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Proposta di risoluzione - B10-0168/2025Proposta di risoluzione
B10-0168/2025

PROPOSTA DI RISOLUZIONEsul mantenimento del fermo sostegno dell'UE all'Ucraina dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia

7.3.2025-()

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 136, paragrafo 2, del regolamento

Adam Bielan, Assita Kanko, Jadwiga Wiśniewska, Jaak Madison, Mariusz Kamiński, Michał Dworczyk, Aurelijus Veryga, Cristian Terheş, Małgorzata Gosiewska, Reinis Pozņaks, Roberts Zīle, Rihards Kols, Alexandr Vondra, Ondřej Krutílek, Veronika Vrecionová, Sebastian Tynkkynen, Joachim Stanisław Brudziński
a nome del gruppo ECR

Vedasi anche la proposta di risoluzione comuneRC-B10-0156/2025

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B10-0168/2025
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10‑0168/2025

Risoluzione del Parlamento europeo sul mantenimento del fermo sostegno dell'UE all'Ucraina dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia

()

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni sull'Ucraina e la Russia approvate dal 1ºmarzo 2022,

visti la Carta delle Nazioni Unite, la convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, le convenzioni dell'Aia, le convenzioni di Ginevra e i relativi protocolli aggiuntivi nonché lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale,

visto l'Atto finale di Helsinki della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa del 1975,

vista la Carta di Parigi per una nuova Europa del 19-21 novembre 1990,

visto l'accordo di associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra[1],

visto il regolamento (UE) 2024/792 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 febbraio 2024, che istituisce lo strumento per l'Ucraina[2],

visti gli impegni congiunti in materia di sicurezza tra l'Unione europea e l'Ucraina del 27giugno2024,

visto il concetto strategico 2022 della NATO,

viste le conclusioni della riunione straordinaria del Consiglio europeo del 6 marzo 2025,

visto l'articolo136, paragrafo2, del suo regolamento,

A.considerando che il 24 febbraio 2025 ha segnato tre anni di resilienza e ferma determinazione, coraggio e sacrifici da parte di soldati e cittadini ucraini nella difesa del loro paese dalla guerra di aggressione della Russia, nonostante i barbari crimini commessi dalla Russia, che hanno causato enormi perdite civili e militari;

B.considerando che l'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina è iniziata nel 2014, ma che ha provocato reazioni insufficienti e frammentate in molte capitali dell'Europa occidentale, che non sono riuscite a scoraggiare un'ulteriore escalation e hanno incoraggiato Mosca a perseguire un'invasione su vasta scala nel 2022; che, nonostante l'annessione illegale della Crimea e l'occupazione del Donbas, alcuni Stati membri hanno continuato ad acquistare combustibili fossili russi, finanziando direttamente la macchina da guerra del Cremlino;

C.considerando che da tre anni le forze russe attaccano in modo sistematico e indiscriminato zone residenziali e infrastrutture civili, causando la morte di migliaia di civili ucraini e la distruzione di proprietà pubbliche e private; che le forze russe sono responsabili di deportazioni forzate, sparizioni, anche di minori, detenzioni illegali, torture, esecuzioni di civili, soldati e prigionieri di guerra, e di atti terroristici, compreso il ricorso alla violenza sessuale e allo stupro di massa come armi di guerra, e che continuano ad alterare la composizione etnica dei territori occupati dell'Ucraina; che tutti questi atti costituiscono crimini di guerra e crimini contro l'umanità e soddisfano i criteri per il riconoscimento di un genocidio;

D.considerando che milioni di ucraini continuano a essere sfollati sia all'interno che all'esterno del loro paese, essendo fuggiti dalle violenze e dalle distruzioni causate dall'aggressione russa;

E.considerando che la Russia ha aumentato il suo personale militare schierato in Ucraina, coinvolgendo direttamente in operazioni di combattimento circa 620000 soldati russi, il che indica l'intenzione del Cremlino di condurre una lunga guerra di attrito volta a sfinire l'Ucraina e i suoi partner;

E.considerando che, dall'inizio dell'invasione su vasta scala, l'Ucraina è stata in grado di liberare circa il 63% dei territori occupati dalla Russia; che negli ultimi mesi la Russia, nonostante la sua continua offensiva, rafforzata dall'invio di soldati nordcoreani e dagli aiuti militari offerti dai suoi sostenitori, ha registrato solo modesti vantaggi territoriali e non è riuscita a scacciare le forze ucraine dalla regione di Kursk; che, da un punto di vista strategico, il Cremlino ha fallito nel suo tentativo di raggiungere una rapida vittoria e altri obiettivi, dal momento che Putin ha tentato apertamente di ricattare l'Ucraina e l'Occidente; che la guerra si è trasformata in un conflitto prolungato e che nessuna delle due parti ha compiuto progressi significativi sul campo di battaglia;

