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Proposta di risoluzione comune - RC-B10-0101/2024/REV1Proposta di risoluzione comune
RC-B10-0101/2024/REV1

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNEsui casi degli uiguri ingiustamente incarcerati in Cina, in particolare Ilham Tohti e Gulshan Abbas

9.10.2024-()

presentata a norma dell'articolo 150, paragrafo 5, e dell'articolo 136, paragrafo 4, del regolamento
in sostituzione delle proposte di risoluzione seguenti:
10‑0101/2024 (Verts/ALE)
10‑0115/2024 (Renew)
10‑0116/2024 (S&D)
10‑0117/2024 (PPE)
10‑0118/2024 (ECR)

Sebastião Bugalho, Miriam Lexmann, Michael Gahler, David McAllister, Isabel Wiseler‑Lima, Luděk Niedermayer, AnaMiguel Pedro, Mirosława Nykiel, Paulo Cunha, Marta Wcisło, Vangelis Meimarakis, Loránt Vincze, Danuše Nerudová, Rosa Estaràs Ferragut, Tomáš Zdechovský, Jörgen Warborn, Wouter Beke, Nicolás Pascual De La Parte, Željana Zovko, Inese Vaidere
a nome del gruppo PPE
Yannis Maniatis, Francisco Assis, Raphaël Glucksmann, Pina Picierno
a nome del gruppo S&D
Joachim Stanisław Brudziński, Adam Bielan, Mariusz Kamiński, Jaak Madison, Reinis Pozņaks, Alexandr Vondra, Jadwiga Wiśniewska, Veronika Vrecionová, Ondřej Krutílek, Michał Dworczyk, Assita Kanko, Alberico Gambino, Carlo Fidanza, Charlie Weimers, Beatrice Timgren, Sebastian Tynkkynen, Roberts Zīle, Waldemar Tomaszewski
a nome del gruppo ECR
Petras Auštrevičius, Helmut Brandstätter, Benoit Cassart, Olivier Chastel, Engin Eroglu, João Cotrim De Figueiredo, Svenja Hahn, Karin Karlsbro, Moritz Körner, Ilhan Kyuchyuk, Nathalie Loiseau, Urmas Paet, Ana Vasconcelos, Hilde Vautmans, Lucia Yar
a nome del gruppo Renew
Erik Marquardt, Markéta Gregorová
a nome del gruppo Verts/ALE
Per Clausen, Rima Hassan, Hanna Gedin, Jonas Sjöstedt, Lukas Sieper


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RC-B10-0101/2024
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RC-B10-0101/2024
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Testi approvati :

Risoluzione del Parlamento europeo sui casi degli uiguri ingiustamente incarcerati in Cina, in particolare Ilham Tohti e Gulshan Abbas

()

Il Parlamento europeo,

visti gli articoli 4 e 36 della Costituzione della Repubblica popolare cinese (RPC),

visti l'articolo150, paragrafo5, e l'articolo136, paragrafo4, del suo regolamento,

A.considerando che nel 2014 Ilham Tohti è stato condannato per "separatismo" all'ergastolo sulla base di accuse di matrice politica; che ha lavorato per promuovere il dialogo tra uiguri e cinesi han; che è stato insignito del premio Sakharov 2019;

B.considerando che Gulshan Abbas sta scontando una pena di 20 anni dopo essere stata fallacemente accusata di terrorismo in relazione alle attività svolte da sua sorella, attivista per i diritti umani degli uiguri perseguitati nella RPC;

C.considerando che ciò è rappresentativo della repressione sistematica attuata dalle autorità della RPC nei confronti degli uiguri nella regione autonoma uigura dello Xinjiang; che gli uiguri vengono detenuti arbitrariamente all'interno di campi di internamento e sono costretti a rinunciare alla loro identità etnica e alle loro convinzioni religiose;

D.considerando che la difesa dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto dovrebbe essere al centro delle relazioni tra l'UE e la RPC;

1.condanna fermamente le violazioni dei diritti umani perpetrate dalla RPC contro gli uiguri e altre persone in Tibet, a Hong Kong, a Macao e nella Cina continentale;

2.esorta la RPC a rilasciare immediatamente e incondizionatamente Ilham Tohti e Gulshan Abbas, come pure coloro che sono detenuti arbitrariamente in Cina e le persone menzionate dall'UE durante la 57a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, nonché a garantire loro l'accesso alle cure mediche e ai loro avvocati, a fornire loro informazioni sul luogo in cui si trovano e a garantire il diritto dei familiari di far loro visita; invita l'UE e gli Stati membri a esercitare pressioni al riguardo ogniqualvolta vi siano contatti ad alto livello;

3.invita l'UE e gli Stati membri ad adottare ulteriori sanzioni nei confronti degli alti funzionari e delle entità coinvolti in violazioni dei diritti umani nella RPC;

4.chiede alle autorità della RPC di porre fine alla repressione e agli attacchi perpetrati contro gli uiguri con politiche abusive quali l'intensa sorveglianza, il lavoro forzato, le sterilizzazioni, le misure di prevenzione delle nascite e la distruzione dell'identità uigura, azioni che costituiscono crimini contro l'umanità e un grave rischio di genocidio; chiede la chiusura di tutti i campi di internamento;

5.condanna fermamente la RPC per non aver attuato le raccomandazioni dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani (OHCHR); invita la RPC a consentire all'OHCHR un accesso indipendente alla regione dello Xinjiang e invita l'OHCHR a pubblicare un aggiornamento completo della situazione e un piano d'azione per far sì che la RPC sia chiamata a rispondere delle proprie azioni;

6.deplora la mancanza di impegno da parte della RPC nel quadro del dialogo sui diritti umani, come pure l'assenza di risultati;

7.invita gli Stati membri e la comunità internazionale a sospendere i trattati di estradizione con la RPC e Hong Kong, a rispettare il principio di non respingimento e ad attuare la relazione dell'OHCHR;

8.esorta gli Stati membri ad affrontare la repressione transnazionale contro i dissidenti cinesi e gli uiguri sul loro territorio e a perseguire i responsabili;

9.accoglie con favore il regolamento dell'UE sul lavoro forzato e insiste affinché sia pienamente attuato; invita le imprese che operano nella RPC, in particolare nella regione dello Xinjiang, a rispettare i propri obblighi di dovuta diligenza in materia di risorse umane;

10.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alle autorità della RPC, al VP/AR, alla Commissione, agli Stati membri e alle Nazioni Unite.

Ultimo aggiornamento: 9 ottobre 2024
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