Risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2019 sugli orientamenti generali per l'elaborazione del bilancio 2020, sezione III – Commissione ()
Il Parlamento europeo,
–visto l'articolo 314 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
–visto l'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,
–visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012(1) (in appresso "il regolamento finanziario"),
–visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013 , che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020(2) (in appresso "il regolamento QFP"),
–visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria(3),
–vista la decisione 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea(4),
–visti il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019(5) e le dichiarazioni comuni messe a punto da Parlamento, Consiglio e Commissione e figuranti nell'allegato,
–vista la risoluzione 70/1, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015, intitolata "Trasformare il nostro mondo: the 2030 Agenda for Sustainable Development" (Trasformare il nostro mondo: l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile), entrata in vigore il 1° gennaio 2016, e il documento di riflessione intitolato "Verso un'Europa sostenibile entro il 2030", recentemente presentato dalla Commissione,
–viste le conclusioni del Consiglio del 12 febbraio 2019 sugli orientamenti per il bilancio 2020 (06323/2019),
–visto l'articolo 86 bis del suo regolamento,
–vista la relazione della commissione per i bilanci (A8-0172/2019),
A.considerando che i negoziati sul bilancio 2020 dell'Unione si svolgeranno parallelamente ai negoziati relativi al prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) e alla riforma del sistema delle risorse proprie dell'Unione; che il 2019 sarà il settimo anno del QFP 2014-2020;
B.considerando che negli ultimi anni il Consiglio si è ripetutamente contraddetto, presentando nuove priorità politiche per l'UE e al tempo stesso rifiutandosi di fornire nuovi stanziamenti per finanziarle; che le nuove priorità politiche e le sfide future per l'UE dovrebbero essere finanziate mediante nuovi stanziamenti e non riducendo gli importi degli stanziamenti per i programmi esistenti;
C.considerando che, verso la fine dell'attuale periodo di programmazione finanziaria, l'attuazione dei quadri pluriennali richiederà risorse finanziarie adeguate e, quindi, un anticipo dei pagamenti necessari nel 2020 per evitare un'altra crisi dei pagamenti nei primi anni del QFP 2021-2027;
Bilancio 2020: collegamento con il futuro dell'Europa – Investire nell'innovazione, nello sviluppo sostenibile, nella tutela e nella sicurezza dei cittadini
1.sottolinea che il bilancio dell'Unione per il 2020 funge da ponte verso il prossimo QFP per il periodo 2021-2027 e dovrebbe contribuire a creare una visione comune e a lungo termine sulle future priorità politiche dell'Unione e a fornire un valore aggiunto europeo; si attende che, al momento dell'adozione del bilancio 2020, sia impegnato con il Consiglio in veri e propri negoziati sul QFP, in seguito a un accordo politico in seno al Consiglio europeo; ritiene che un bilancio per il 2020 solido, responsabile e lungimirante agevolerà un accordo e la transizione verso il prossimo QFP; intende pertanto avvalersi appieno dell'attuale flessibilità e di altre disposizioni previste nel regolamento QFP e nel regolamento finanziario per rafforzare i principali programmi dell'UE nel bilancio 2020, tenendo debitamente conto della strategia di bilancio basata sui risultati nel bilancio dell'UE;
2.chiede che i programmi specifici per l'agricoltura promuovano, da un lato, le filiere corte di commercializzazione, prezzi equi alla produzione, un reddito stabile e dignitoso per gli agricoltori e, dall'altro, la ridistribuzione dei pagamenti in modo da garantire un'equa distribuzione tra paesi, tipi di produzione e produttori, eliminando le disparità esistenti e avvantaggiando, in termini relativi, gli Stati membri con le maggiori lacune produttive, nonché i piccoli e medi produttori;
3.ritiene, pertanto, che il bilancio dell'UE per il prossimo esercizio dovrebbe definire priorità politiche chiare e consentire all'Unione di generare una crescita economica e posti di lavoro sostenibili e inclusivi, investire ulteriormente nelle capacità di innovazione e ricerca per soluzioni future, stimolare la competitività, garantire la sicurezza e la pace in Europa, rafforzare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini, migliorare la coesione economica, sociale e territoriale, incitare l'Unione nella sua lotta alle sfide ambientali e ai cambiamenti climatici affinché rispetti obblighi emananti dall'accordo di Parigi, contribuire alla piena all'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e realizzare il pilastro europeo dei diritti sociali;