F.considerando che, dall'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, Washington ha avviato colloqui diretti con il regime russo al fine di negoziare un cessate il fuoco, cui dovrebbe seguire un trattato di pace; che un accordo bilaterale tra gli Stati Uniti e l'Ucraina sui minerali critici e altre risorse preziose, sul quale è stato raggiunto un accordo in via provvisoria, non è stato finora firmato a seguito di un grave disaccordo diplomatico tra il presidente ucraino e quello statunitense;

G.considerando che gli Stati Uniti sono stati il principale fornitore di aiuti all'Ucraina dall'inizio della guerra; che il loro aiuto finanziario e la condivisione di intelligence sono stati recentemente sospesi dall'amministrazione Trump; che all'interno dell'UE i maggiori stanziamenti pubblici, misurati in percentuale in relazione al prodotto interno lordo, provengono da Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Finlandia e Svezia, mentre grandi economie come la Germania e la Francia stanno contribuendo in misura minore;

H.considerando che il presidente Trump ribadisce da molto tempo il suo appello ai paesi europei affinché questi intensifichino i loro investimenti nella difesa e nella preparazione militare; che la Commissione ha presentato piani volti ad aumentare la spesa per la difesa, che potrebbero potenzialmente mobilitare fino a 800 miliardi di EUR; che anche alleati della NATO come il Regno Unito prevedono di incrementare i loro bilanci per la difesa;

I.considerando che nel maggio 2024 gli Stati membri dell'UE hanno approvato l'utilizzo dei proventi finanziari generati dai beni sovrani russi bloccati e detenuti nell'UE, stimati a circa 210 miliardi di EUR, per sostenere l'Ucraina, con l'obiettivo di fornire fino a 3 miliardi di EUR all'anno a sostegno degli sforzi di ricostruzione e resilienza dell'Ucraina; che la Russia sta destinando oltre il 40% della sua spesa totale alle forze armate; che le entrate di bilancio russe derivano ancora principalmente dal petrolio, dal gas e da altri prodotti connessi agli idrocarburi, nonché dalle esportazioni di minerali e di materie prime e dai concimi derivati dal gas, una questione che non è stata adeguatamente affrontata dall'UE o dal G7;

J.considerando che gli Stati membri continuano ad acquistare dalla Russia combustibili fossili, compreso il gas naturale liquefatto (GNL), le cui importazioni sono in aumento, e uranio, contribuendo all'economia russa e rafforzando le sue casse di guerra; che le vendite di combustibili fossili russi all'UE hanno superato i 200 miliardi di EUR dallo scoppio della guerra di aggressione su vasta scala contro l'Ucraina, il che corrisponde al doppio dei finanziamenti totali forniti all'Ucraina nello stesso periodo; che l'UE ha concesso una deroga per il petrolio greggio russo importato in Ungheria, Slovacchia e Cechia attraverso l'oleodotto di Druzhba; che una flotta ombra di petroliere russe pericolose per l'ambiente e non assicurate continua a operare, anche nel Mar Baltico, eludendo il regime di sanzioni e minacciando gravemente l'ambiente;

K.considerando che nel giugno 2024 la Russia ha firmato un trattato di partenariato strategico con la Corea del Nord, il più noto regime totalitario del pianeta, istituendo un'alleanza militare tra i paesi; che Pyongyang è entrata in guerra a fianco della Russia, inviando personale militare e ufficiali;

L.considerando che dal 2012 la Russia attua la strategia della "fortezza sotto assedio", isolandosi dal mondo esterno, limitando la democrazia, incoraggiando il sentimento anti-occidentale, militarizzando la società e passando dall'autoritarismo relativamente moderato della "democrazia sovrana" all'equivalente russo dell'ideologia Juche nordcoreana;

1.ribadisce con massima fermezza la sua condanna per il protrarsi della guerra di aggressione della Federazione russa contro l'Ucraina, nonché il coinvolgimento della Bielorussia e della Corea del Nord in tale guerra, e chiede che la Russia cessi immediatamente tutte le attività militari in Ucraina, ritiri incondizionatamente tutte le forze e attrezzature militari dall'intero territorio dell'Ucraina riconosciuto a livello internazionale e compensi l'Ucraina per i danni arrecati al suo popolo, al suo territorio, alla natura e alle sue infrastrutture;

