PROPOSTA DI RISOLUZIONEsul mantenimento del fermo sostegno dell'UE all'Ucraina dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia
7.3.2025-()
a norma dell'articolo 136, paragrafo 2, del regolamento
Yannis Maniatis, Nacho Sánchez Amor, Thijs Reuten
a nome del gruppo S&D
Vedasi anche la proposta di risoluzione comuneRC-B10-0156/2025
10‑0156/2025
Risoluzione del Parlamento europeo sul mantenimento del fermo sostegno dell'UE all'Ucraina dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia
()
Il Parlamento europeo,
–viste le sue precedenti risoluzioni sulla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina,
–vista la Carta delle Nazioni Unite,
–visto lo statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI),
–viste le convenzioni di Ginevra,
–visto l'articolo136, paragrafo2, del suo regolamento,
A.considerando che dal 24 febbraio 2022 la Federazione russa conduce una guerra di aggressione non provocata, ingiustificata e illegale contro l'Ucraina, portando avanti le aggressioni già in atto dal2014, e continua a violare persistentemente i principi della Carta delle Nazioni Unite attraverso i suoi atti di aggressione contro la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina e a violare palesemente e gravemente il diritto umanitario internazionale, quale stabilito dalle convenzioni di Ginevra del1949;
B.considerando che l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella sua risoluzione del 2marzo2022, ha immediatamente qualificato la guerra russa contro l'Ucraina come un atto di aggressione in violazione dell'articolo2, paragrafo4, della Carta delle Nazioni Unite e, nella sua risoluzione del 14novembre2022, ha riconosciuto la necessità di chiamare la Federazione russa a rispondere della sua guerra di aggressione nonché di ritenerla responsabile sul piano legale ed economico degli atti illeciti commessi a livello internazionale, anche attraverso il risarcimento dei danni causati a cose e persone;
C.considerando che dal 2marzo2022 la Corte penale internazionale (CPI) conduce un'indagine sulla situazione in Ucraina e il 17marzo2023 ha emesso mandati d'arresto nei confronti di Vladimir Putin, presidente della Federazione russa, e Maria Lvova-Belova, la cosiddetta commissaria per i diritti dei minori presso l'Ufficio del presidente della Federazione russa, per il crimine di guerra di deportazione illegale di minori ucraini; che l'UE è favorevole all'istituzione di un tribunale speciale sul crimine di aggressione;
D.considerando che, in risposta alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, l'UE ha adottato 16 pacchetti di sanzioni di portata senza precedenti contro la Russia, ha fornito oltre 67miliardi di EUR di sostegno all'Ucraina sotto forma di assistenza umanitaria e di emergenza, sostegno al bilancio e assistenza macrofinanziaria e oltre 48miliardi di EUR di aiuti militari, ha accolto più di quattro milioni di rifugiati dall'Ucraina e ha espresso il suo sostegno al popolo ucraino e alla sua leadership avviando i negoziati per l'adesione dell'Ucraina all'UE;
E.considerando che l'UE e i suoi Stati membri, insieme ai partner internazionali e agli alleati della NATO, continuano a fornire un sostegno militare sostanziale all'Ucraina per assisterla nell'esercizio del suo legittimo diritto all'autodifesa, conformemente all'articolo51 della Carta delle Nazioni Unite, contro l'aggressione russa;
F.considerando che, nonostante l'ampia condanna internazionale della sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e sanzioni senza precedenti, la leadership politica e militare russa, con il sostegno del suo esercito regolare e dei suoi mandatari, continua a terrorizzare il popolo ucraino attraverso attacchi indiscriminati contro zone residenziali e infrastrutture civili, attacchi mirati a infrastrutture critiche, deportazioni forzate e adozioni forzate di bambini deportati, uccisioni di massa, torture e stupri;
1.ribadisce la propria convinzione secondo cui il crimine di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina costituisce un brutale attacco contro la vita pacifica dei cittadini europei in un paese sovrano e contro i principi di cooperazione e sicurezza in Europa, come convenuto nell'Atto finale di Helsinki del1975 e nella Carta di Parigi per una nuova Europa del1990, nonché una grave violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite; sottolinea che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina minaccia la sicurezza e la stabilità, la democrazia e la prosperità dell'intero continente europeo in modo senza precedenti e richiede pertanto una risposta fatta di azioni ugualmente senza precedenti;