4.sottolinea, inoltre, che, poiché il 2020 è l'ultimo anno dell'attuale QFP, l'attuazione dei programmi dell'UE, e in particolare quelli in regime di gestione concorrente nella politica di coesione, nella politica agricola comune e nella politica comune della pesca, deve essere ulteriormente accelerata in modo da compensare i precedenti ritardi e raggiungere la fase conclusiva; auspica che ciò si rifletta in un sostanziale aumento delle domande di pagamento e prevede, pertanto, un picco del livello annuale di stanziamenti di pagamento per il 2020; ribadisce l'impegno del Parlamento a garantire i pagamenti necessari nel 2020 ed evitare un'altra crisi dei pagamenti nei primi anni del QFP 2021-2027, come avvenuto nel periodo in corso; sottolinea la necessità di migliorare costantemente i meccanismi di controllo e correzione, in modo da garantire un'attuazione adeguata e rapida dei programmi dell'Unione;
5.ricorda l'importanza che rivestono le agenzie decentrate nel garantire la realizzazione delle priorità legislative dell'UE e quindi il conseguimento dei suoi obiettivi strategici, ad esempio quelli inerenti alla competitività, alla crescita sostenibile e all'occupazione, nonché alla gestione degli attuali flussi migratori e dei rifugiati; auspica che i negoziati relativi al bilancio 2020 si traducano in adeguati finanziamenti operativi e amministrativi per le agenzie dell'UE che consentano loro di svolgere i loro crescenti compiti e conseguire i migliori risultati possibili; ribadisce la propria posizione secondo cui il 2018 è stato l'ultimo anno di attuazione della riduzione del 5% del personale e della cosiddetta riserva centrale di reimpiego; si attende che la Commissione e il Consiglio si astengano dal ridurre ulteriormente le risorse destinate alle agenzie nel bilancio 2020;
Innovazione e ricerca per soluzioni future: sostenere una crescita economica sostenibile e inclusiva per anticipare i cambiamenti e rafforzare la competitività
6.sottolinea l'importanza dell'ambizione dell'Europa ad assumere la leadership nelle tecnologie chiave in settori quali lo spazio, l'assistenza sanitaria, l'ambiente, l'agricoltura, la sicurezza e i trasporti; sottolinea la necessità di garantire che le attività di ricerca e innovazione continuino a fornire soluzioni alle esigenze, alle sfide e alla competitività dell'Europa e ricorda, in tale contesto, l'importante ruolo della ricerca fondamentale; sottolinea che la transizione da Orizzonte 2020 a Orizzonte Europa deve essere regolare per garantire la stabilità per le imprese, gli istituti di ricerca e il mondo accademico; è preoccupato per il notevole sottofinanziamento di Orizzonte 2020 durante l'intero periodo che ha fatto sì che molte domande di livello eccellente non siano state accolte; intende pertanto garantire la massima dotazione annuale possibile per Orizzonte 2020 nel bilancio del prossimo esercizio, sfruttando appieno le vigenti disposizioni in materia di flessibilità previste dal regolamento QFP e dal regolamento finanziario; sottolinea, inoltre, l'importanza di approfondire le sinergie con i Fondi strutturali e d'investimento europei;
7.sottolinea le potenzialità di crescita economica legate alla trasformazione tecnologica dell'Europa e chiede che il bilancio dell'UE offra un contribuito appropriato al sostegno della digitalizzazione dell'industria europea e alla promozione delle competenze digitali e degli aspetti digitali dell'imprenditorialità; sottolinea l'importanza di investimenti aggiuntivi nelle capacità digitali, tra cui il calcolo ad alte prestazioni, l'intelligenza artificiale e la sicurezza informatica nell'UE; sottolinea che il programma Europa digitale dovrebbe ottenere una dotazione significativamente più elevata nel QFP 2021-2027 e intende, pertanto, aumentare i finanziamenti in questo settore nel bilancio del prossimo esercizio;
8.sottolinea il successo del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) nell'innescare investimenti aggiuntivi nell'UE allo scopo di raggiungere un obiettivo di investimento di almeno 500 miliardi di EUR entro il 2020 a seguito della sua proroga; sottolinea, tuttavia, la raccomandazione della Corte dei conti europea di migliorare ulteriormente la sua attuazione per quanto riguarda l'addizionalità dei progetti selezionati; ricorda che il fondo di garanzia del FEIS è stato finanziato in parte mediante riassegnazioni da Orizzonte 2020 e dal meccanismo per collegare l'Europa e ribadisce la posizione che sostiene da tempo secondo cui le nuove iniziative devono essere interamente finanziate da nuovi finanziamenti;
