dalla Russia, gli accresciuti legami commerciali con quest'ultima e la disponibilità della Georgia a perseguire la riconciliazione con la Russia nonostante la sua guerra in Ucraina e l'occupazione di un quinto del territorio sovrano georgiano; invita il governo georgiano a imporre sanzioni nei confronti della Russia in risposta alla sua guerra di aggressione contro l'Ucraina, a proseguire la sua precedente politica di non riconoscimento dei territori occupati e a onorare il suo impegno ad applicare misure efficaci per evitare l'elusione delle sanzioni europee; incoraggia il governo georgiano ad allinearsi pienamente alla politica estera dell'UE e alla sua strategia nei confronti della Russia;
23.ribadisce con forza la sua urgente richiesta di rilasciare immediatamente e senza condizioni l'ex presidente Mikheil Saakashvili per motivi umanitari, affinché possa ricevere cure mediche all'estero; sottolinea che il governo georgiano è pienamente e inconfutabilmente responsabile della vita, la salute, la sicurezza e il benessere dell'ex presidente Mikheil Saakashvili e deve essere ritenuto pienamente responsabile di qualsiasi danno possa subire;
24.osserva che il governo georgiano ha reso ancora più difficile l'accesso alle informazioni pubbliche, compresi gli archivi dell'era sovietica, avvalendosi del regolamento generale sulla protezione dei dati dell'UE come falsa giustificazione delle drastiche restrizioni all'accesso agli archivi, e che alcuni dei più importanti archivi georgiani dell'era sovietica (compresi gli archivi dell'ex KGB e dell'ex comitato centrale del partito comunista) sono completamente chiusi dall'ottobre2023, senza alcuna spiegazione; sottolinea la manipolazione e la falsificazione della storia da parte della Russia, compresa la storia sovietica, nell'ambito della sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e delle minacce militari contro altri paesi; deplora il crescente culto di Stalin e il conseguente aumento della nostalgia dell'era sovietica in Georgia, sostenuti dal governo in carica, il che evidenzia il maggiore allineamento di quest'ultimo con la Russia;
25.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Consiglio d'Europa, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, nonché alla Presidente, al governo e al parlamento della Georgia.