2.esprime la sua solidarietà unanime nei confronti del popolo ucraino, insieme al suo pieno sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, e sottolinea che questa guerra di aggressione costituisce una palese e flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite e dei principi fondamentali del diritto internazionale; ribadisce il proprio sostegno all'impegno assunto dalla comunità internazionale a fornire assistenza umanitaria, sostegno militare, aiuti economici e finanziari e sostegno politico in ogni modo possibile per aiutare l'Ucraina a respingere l'aggressione russa;

3.sottolinea che l'UE e i suoi Stati membri devono trarre insegnamenti dai fallimenti strategici degli accordi di Minsk, che non hanno garantito la sovranità dell'Ucraina né hanno fatto sì che la Russia rispondesse delle sue azioni; evidenzia che l'UE e i suoi Stati membri dovrebbero ribadire il sostegno alla decisione sovrana dell'Ucraina di avviare negoziati su un cessate il fuoco e su un eventuale trattato di pace futuro con la Russia e dovrebbero sostenere Kiev in ogni fase del processo diplomatico; invita la comunità internazionale a essere pronta a fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina in caso di raggiungimento di un tale accordo o, qualora la leadership ucraina decida di continuare a difendersi dalla Russia, a rispettare tale decisione e a fornire tutto il sostegno necessario;

4.esorta l'UE e i suoi Stati membri a fornire all'Ucraina più armi a lungo raggio, compresi i sistemi Taurus promessi dalla nuova leadership tedesca, sistemi avanzati di difesa aerea, tra cui Patriot e SAMP/T, munizioni, nonché MANPADS, sistemi di artiglieria e granate, sistemi di guerra elettronica in volumi sufficienti, attrezzature ingegneristiche, droni e capacità anti-drone, per consentire all'Ucraina di respingere l'aggressione in corso e scoraggiare la Russia da futuri atti di aggressione;

5.sottolinea la costante necessità di rafforzare la cooperazione in materia di difesa aerea, compreso il ricorso a moderni sistemi di difesa aerea per intercettare missili e droni russi diretti contro l'Ucraina e garantire la protezione dalle minacce che si estendono allo spazio aereo e al territorio dell'UE e della NATO; accoglie con favore l'impegno di un consorzio di paesi europei, tra cui Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia, a fornire all'Ucraina jet da combattimento F-16 e a formare piloti ucraini, il che segna un cambiamento significativo nel sostegno militare all'Ucraina e offre all'aeronautica militare ucraina una solida piattaforma in grado di svolgere vari ruoli, tra cui supremazia aerea, attacchi al suolo e ricognizione;

6.esorta gli Stati membri a fornire immediatamente all'Ucraina altri aeromobili avanzati di quarta generazione, o migliori, nonché missili con capacità di attacco a lungo raggio come Taurus, compresi i mezzi per la loro manutenzione, in volume sufficiente e senza restrizioni, per rafforzare gli sforzi difensivi dell'Ucraina, gli interessi strategici e operativi e le capacità di deterrenza a lungo termine contro l'aggressione russa;

7.accoglie con favore le conclusioni del Consiglio europeo del 6 marzo 2025, che sono coerenti con l'approccio di conseguire la "pace attraverso la forza";

8.condanna fermamente il ricorso da parte della Russia alla violenza sessuale, alle deportazioni di massa, alle sparizioni forzate, alla tortura e alle esecuzioni sommarie come armi del terrore, compresi la deportazione e l'imprigionamento illegali di minori ucraini, e chiede che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni attraverso meccanismi internazionali;

9.ribadisce l'impegno dell'UE a favore dell'integrazione europea dell'Ucraina, sottolineando che la resilienza di quest'ultima nel difendere la propria sovranità e i propri valori è in linea con i principi della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani, che sono fondamentali per l'UE;

10.ricorda che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina fa parte di una serie più ampia di obiettivi contro l'Occidente, contro l'ordine internazionale fondato su regole, nonché contro la democrazia, la sicurezza, gli interessi e i valori che gli sono propri, come dichiarato apertamente da Putin nelle settimane precedenti l'invasione su vasta scala; ribadisce la sua convinzione che l'Ucraina stia seguendo un percorso irreversibile verso l'adesione all'UE e alla NATO; sottolinea che la mancanza di un aiuto militare più deciso e sostanziale da parte dell'Occidente non farà che incoraggiare la Russia a proseguire la sua aggressione; osserva che l'aggressione da parte della Russia ha chiaramente dimostrato che alla NATO spetta il ruolo di principale garante della sicurezza europea; sottolinea che, a seguito dell'adesione della Svezia e della Finlandia, solo quattro membri dell'UE, ossia Irlanda, Cipro, Malta e Austria, non sono alleati della NATO;

