1. Decisione del Parlamento europeo del 26 marzo 2019 sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (attualmente Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia) per l'esercizio 2017 ()
Il Parlamento europeo,
–visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia relativi all'esercizio 2017,
–vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia relativi all'esercizio 2017, corredata della risposta dell'Agenzia(1),
–vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni(2) presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2017, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
–vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2019 sul discarico da dare all'Agenzia per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2017 (05825/2019 – C8-0099/2019),
–visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
–visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio(3), in particolare l'articolo 208,
–visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012(4), in particolare l'articolo 70,
–visto il regolamento (UE) n. 1077/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, che istituisce un'agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (5) ein particolare l'articolo 33,
–visto il regolamento (UE) 2018/1726 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, relativo all'Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA), che modifica il regolamento (CE) n. 1987/2006 e la decisione 2007/533/GAI del Consiglio e che abroga il regolamento (UE) n. 1077/2011(6) e in particolare l'articolo 47,
–visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio(7), in particolare l'articolo 108,
–visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,
–visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A8-0145/2019),
1.concede il discarico al direttore esecutivo dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia per l'esercizio 2017;
2.esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore esecutivo dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
2. Decisione del Parlamento europeo del 26 marzo 2019 sulla chiusura dei conti dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (attualmente Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia) per l'esercizio 2017 ()
Il Parlamento europeo,
–visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia relativi all'esercizio 2017,
–vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia relativi all'esercizio 2017, corredata della risposta dell'Agenzia(1),
–vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni(2) presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2017, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
–vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2019 sul discarico da dare all'Agenzia per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2017 (05825/2019 – C8-0099/2019),
–visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
–visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio(3), in particolare l'articolo 208,
–visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012(4), in particolare l'articolo 70,
–visto il regolamento (UE) n. 1077/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, che istituisce un'agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (5), in particolare l'articolo 33,
–visto il regolamento (UE) 2018/1726 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, relativo all'Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA), che modifica il regolamento (CE) n. 1987/2006 e la decisione 2007/533/GAI del Consiglio e che abroga il regolamento (UE) n. 1077/2011(6), in particolare l'articolo 47,
–visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio(7), in particolare l'articolo 108,
–visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,
–visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A8-0145/2019),
1.approva la chiusura dei conti dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia relativi all'esercizio 2017;
2.incarica il Suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore esecutivo dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
3. Risoluzione del Parlamento europeo del 26 marzo 2019 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (attualmente Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia) per l'esercizio 2017 ()
Il Parlamento europeo,
–vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (attualmente Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia) per l'esercizio 2017,
–visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,
–visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A8-0145/2019),
A.considerando che, stando al suo stato delle entrate e delle spese(1), il bilancio definitivo dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia ("l'Agenzia") per l'esercizio 2017 ammontava a 155801818EUR, il che rappresenta un aumento significativo dell'89,38% rispetto al 2016; che tale aumento è legato ai compiti aggiuntivi attribuiti all'Agenzia a norma del regolamento (UE) 2018/1726 del Parlamento europeo e del Consiglio(2), entrato in vigore l'11 dicembre 2018; che la dotazione dell'Agenzia proviene principalmente dal bilancio dell'Unione;