9.è pienamente convinto che il miglioramento dell'equità e l'offerta di pari opportunità all'interno dell'economia sociale di mercato europea costituiscono un requisito essenziale per lo sviluppo sostenibile dell'Unione; intende garantire finanziamenti sufficienti a programmi quali COSME e le tecnologie future ed emergenti che contribuiscono in modo significativo al successo delle start-up e delle PMI che sono la spina dorsale dell'economia europea e i principali motori della crescita economica, della creazione di posti di lavoro, dell'innovazione e dell'integrazione sociale; sottolinea l'elevato livello di attuazione di tali programmi e ne evidenzia l'ulteriore capacità di assorbimento;
Sicurezza, protezione e pace per i cittadini europei
10.ritiene che la protezione delle frontiere esterne e la sicurezza interna dell'Unione, con il sostegno di una guardia costiera e di frontiera europea rafforzata e di Europol, un'Unione europea senza frontiere interne e il corretto funzionamento dello spazio Schengen e la libera circolazione all'interno dell'UE siano indissociabili e reciprocamente vantaggiosi; sottolinea, nel contempo, l'importanza di solidi investimenti dell'UE nel settore della sicurezza interna allo scopo, tra l'altro, di rafforzare l'applicazione della legislazione dell'UE e la risposta giudiziaria alle minacce criminali transfrontaliere e promuovere lo scambio di informazioni, con un supporto rafforzato per Eurojust e la Procura europea; ritiene indispensabile garantire finanziamenti adeguati, il personale e la formazione del personale per tutte le agenzie che operano nel settore della sicurezza, della giustizia e dei controlli delle frontiere in quanto l'attuale livello di finanziamento è insufficiente in considerazione del notevole aumento delle loro responsabilità, l'importanza della cooperazione tra di esse, la necessità di innovazioni e adeguamenti tecnologici nonché il loro ruolo essenziale nel rafforzamento della cooperazione e del coordinamento tra gli Stati membri;
11.sottolinea, in parallelo, la responsabilità umanitaria dell'UE in materia di politica migratoria e riconosce il ruolo fondamentale dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo e dell'Agenzia per i diritti fondamentali nello sviluppo e nell'attuazione di prassi comuni in materia di asilo negli Stati membri; ritiene indispensabile garantire un livello adeguato di finanziamento, personale e formazione del personale per tutte le agenzie che operano nel settore della migrazione, dell'asilo e dei diritti umani fornendo loro adeguate risorse finanziarie e umane affinché possano svolgere correttamente il loro ruolo;
12.accoglie con favore l'impegno assunto dagli Stati membri a favore di un'agenda della difesa europea rinnovata e la loro volontà di instaurare un'ulteriore cooperazione europea in materia di difesa; evidenzia l'importanza di istituire un programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP) quale prima fase del Fondo europeo per la difesa; chiede un ulteriore aumento del bilancio della difesa dell'Unione, finanziato esclusivamente mediante nuovi stanziamenti, per migliorare la competitività e l'innovazione dell'industria europea della difesa;
13.sostiene con forza un potenziamento degli sforzi dell'Unione per contrastare le crescenti minacce per la sicurezza, quali la radicalizzazione e l'estremismo violento in Europa e nei paesi vicini, nonché un miglior coordinamento di tali programmi a livello dell'UE;
14.sottolinea che la sicurezza informatica è fondamentale per la prosperità e la sicurezza dell'Unione, nonché per la vita privata dei cittadini, che gli attacchi informatici e la manipolazione stanno minacciando le società aperte e che lo spionaggio economico ostacola il funzionamento del mercato unico digitale e mette in pericolo la competitività delle imprese europee; chiede risorse finanziarie adeguate per dotare tutte le agenzie competenti di risorse adeguate per svolgere i loro compiti operativi e amministrativi, al fine di contribuire a garantire la sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, creare una solida resilienza informatica e combattere la criminalità informatica; sostiene, in tale contesto, la cooperazione strategica tra l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA) ed Europol;