11.elogia gli Stati membri come la Polonia, l'Estonia, la Lituania, la Lettonia e la Grecia per i loro investimenti nella difesa, nonché per le loro azioni decisive, insieme ai leader di Cechia e Slovenia, durante le primissime settimane della guerra, che sono state cruciali per la sopravvivenza dell'Ucraina e hanno anche contribuito a salvare la reputazione dell'UE, tenuto conto della posizione di alcuni altri Stati membri; sottolinea che tutte le iniziative dell'UE dovrebbero essere pienamente complementari e compatibili con il lavoro della NATO;

12.sottolinea che una deterrenza credibile contro una futura aggressione russa richiede investimenti sostanziali nelle capacità di difesa nazionali, maggiori contributi europei alla NATO e lo sviluppo di una percezione condivisa delle minacce in tutta l'UE; sottolinea che, indipendentemente da un futuro cessate il fuoco, non ci può essere un ritorno alla normalità con Mosca; insiste sull'importanza di instillare la volontà tra i leader e le società di sostenere i costi della difesa delle norme e dei valori internazionali, che costituiscono il fondamento dell'UE;

13.esprime preoccupazione per la decisione dell'amministrazione statunitense di sospendere temporaneamente gli aiuti militari all'Ucraina e la condivisione di intelligence con tale paese; sottolinea che i dati di intelligence e i missili di difesa aerea sono stati fondamentali nello sforzo difensivo e che la loro mancata condivisione causerà ulteriori vittime civili, che non dovrebbero diventare ostaggi dei negoziati in corso;

14.ribadisce la sua ferma convinzione secondo cui la Russia dovrebbe fornire un risarcimento finanziario per gli ingenti danni che ha provocato in Ucraina; apprezza la decisione del Consiglio di destinare le entrate straordinarie derivanti dai beni russi bloccati per sostenere lo sforzo bellico ucraino; ritiene, tuttavia, che ciò non sia sufficiente; ribadisce il suo invito all'UE, assieme ai partner che condividono gli stessi principi, a istituire un solido regime giuridico per la confisca dei beni di proprietà dello Stato russo congelati dall'UE e a utilizzarli per sostenere l'Ucraina; chiede, analogamente, di istituire un meccanismo che costringa la Russia a versare risarcimenti a lungo termine all'Ucraina;

15.invita il Consiglio a mantenere ed estendere la sua politica di sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia, monitorando, rivedendo e rafforzando nel contempo la sua efficacia e il suo impatto; invita il Consiglio ad affrontare sistematicamente la questione dell'elusione delle sanzioni da parte di società stabilite nell'UE, di terzi e di paesi terzi e ad adottare e attuare rigorosamente misure restrittive nei confronti di tutte le entità che agevolano l'elusione delle sanzioni e forniscono al complesso militare russo tecnologie e attrezzature militari e a duplice uso; sottolinea la necessità di impedire che i componenti critici prodotti nei paesi dell'UE raggiungano l'industria militare russa; ritiene essenziale rafforzare i controlli sull'esportazione e la manutenzione delle attrezzature ad alta tecnologia prodotte nell'UE, nonché aumentare le misure di contrasto e la cooperazione per prevenire l'elusione delle sanzioni; invita il Consiglio e gli Stati membri ad affrontare, in particolare, la questione dei componenti di progettazione occidentale utilizzati nelle armi russe; chiede ulteriori restrizioni all'ingresso dei cittadini russi nell'UE, in particolare attraverso controlli di sicurezza più rigorosi, compresa la presentazione di documenti di servizio militare durante la procedura di domanda del visto Schengen;

16.chiede ulteriori sanzioni nei confronti dei settori che rivestono particolare importanza economica per la Russia (i settori metallurgico, nucleare, chimico e agricolo), inclusi i prodotti siderurgici e le materie prime della Russia quali l'alluminio, l'uranio, il titanio e il nichel, nonché un embargo totale sul GNL e sanzioni contro Gazprom e le compagnie petrolifere russe; evidenzia la necessità di cessare qualsiasi cooperazione con la Russia nel settore dell'energia nucleare; sottolinea che la Russia sta passando da una dipendenza dalle esportazioni di gas ai concimi derivati dal gas, che rappresentano un'importante fonte di reddito e di entrate in valuta estera dello Stato russo, e alimentano direttamente la sua macchina da guerra, compromettendo nel contempo le economie dell'UE e minacciando la sicurezza alimentare; invita l'UE ad affrontare adeguatamente e con urgenza tale sfida, adottando azioni forti e decisive;