B.considerando che la Corte dei conti ("la Corte"), nella sua relazione sui conti annuali dell'Agenzia relativi all'esercizio 2017 ("la relazione della Corte"), ha dichiarato di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all'affidabilità dei conti annuali dell'Agenzia nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;
Gestione finanziaria e di bilancio
1.osserva con soddisfazione che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi nel corso dell'esercizio 2017 si sono tradotti in un tasso di esecuzione del bilancio del 100%, con un incremento del 2,1% rispetto all'esercizio 2016; rileva inoltre che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato del 91,53%, il che corrisponde a un aumento dello 0,68% rispetto al 2016;
2.constata che, secondo la relazione della Corte, sebbene l'Agenzia avesse già pagato nel 2016 l'intero prezzo per i lavori di costruzione per la propria nuova sede di Strasburgo, tali lavori non sono ancora stati terminati a causa dell'incapacità del contraente di tenere fede ai propri impegni e che solo il 70% dei lavori è coperto dalle relazioni accettate sull'avanzamento dei lavori; rileva che i pagamenti anticipati al contraente sono coperti da garanzie bancarie, che vengono rilasciate progressivamente previa accettazione dei lavori; osserva che il contraente ha presentato un credito finanziario all'Agenzia e ha intentato una causa contro di essa; apprende dall'Agenzia che essa ha registrato un controricorso presso il tribunale amministrativo di Strasburgo, il quale non ha ancora adottato una decisione al riguardo; invita l'Agenzia a riferire all'autorità di discarico in merito alla decisione definitiva del tribunale amministrativo di Strasburgo;
Annullamento di riporti
3.si rammarica che l'annullamento di riporti dal 2016 al 2017 sia ammontato a 658000EUR, il che corrisponde al 12,20% dell'importo totale riportato e a un aumento significativo del 7,11% rispetto al 2016;
Performance
4.osserva con soddisfazione che l'Agenzia utilizza diversi indicatori chiave di performance (KPI) in ambiti quali la performance dei sistemi, la sicurezza e il livello di soddisfazione dei clienti per misurare il valore aggiunto delle sue attività, come pure diversi altri KPI per migliorare la gestione del bilancio;
5.valuta positivamente la costante collaborazione dell'Agenzia con la rete delle agenzie per la giustizia e gli affari interni, in particolare l'Unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione europea, l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione, l'Agenzia dell'Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo, con i quali condivide le migliori prassi;
6.osserva che nel 2016 l'Agenzia è stata sottoposta a una valutazione esterna nell'ambito della quale è emerso che essa adempie in modo efficace al suo mandato, sono state proposte specifiche modalità per migliorare le sue operazioni e sono state individuate possibilità di ampliare il suo mandato; constata che nel 2017 l'Agenzia ha attuato un piano d'azione per dar seguito a queste raccomandazioni; rileva inoltre che la Commissione ha tenuto conto dei risultati della valutazione nella sua proposta di riforma dell'atto istitutivo dell'Agenzia, che ha dato luogo al regolamento (UE) 2018/1726;
7.pone l'accento sull'importanza della relazione finale del gruppo di esperti ad alto livello sui sistemi di informazione e l'interoperabilità e accoglie con favore le proposte di regolamento presentate dalla Commissione sull'interoperabilità tra i sistemi di informazione dell'Unione per quanto concerne la cooperazione di polizia e giudiziaria, l'asilo e la migrazione nonché le frontiere e i visti;
8.osserva con preoccupazione che, secondo la relazione della Corte, l'Agenzia gestisce attualmente tre sistemi IT su larga scala distinti e non integrati, il che potrebbe impedire all'Agenzia di realizzare economie di scala e sinergie tra tali sistemi, e che nei prossimi anni è previsto un ampliamento del suo mandato affinché gestisca vari sistemi IT aggiuntivi; accoglie con favore il suggerimento della Corte secondo cui l'Agenzia dovrebbe preparare un'analisi costi/benefici dettagliata in vista del dibattito sulle future strategie di sviluppo dei sistemi IT da essa gestiti; rileva che, secondo la risposta dell'Agenzia, è stato intrapreso uno studio per ottenere un quadro chiaro della futura architettura dei sistemi IT interoperabili; invita l'Agenzia a riferire all'autorità di discarico in merito ai risultati di tale studio e alle azioni correttive previste;
9.osserva che nel novembre 2017 il consiglio di amministrazione ha adottato una strategia a lungo termine aggiornata per il periodo 2018-2022 in cui viene delineata la direzione da seguire per lo sviluppo futuro dell'Agenzia; si aspetta che l'attuazione di tale strategia consenta di migliorare ulteriormente la performance dell'Agenzia;
Politica del personale