15.ricorda che la pace e la stabilità sono valori fondamentali sostenuti dal bilancio dell'Unione europea e sottolinea, a tale proposito, il significativo contributo fornito dall'Unione alla pace e alla riconciliazione sull'isola d'Irlanda, soprattutto grazie al suo sostegno all'accordo del Venerdì santo e al finanziamento dei programmi PEACE e INTERREG; sottolinea l'importanza di mantenere i finanziamenti per tali programmi dopo la Brexit;
16.ritiene, con riferimento alla sua risoluzione del 25 ottobre 2018 sull'utilizzo dei dati degli utenti di Facebook da parte di Cambridge Analytica e l'impatto sulla protezione dei dati(6), che la lotta contro la disinformazione, in particolare l'individuazione e la denuncia della disinformazione, e qualsiasi altro tipo di ingerenza straniera sia una priorità per garantire elezioni eque e democratiche, in particolare nell'anno delle elezioni europee; chiede risorse finanziarie aggiuntive per rafforzare il ricorso sistematico a strumenti di comunicazione che consentano una forte risposta coordinata da parte dell'Unione; sostiene gli orientamenti elaborati dalla Commissione su come utilizzare la legislazione vigente dell'Unione per contrastare l'utilizzo dei dati personali finalizzato a una comunicazione mirata ai cittadini sui social media durante le elezioni e garantire l'equità del processo elettorale;
17.esprime preoccupazione per il fatto che un numero insufficiente cittadini europei ha l'impressione che l'Unione europea si adoperi per loro e offra loro vantaggi sostanziali; chiede risorse finanziarie supplementari affinché la Commissione possa investire in strumenti quali la recente iniziativa "Cosa fa per me l'Europa" e la Citizens' App per informare i cittadini sul lavoro che svolge l'Unione e mettere in evidenza gli sforzi intrapresi per promuovere la pace, la democrazia, lo Stato di diritto e la libertà di parola; ritiene che tali strumenti dovrebbero essere oggetto di una migliore diffusione a livello nazionale;
18.rileva che la politica agricola comune e la politica comune della pesca sono le colonne portanti dell'integrazione europea che mirano a garantire un approvvigionamento alimentare sicuro e di alta qualità per i cittadini europei, l'adeguato funzionamento del mercato unico agricolo, la sostenibilità delle regioni rurali per molti anni e la gestione sostenibile delle risorse naturali; ricorda che queste politiche contribuiscono alla sopravvivenza e alla stabilità dell'Unione; invita la Commissione a continuare a sostenere i produttori di tutta Europa nel far fronte all'imprevista volatilità del mercato e nel garantire un approvvigionamento alimentare sicuro e di qualità; chiede che sia riservata un'attenzione particolare all'agricoltura e alla pesca su piccola scala;
Rafforzare la solidarietà e la comprensione reciproca
19.chiede risorse finanziarie supplementari per soddisfare la domanda futura di Erasmus +, il programma primario per l'istruzione e la formazione, in particolare la formazione professionale, la gioventù e lo sport in Europa, tenendo conto anche della sua dimensione esterna; sottolinea che sono necessarie risorse adeguate per "democratizzare" il programma, rendendo i suoi finanziamenti accessibili alle persone di ogni estrazione sociale e lavorando verso il quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità, come mezzo per combattere la disoccupazione giovanile; ricorda che il Parlamento ha chiesto che la dotazione finanziaria per questo programma sia triplicata nel prossimo QFP; chiede un rafforzamento della cooperazione tra istruzione, apprendistati, cultura e ricerca;
20.ricorda che, in un'epoca in cui il progetto europeo è messo in discussione, è essenziale rinnovare un impegno deciso nei confronti dell'Europa attraverso la cultura, la conoscenza, la creazione e l'innovazione; ritiene pertanto che i programmi Europa creativa e MEDIA dovrebbero essere sostenuti a un livello adeguato;
21.sottolinea che la lotta alla disoccupazione giovanile richiede notevoli sforzi finanziari supplementari per creare opportunità di istruzione, formazione e occupazione; sottolinea, a tale proposito, l'impatto positivo dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, che aveva sostenuto circa 1,7 milioni di giovani entro la fine del 2017; si compiace del fatto che, su forte richiesta del Parlamento, i negoziati sul bilancio 2019 hanno avuto come risultato l'aumento dell'importo totale destinato all'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile a 350 milioni di EUR nel 2019; si attende che il bilancio 2020 dimostri una forte ambizione per questo programma per garantire un'agevole transizione verso il programma FSE + (FSE +) nel prossimo QFP; sottolinea la necessità di accelerare l'attuazione di tale programma e di migliorarne ulteriormente l'efficienza, in modo da garantire un maggiore valore aggiunto europeo per le politiche nazionali in materia di occupazione;