2.ribadisce la sua condanna della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e chiede che la Federazione russa cessi immediatamente, completamente e incondizionatamente gli attacchi contro zone residenziali e infrastrutture civili, ponga fine a tutte le attività militari in Ucraina, ritiri tutte le forze militari, i mandatari e le attrezzature militari dall'intero territorio dell'Ucraina riconosciuto a livello internazionale, ponga fine alle deportazioni forzate di civili ucraini, rilasci e restituisca tutti gli ucraini detenuti nonché cessi definitivamente di violare o minacciare la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina;
3.esprime sconcerto per il fatto che, dopo tre anni interi di guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, gli sforzi compiuti finora non siano stati sufficienti per porre fine all'aggressione; esorta l'UE, i suoi Stati membri e i loro partner internazionali e alleati transatlantici a intraprendere sforzi militari, politici e diplomatici ancora più efficaci e, in particolare, ad aumentare in modo massiccio il loro sostegno militare all'Ucraina per porre fine alla guerra di aggressione della Russia e consentire all'Ucraina di liberare tutto il suo popolo, ripristinare il pieno controllo sull'intero territorio entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e scoraggiare qualsiasi ulteriore aggressione da parte della Russia; sottolinea che le conseguenze globali negative di qualsiasi futura aggressione russa superano di gran lunga l'impegno militare e finanziario necessario oggi per porre fine definitivamente alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e scoraggiare future aggressioni;
4.ribadisce il suo impegno a sostenere l'ambizione dell'Ucraina a una pace giusta e duratura, che deve basarsi sul pieno rispetto dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, sui principi del diritto internazionale, sull'attribuzione di responsabilità per i crimini di guerra e il crimine di aggressione e sui pagamenti russi per gli ingenti danni causati in Ucraina, e che deve escludere efficacemente qualunque ulteriore aggressione da parte della Russia; esorta l'UE e i suoi Stati membri a collaborare con partner che condividono gli stessi principi per garantire che i negoziati di pace si svolgano conformemente ai principi di cui sopra; riconosce che i negoziati di pace richiederanno compromessi da entrambe le parti; sottolinea, tuttavia, che l'aggressione della Russia è non provocata, ingiustificata e illegale e che l'UE, i suoi Stati membri e tutti i paesi che aderiscono alla Carta delle Nazioni Unite devono respingere qualsiasi proposta di compromesso che pregiudichi ulteriormente i principi del diritto internazionale e l'ordine internazionale basato su regole;
5.disapprova fermamente qualsiasi tentativo di ricattare la leadership ucraina per convincerla ad arrendersi all'aggressore russo al solo scopo di poter proclamare un cosiddetto accordo di pace; ritiene che l'aggressione imperiale della Russia nei confronti dell'Ucraina e di altri paesi vicini ed europei potrà cessare solo a condizione che sia raggiunta una pace equa e sostenibile in Ucraina; conclude che, tenendo conto dei trascorsi della Russia in materia di violazione di precedenti accordi e dei principi fondamentali del diritto internazionale, tale pace può essere raggiunta solo attraverso la forza, comprese efficaci garanzie di sicurezza;
6.esprime forte disapprovazione per le ultime dichiarazioni, decisioni e azioni degli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump, che vanificano i precedenti sforzi volti a porre fine alla guerra di aggressione della Russia, compromettono di fatto la sicurezza dell'Ucraina e pertanto mettono in pericolo la sicurezza dell'Europa e, per contro, assecondano l'aggressore russo oltre a mettere a repentaglio un partenariato transatlantico decennale basato sulla sicurezza e la prosperità comuni;