17.esprime preoccupazione per il fatto che la Russia sia riuscita a superare le sue quote di reclutamento nel 2024 e nel gennaio 2025, principalmente a seguito del raddoppio degli incentivi finanziari per la stipula di contratti con il ministero della Difesa; sottolinea che nel gennaio 2025 le entrate russe provenienti dalle esportazioni di combustibili fossili ammontavano in media a 687 milioni di EUR al giorno, cifra che include l'attività della flotta ombra, così come le vendite di GNL, anche in Europa, dove le importazioni di alcuni paesi dell'UE sono aumentate da un mese all'altro di ben il 25%;

18.sottolinea che non può esservi impunità per il crimine di aggressione e che gli istigatori e gli autori della guerra di aggressione contro l'Ucraina – il presidente della Federazione russa Vladimir Putin, il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, il ministro degli Esteri della Federazione russa Sergei Lavrov, l'ex ministro della Difesa della Federazione russa, Sergei Shoigu, e l'attuale ministro della Difesa della Federazione russa Andrei Belousov – nonché tutte le persone coinvolte nella pianificazione, nella preparazione, nell'avvio o nella conduzione della guerra contro l'Ucraina dovrebbero essere assicurati alla giustizia internazionale e non hanno diritto all'immunità personale; chiede che siano applicate sanzioni anche ai paesi che alimentano volontariamente la macchina da guerra russa, forniscono attrezzature e munizioni all'aggressore o facilitano l'elusione delle sanzioni;

19.invita l'UE a rafforzare le sue politiche in materia di visti per impedire ai criminali di guerra russi di entrare nel suo territorio, apportando le necessarie modifiche al codice dei visti Schengen, come l'obbligo di presentare il libretto di servizio militare russo e l'introduzione di controlli obbligatori sui documenti di servizio militare, al fine di garantire che le persone complici di crimini di guerra in Ucraina, Siria e Africa siano identificate e non possano entrare nel territorio dell'UE, né ora né in futuro;

20.condanna il costante sostegno militare fornito alla Russia dall'Iran, compresi i trasferimenti di missili balistici, e chiede il rafforzamento delle misure restrittive nei confronti dell'Iran e di tutti coloro che partecipano al programma missilistico iraniano;

21.condanna fermamente la crescente collaborazione militare tra la Corea del Nord e la Russia e ritiene che il dispiegamento sul fronte ucraino di truppe nordcoreane, unitamente a milioni di granate di artiglieria, missili balistici KN-23 e migliaia di truppe di forze speciali dell'11º Corpo dell'esercito popolare coreano, costituisca una violazione di diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nel suo complesso contribuisca all'aggressione russa;

22.sottolinea che l'approfondimento della cooperazione tecnico-militare tra Russia, Corea del Nord e Iran pone gravi minacce alla sicurezza, non solo per l'Ucraina e l'Europa, bensì anche per la penisola coreana e il Medio Oriente;

23.chiede una più stretta cooperazione con gli alleati e i partner, in particolare il Giappone, l'Australia, Taiwan e la Corea del Sud, e sottolinea la necessità di un maggiore dialogo con i partner che condividono gli stessi principi nella regione indo-pacifica;

24.esorta la Cina a esercitare pressioni sulla Corea del Nord affinché ritiri le sue truppe, data la sua dipendenza dalla Cina;

25.osserva con preoccupazione che la Russia sta reclutando attivamente individui provenienti da regioni lontane, tra cui l'Africa, il Medio Oriente e l'America latina, ricorrendo all'inganno o alla coercizione, per poi schierarli nella sua guerra imperiale e neocoloniale contro il popolo ucraino; invita le Nazioni Unite e l'Unione africana, così come i paesi le cui popolazioni sono prese di mira da Mosca, ad adottare misure attive per contrastare tale reclutamento;

26.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla vicepresidente della Commissione/alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Presidente, al governo e alla Verchovna Rada dell'Ucraina, alle Nazioni Unite, al governo e al Congresso degli Stati Uniti, alla NATO, all'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, all'Unione africana e alle autorità cinesi.

Ultimo aggiornamento: 11 marzo 2025
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