10.osserva con preoccupazione che, al 31 dicembre 2017, l'organico era completo solo all'87,02% e che erano stati nominati 114 agenti temporanei sui 131 autorizzati a titolo del bilancio dell'Unione (rispetto ai 118 posti autorizzati nel 2016); rileva che la differenza tra i 114 agenti temporanei nominati e i 131 autorizzati dipende dal fatto che due posti sono stati aggiunti in vista della rifusione del regolamento (UE) n. 603/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio(3) e che 14 posti sono stati creati nel quadro del regolamento (UE) 2017/2226 del Parlamento europeo e del Consiglio(4), entrato in vigore il 29 dicembre 2017, con la conseguenza che l'Agenzia non ha potuto avviare il processo di selezione fino a tale data; rileva con soddisfazione che l'offerta relativa al posto di capo dell'unità Operazioni e infrastrutture è stata inviata e accettata entro la fine del 2017; osserva inoltre che nel 2017 hanno lavorato per l'Agenzia 32 agenti contrattuali e sette esperti nazionali distaccati;
11.rileva che l'Agenzia ha adottato la decisione modello della Commissione sulla politica in materia di protezione della dignità della persona e di prevenzione delle molestie; osserva che l'Agenzia mette a disposizione materiali di e-learning e ha pubblicato inviti a manifestare interesse per consulenti di fiducia;
12.si rammarica dello squilibrio di genere all'interno del consiglio di amministrazione dell'Agenzia, dove su 52 membri vi sono 46 uomini e 6 donne; invita a questo proposito la Commissione, gli Stati membri e gli altri soggetti interessati a tenere conto dell'importanza di assicurare l'equilibrio di genere nella presentazione delle candidature dei futuri membri del consiglio di amministrazione;
13.rileva con preoccupazione che, secondo la relazione della Corte, il numero ristretto di effettivi comporta notevoli rischi per la continuità delle operazioni dell'Agenzia, in particolare se si considera che il capo dell'unità addetta alla gestione e alla manutenzione delle applicazioni ha anche ricoperto ad interim i posti di capo del dipartimento Operazioni e capo dell'unità Operazioni e infrastrutture, cumulando pertanto le tre funzioni direttive più elevate nel dipartimento Operazioni; riconosce che l'Agenzia ha portato a termine con successo il proprio mandato nel corso del 2017, nonostante la carenza di risorse per le sue funzioni operative e orizzontali; sostiene i continui sforzi necessari per la fidelizzazione e lo sviluppo del personale dell'Agenzia; valuta positivamente la misura adottata dall'Agenzia a tale riguardo, vale a dire la nomina di un altro membro del personale quale capo ad interim dell'unità Operazioni e infrastrutture; esorta l'Agenzia a coprire tutti i posti con personale permanente senza ulteriori ritardi;
14.invita l'Agenzia a proseguire gli sforzi per garantire la fidelizzazione e lo sviluppo del personale all'interno dell'Agenzia; si compiace del modo in cui l'Agenzia ha gestito il considerevole aumento del carico di lavoro nel 2017 nonostante l'elevato tasso di avvicendamento del personale esperto;
15.accoglie con favore il suggerimento della Corte di pubblicare gli avvisi di posti vacanti anche sul sito web dell'Ufficio europeo di selezione del personale per aumentare la pubblicità; comprende le preoccupazioni dell'Agenzia in merito ai costi di traduzione;
Appalti
16.constata con preoccupazione che, secondo la relazione della Corte, l'Agenzia ha incontrato difficoltà nell'ottenere sufficiente concorrenza in diverse procedure di appalto di valore medio, per le quali ha ricevuto una sola offerta;
17.osserva con rammarico che l'audit realizzato dal Servizio di audit interno (SAI) della Commissione sulle procedure di appalto dell'Agenzia ha evidenziato significative debolezze, tra cui due questioni classificate come "molto importanti" relative alla stima del valore dei contratti e ai controlli chiave e tre altre questioni classificate come "importanti"; constata che molte delle debolezze sono legate alle risorse umane insufficienti dell'unità Finanze e appalti, e in particolare del settore appalti; rileva che l'Agenzia ha elaborato un piano d'azione per dare seguito alle risultanze dell'audit e alle raccomandazioni del SAI; invita l'Agenzia a riferire all'autorità di discarico in merito alle misure adottate per mitigare tali debolezze;
18.osserva che, secondo la relazione della Corte, l'Agenzia fa ampio ricorso ai contraenti esterni e che il 90% delle attività di sviluppo e realizzazione dei progetti informatici viene eseguito dall'Agenzia in collaborazione con i contraenti esterni; rileva con preoccupazione che, sebbene tutte le fasi dei progetti informatici siano controllate dall'Agenzia, un siffatto livello di esternalizzazione delle attività di sviluppo di sistemi informatici sensibili comporta un notevole rischio di eccessivo affidamento sui contraenti ed eccessiva dipendenza da essi; prende atto della risposta dell'Agenzia, la quale indica che per sviluppare completamente detti sistemi internamente e ridurre l'esternalizzazione necessiterebbe di un sostanziale aumento del proprio personale e sottolinea che per assicurare un'adeguata separazione delle funzioni i contraenti attivi nella garanzia della qualità non sono coinvolti nel sostegno esterno alla gestione operativa dei sistemi IT su larga scala; invita pertanto l'Agenzia a ridurre la dipendenza dai contraenti esterni grazie a un migliore utilizzo delle proprie risorse e a definire una politica adeguata per limitare il ricorso ai contraenti esterni;
19.chiede all'Agenzia di adottare tutte le misure necessarie per garantire che i contraenti che hanno accesso a informazioni sensibili sui sistemi informatici o ai dati che trattano siano giuridicamente vincolati da norme di riservatezza rigorose e di esigere che, al momento di accedere a tali informazioni, i contraenti siano in possesso di un formale nulla osta di sicurezza nazionale; chiede all'Agenzia di garantire che i suoi contraenti non siano vincolati da alcuna legge di paesi terzi che possa porli in conflitto con le disposizioni in materia di riservatezza stabilite dall'Agenzia;
20.rileva che, secondo la relazione della Corte, alla fine del 2017 l'Agenzia non aveva ancora adottato tutti gli strumenti predisposti dalla Commissione per introdurre una soluzione unica per lo scambio elettronico delle informazioni con i terzi che partecipano alle procedure di appalto pubblico (e-procurement); constata, sulla base delle informazioni fornite dall'Agenzia, che essa ha già introdotto la fatturazione e la pubblicazione dei documenti elettroniche per talune procedure, ma non la presentazione elettronica delle offerte; invita l'Agenzia a introdurre tutti gli strumenti necessari e a riferire all'autorità di discarico in merito alla loro attuazione;
Prevenzione e gestione dei conflitti di interesse e trasparenza
21.riconosce le misure esistenti in seno all'Agenzia e gli sforzi in corso per garantire la trasparenza, la prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse nonché la protezione degli informatori; constata con preoccupazione che l'Agenzia non pubblica i CV dei membri del consiglio di amministrazione né del personale direttivo in generale, ma solo del direttore esecutivo; invita l'Agenzia a pubblicare i CV di tutti i membri del consiglio di amministrazione e del personale direttivo e a riferire all'autorità di discarico in merito alle misure adottate al riguardo; incoraggia l'Agenzia ad avvalersi della politica di indipendenza dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) in quanto migliore prassi e sistema esemplare di monitoraggio e prevenzione dei conflitti di interesse;
22.si rammarica per il fatto che, nonostante i precedenti appelli, l'Agenzia non pubblichi le dichiarazioni di interessi dei membri del consiglio di amministrazione, del personale direttivo in generale e del direttore esecutivo; chiede la pubblicazione di dichiarazioni di interessi in cui figuri l'appartenenza a qualsiasi altra organizzazione; sottolinea che non spetta ai membri del consiglio di amministrazione, al personale direttivo o al direttore esecutivo dichiararsi estranei ai conflitti di interesse, ma che la presenza o meno di un conflitto di interesse dovrebbe essere valutata da un organo neutro;
Controlli interni
23.rileva che al 31 dicembre 2017 vi erano 23 raccomandazioni di audit in sospeso riguardanti l'Agenzia valutate "molto importanti", tra cui nove formulate di recente, tre in ritardo rispetto alla scadenza prevista e quattro ancora in corso; osserva che non vi è alcuna questione "critica" in sospeso; invita l'Agenzia a informare l'autorità di discarico in merito all'attuazione di dette raccomandazioni di audit;
Altre osservazioni
24.prende atto della ricostruzione del centro operativo dell'Agenzia a Strasburgo, in Francia, come pure della costruzione del nuovo edificio della sede centrale dell'Agenzia a Tallinn, in Estonia; osserva che l'Agenzia dispone altresì di un sito di riserva (backup site) a Sankt Johann im Pongau, in Austria, e di un ufficio di collegamento a Bruxelles, in Belgio; rileva con preoccupazione che il trasferimento nella nuova sede di Strasburgo ha registrato un notevole ritardo e che sono state constatate diverse carenze da parte del contraente responsabile;
o oo
25.rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 26 marzo 2019(5) sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.
Regolamento (UE) 2018/1726 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, relativo all'Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA), che modifica il regolamento (CE) n. 1987/2006 e la decisione 2007/533/GAI del Consiglio e che abroga il regolamento (UE) n. 1077/2011 (GU L 295 del 21.11.2018, pag. 99).
Regolamento (UE) n. 603/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che istituisce l'"Eurodac" per il confronto delle impronte digitali per l'efficace applicazione del regolamento (UE) n.604/2013 che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide e per le richieste di confronto con i dati Eurodac presentate dalle autorità di contrasto degli Stati membri e da Europol a fini di contrasto, e che modifica il regolamento (UE) n.1077/2011 che istituisce un'agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (GU L 180 del 29.6.2013, pag. 1).
Regolamento (UE) 2017/2226 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2017, che istituisce un sistema di ingressi/uscite (EES) per la registrazione dei dati di ingresso e di uscita e dei dati relativi al respingimento dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne degli Stati membri e che determina le condizioni di accesso al sistema di ingressi/uscite a fini di contrasto e che modifica la Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen e i regolamenti (CE) n. 767/2008 e (UE) n. 1077/2011 (GU L 327 del 9.12.2017, pag. 20).