22.ritiene che la coesione sociale in Europa debba contribuire a soluzioni sostenibili per la lotta contro la povertà, l'esclusione sociale e la discriminazione, per una migliore inclusione delle persone con disabilità e per i cambiamenti demografici strutturali a lungo termine; sottolinea la necessità di risorse finanziarie per i pertinenti programmi dell'UE che contribuiscono a garantire all'invecchiamento della popolazione in Europa un adeguato sostegno in termini di accesso alla mobilità, all'assistenza sanitaria e ai servizi pubblici;
23.ricorda la necessità di solidarietà e di ripartizione delle responsabilità tra gli Stati membri in materia di migrazione e asilo e invita gli Stati membri a fare buon uso del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF) attraverso i programmi nazionali; chiede di destinare un bilancio adeguato a tale fondo nel 2020 onde promuovere un'accoglienza dignitosa dei richiedenti asilo negli Stati membri, efficaci strategie di rimpatrio, programmi di reinsediamento, politiche di migrazione legale e la promozione di un'efficace integrazione dei cittadini di paesi terzi; ritiene che occorra rafforzare il sostegno a favore delle città e dei comuni nel sistema europeo di asilo;
24.ricorda che la soluzione duratura dell'attuale fenomeno migratorio consiste nello sviluppo politico, economico, sociale e ambientale dei paesi da cui provengono i flussi migratori; chiede che lo strumento europeo di vicinato e lo strumento di cooperazione allo sviluppo siano dotati di risorse finanziarie sufficienti per sostenere tale priorità e promuovere l'ulteriore sviluppo di partenariati sostenibili e reciprocamente vantaggiosi, ad esempio con i paesi africani; ribadisce, in tale contesto, la necessità di fornire alle organizzazioni internazionali, compresi l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e all'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), un sostegno finanziario sufficiente e continuo; chiede un maggiore sostegno finanziario e organizzativo per i programmi che contribuiscono agli scambi tra l'UE e i paesi partner in settori quali la formazione professionale, la creazione di start-up, il sostegno alle PMI, l'assistenza sanitaria e l'istruzione nonché alle politiche in materia di acqua pulita, trattamento delle acque reflue e smaltimento dei rifiuti;
25.ritiene che la discriminazione basata sul genere sia intollerabile e incompatibile con i valori dell'UE; sottolinea che è preoccupante lo scarso numero di domande al programma Daphne e ad altri fondi destinati alla lotta contro la violenza contro le donne e le ragazze che sono state accolte e intende garantire un aumento dei finanziamenti per il programma; ritiene inoltre che l'integrazione della dimensione di genere sia una strategia efficace per raggiungere la parità di genere e combattere la discriminazione e chiede che la prospettiva della parità di genere sia integrata nelle pertinenti politiche e programmi di spesa dell'UE; si aspetta che la Commissione presenti quanto prima possibile un quadro per l'integrazione della dimensione di genere nel bilancio dell'Unione;
26.ribadisce l'importanza della politica europea di vicinato che consolida le relazioni con i paesi vicini e favorisce i processi di pace, promuove la crescita economica e sociale e la cooperazione transfrontaliera sostenibile; sottolinea che solide relazioni tra l'UE e i Balcani occidentali sono fondamentali per la stabilizzazione della regione e il loro processo di preadesione; ricorda altresì che i finanziamenti a titolo del bilancio dell'Unione devono essere mirati al rafforzamento della capacità dei paesi di portare avanti le necessarie riforme giuridiche, politiche, sociali ed economiche, in particolare garantendo l'adeguato funzionamento delle amministrazioni pubbliche e sostenendo la stabilità e la resilienza delle istituzioni democratiche e l'attuazione dello Stato di diritto;
Affrontare le sfide ambientali e i cambiamenti climatici