7.prende atto del fermo impegno di 26Stati membri dell'UE nei confronti dell'Ucraina ma invita l'UE e i suoi Stati membri a rafforzare e accelerare in modo sostanziale il sostegno militare all'Ucraina al fine di consentirle di difendersi legittimamente contro la guerra di aggressione della Russia e di metterla nella posizione di maggiore forza in vista dei negoziati sul suo futuro; sottolinea che l'Ucraina e la sua leadership devono essere dotate dei mezzi per resistere a ulteriori attacchi russi ed evitare che avvengano nonché per respingere accordi affrettati che ne indeboliscono la sicurezza a medio e lungo termine e rischiano di esporre l'Ucraina e altri paesi, compresi gli Stati membri dell'UE, a una nuova aggressione russa;
8.esorta tutti gli Stati membri a fornire immediatamente ulteriore assistenza militare e a impegnarsi nell'acquisizione congiunta di capacità supplementari, in particolare munizioni per la difesa aerea e l'artiglieria; incita gli Stati membri e le loro industrie della difesa a investire nell'industria della difesa ucraina e a collaborare con essa, al fine di massimizzare appieno il potenziale delle sue capacità produttive e produrre attrezzature critiche nel più efficiente dei modi, come dimostrato dal "modello danese"; esorta a revocare le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo, in quanto i medesimi sistemi sono utilizzati per lanciare attacchi contro la popolazione e contro infrastrutture civili critiche in Ucraina;
9.invita il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri ad aumentare l'efficacia e l'impatto delle sanzioni nei confronti della Russia al fine di compromettere definitivamente la capacità della Russia di continuare a intraprendere la sua brutale guerra di aggressione contro l'Ucraina e a minacciare la sicurezza di altri paesi europei; accoglie con favore il 16°pacchetto di sanzioni del 24febbraio2025 ma chiede che si inizi già a preparare il pacchetto di sanzioni successivo; chiede, in particolare, un embargo totale sulle importazioni di combustibili fossili e gas naturale liquefatto russi, nonché misure antielusione, come le sanzioni nei confronti di paesi ed entità non appartenenti all'UE che forniscono alla Russia beni e tecnologie militari e a duplice uso; chiede ulteriori azioni contro la "flotta ombra" russa alla luce dell'elusione delle sanzioni, del sabotaggio di infrastrutture critiche e dei rischi ambientali;
10.ribadisce che gli attacchi deliberati della Russia contro la popolazione civile ucraina, la distruzione di infrastrutture civili, il ricorso alla violenza sessuale e allo stupro come arma di guerra, la deportazione di migliaia di cittadini ucraini nel territorio della Federazione russa, il trasferimento e l'adozione forzati di minori ucraini e altre gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario costituiscono crimini di guerra di cui tutti gli autori devono rispondere;
11.esprime il suo pieno sostegno alle indagini in corso da parte del procuratore della Corte penale internazionale sulla situazione in Ucraina con riferimento a presunti crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio; accoglie con favore la ratifica dello statuto di Roma della Corte penale internazionale da parte dell'Ucraina, che ha consentito a quest'ultima di diventare uno Stato parte dello statuto dal gennaio2025; esprime, in tale contesto, la sua massima preoccupazione per le sanzioni statunitensi nei confronti della Corte penale internazionale, dei suoi procuratori e giudici e del suo personale, che costituiscono un grave attacco al sistema giudiziario internazionale; invita la Commissione ad attivare con urgenza il regolamento di blocco e gli Stati membri a intensificare con urgenza i loro sforzi diplomatici al fine di proteggere e salvaguardare la Corte penale internazionale quale fondamento indispensabile del sistema giudiziario internazionale; ribadisce il suo pieno sostegno all'istituzione di un tribunale speciale incaricato di indagare e perseguire il crimine di aggressione commesso dalla leadership della Federazione russa contro l'Ucraina;
12.ribadisce la sua ferma convinzione secondo cui la Russia deve pagare per gli ingenti danni causati in Ucraina e chiede pertanto la confisca dei beni statali russi congelati nell'ambito delle sanzioni dell'UE e il loro utilizzo per sostenere la difesa e la ricostruzione dell'Ucraina;
13.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla vicepresidente della Commissione/alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Consiglio d'Europa, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, nonché al presidente, al governo e al parlamento dell'Ucraina.