27.sottolinea che il bilancio 2020 deve contribuire ad affrontare le sfide ambientali e i cambiamenti climatici per compensare l'arretrato esistente e realizzare gli impegni dell'UE; ricorda l'impegno dell'Unione ad essere in prima linea nella transizione verso un'economia circolare a basse emissioni di carbonio e neutrale dal punto di vista climatico, ma deplora che l'Unione sia lontana dai suoi obiettivi climatici, in particolare per quanto riguarda l'impegno a destinare il 20 % della spesa dell'Unione ad azioni per il clima nel periodo 2014-2020; ritiene pertanto che un aumento significativo della spesa legata al clima sia essenziale per progredire verso gli obiettivi della politica climatica dell'Unione e dell'accordo di Parigi; ritiene che l'integrazione della dimensione climatica in tutti i settori della politica dell'Unione europea dovrebbe essere ulteriormente promossa e ottimizzata e, se del caso, dovrebbero essere introdotte valutazioni sotto il profilo climatico e della sostenibilità; chiede maggiori risorse da destinare a tutti i pertinenti programmi dell'Unione per sostenere i progetti con un valore aggiunto europeo che contribuiscono alla transizione verso l'energia pulita e l'efficienza delle risorse, la promozione di un'economia sostenibile blu e verde nonché alla conservazione della natura, con particolare attenzione alla biodiversità, agli habitat e alle specie minacciate di estinzione;
28.sottolinea che, ai fini di un approccio coerente ed efficace alla lotta ai cambiamenti climatici, l'Unione dovrebbe subordinate la conclusione di futuri accordi commerciali alla ratifica e all'attuazione dell'accordo di Parigi; ricorda a questo proposito la sua risoluzione del 3 luglio 2018 sulla diplomazia climatica(7) e il suo invito alla Commissione a procedere a una valutazione globale della coerenza tra gli accordi di libero scambio in vigore e gli impegni assunti con l'accordo di Parigi; ritiene che, ove un partner dell'Unione non rispetti tali impegni, la Commissione potrebbe prevedere una sospensione temporanea degli impegni in materia di liberalizzazione degli scambi commerciali dell'UE con tale paese partner;
Questioni in sospeso per la procedura 2020
29.si attende che il recesso del Regno Unito dall'Unione nel marzo 2019 non avrà un impatto diretto sul bilancio 2020, in quanto il Regno Unito contribuirà e parteciperà all'esecuzione del bilancio; esorta tuttavia la Commissione a valutare e a prepararsi a tutti gli scenari possibili per garantire una sana gestione finanziaria del bilancio dell'Unione e ad assicurare un piano di emergenza, definendo inoltre impegni e meccanismi chiari, tutelando il bilancio dell'UE qualora il Regno Unito non contribuisca o non partecipi all'attuazione del bilancio 2020 dell'Unione;
30.ricorda che, a seguito della dichiarazione comune del Parlamento, del Consiglio e della Commissione sul rafforzamento della sottorubrica 1a mediante un bilancio rettificativo, rilasciata nelle conclusioni congiunte relative al bilancio 2019, la Commissione presenterà un bilancio rettificativo innalzando i livelli degli stanziamenti per Erasmus + e Orizzonte 2020 non appena verrà completato l'adeguamento tecnico del QFP per il 2020 nella primavera del 2019, di modo che il Consiglio e il Parlamento possano esaminarlo rapidamente;
31.sottolinea che l'articolo 15, paragrafo 3, del regolamento finanziario consente di mettere nuovamente a disposizione gli importi disimpegnati a seguito della mancata attuazione totale o parziale dei corrispondenti progetti di ricerca per i programmi di ricerca nell'ambito della procedura di bilancio annuale e non fissa ulteriori condizioni preliminari per la sua attuazione; invita la Commissione a riferire in particolare sugli importi disimpegnati per i programmi di ricerca e a fornire tutte le informazioni pertinenti e i dettagli relativi a detto articolo; chiede alla Presidenza del Consiglio di chiarire se tale articolo sia ora pienamente compreso da tutti gli Stati membri; chiede, in ogni caso, che tale disposizione e la procedura corrispondente siano attivate nel contesto della procedura di bilancio 2020, iniziando già con la sua inclusione nel progetto di bilancio;
32.ritiene che, in quanto ramo dell'autorità di bilancio eletto direttamente dai cittadini, il Parlamento dovrebbe svolgere il proprio ruolo politico e presentare proposte per progetti pilota e azioni preparatorie che esprimano la sua visione politica per il futuro; si impegna, a tale riguardo, a presentare un pacchetto di progetti pilota e azioni preparatorie elaborato in stretta collaborazione con ciascuna delle proprie commissioni, onde trovare il giusto equilibrio tra volontà politica e fattibilità tecnica, conformemente alla valutazione della Commissione;
o oo
33.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti.