Ϸվ

Indice
Precedente
Seguente
Testo integrale
Procedura :
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : A9-0374/2023

Testi presentati :

A9-0374/2023

Discussioni :

Votazioni :

PV12/12/2023-7.15
CRE12/12/2023-7.15

Testi approvati :

P9_TA(2023)0458

Testi approvati
PDF171kWORD61k
Martedì 12 dicembre 2023-Strasburgo
Attuazione dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale
P9_TA(2023)0458A9-0374/2023

Risoluzione del Parlamento europeo del 12 dicembre 2023 sull'attuazione dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale ()

Il Parlamento europeo,

–visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in particolare gli articoli 209 e 212 e l'articolo 322, paragrafo 1,

–visto il regolamento (UE) 2021/947 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 giugno 2021, che istituisce lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale, che modifica e abroga la decisione n.466/2014/UE del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento (UE) 2017/1601 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE, Euratom) n.480/2009 del Consiglio(1),

–vista la relazione della Commissione, dell'8 novembre 2022, dal titolo "Relazione annuale 2022 sull'attuazione degli strumenti di azione esterna dell'Unione europea nel 2021" (),

–viste le varie relazioni della Corte dei conti europea (ECA) sul finanziamento esterno dell'UE, in particolare la relazione speciale 14/2023 dal titolo "Programmazione dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale – Programmi esaustivi ma carenti nei metodi di assegnazione dei fondi e di monitoraggio dell’impatto", e la relazione speciale n. 09/18 dal titolo" Partenariati pubblico-privato nell'UE: carenze diffuse e benefici limitati",

–vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 1º dicembre 2021, dal titolo "Il Global Gateway" (JOIN(2021)0030),

–viste le conclusioni del Consiglio, del 14 giugno 2021, sul rafforzamento dell'architettura finanziaria europea per lo sviluppo,

–vista la relazione della Commissione, del 24 marzo 2022, dal titolo "Tabella di marcia della Commissione per una migliore architettura finanziaria europea per lo sviluppo e relazione d'attività 2021" (),

–viste le conclusioni del Consiglio, del 14 giugno 2021, sul rafforzamento dell'impegno di Team Europa a favore dello sviluppo umano,

–viste le conclusioni del Consiglio, del 20 maggio 2022, sul partenariato rinnovato dell'UE con i paesi meno sviluppati,

–vista la sua risoluzione del 18 aprile 2018 sull'attuazione degli strumenti di finanziamento esterno dell'UE: revisione intermedia del 2017 e futura architettura post 2020(2),

–vista la sua risoluzione del 17 aprile 2018 sull'attuazione dello strumento per la cooperazione allo sviluppo, dello strumento per gli aiuti umanitari e del Fondo europeo di sviluppo(3),

–vista la sua posizione adottata in prima lettura il 27 marzo 2019 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale(4),

–vista la sua risoluzione del 24 novembre 2022 sulla futura architettura finanziaria europea per lo sviluppo(5),

–vista la sua risoluzione del 23 giugno 2022 sull'attuazione e la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS)(6),

–vista la sua risoluzione del 15 giugno 2023 sull'attuazione e la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile(7),

–vista la sua raccomandazione del 15 marzo 2023 al Consiglio e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza contenente un bilancio del funzionamento del SEAE e a favore di un'UE più forte a livello mondiale(8),

–vista la sua risoluzione del 25 novembre 2020 sul miglioramento dell'efficacia dello sviluppo e dell'efficienza degli aiuti(9),

–visti l'articolo 54 del suo regolamento nonché l'articolo 1, paragrafo 1, lettera e), e l'allegato 3 della decisione della Conferenza dei presidenti del 12 dicembre 2002 sulla procedura relativa alla concessione dell'autorizzazione a elaborare relazioni di iniziativa,

–viste le deliberazioni comuni della commissione per gli affari esteri e della commissione per lo sviluppo ai sensi dell'articolo 58 del regolamento,

–visto il parere della commissione per i bilanci,

–vista la relazione della commissione per gli affari esteri e della commissione per lo sviluppo (A9-0374/2023),

A.considerando che, nel loro insieme, l'Unione europea e i suoi 27 Stati membri costituiscono il più grande fornitore al mondo di assistenza esterna, contribuendo a circa il 43% del totale dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) fornito ai paesi in via di sviluppo da tutti i donatori di APS dell'OCSE; che gli strumenti di finanziamento esterno costituiscono il principale meccanismo per sostenere l'azione dell'UE nello scenario globale e che l'azione esterna dell'UE riveste un'importanza crescente per i cittadini dell'Unione;

B.considerando che lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale – Europa globale ("lo strumento") è entrato in vigore il 14 giugno 2021 e ha fuso strumenti precedenti nell'ambito di un unico strumento; che tale strumento, dotato di un bilancio complessivo di 79,5miliardi diEUR, segna una svolta storica nelle politiche esterne e di sviluppo dell'UE;

C.considerando che la Commissione è responsabile per individuare, formulare, attuare, monitorare e valutare l'assistenza dell'UE; che il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) ha il compito di garantire la continuità e la coerenza delle politiche esterne dell'UE con l'approccio integrato che include questo strumento; che il Parlamento è responsabile della sorveglianza e del controllo democratici e svolge il ruolo di colegislatore nell'ambito della procedura di codecisione; che la creazione dell'approccio Team Europa dovrebbe contribuire a sviluppare un quadro unico di coordinamento strategico per la risposta esterna dell'UE alle principali sfide; che tale approccio rende possibile un'ulteriore cooperazione tra le istituzioni dell'UE, gli Stati membri e la Banca europea per gli investimenti (BEI), accrescendo costantemente l'efficacia collettiva e la visibilità dell'UE; che lo strumento verrà attuato attraverso molteplici modalità, tra cui la cooperazione bilaterale, le sovvenzioni destinate a diversi partner e un quadro per gli investimenti;

D.considerando che il quadro per gli investimenti esterni dello strumento riunisce finanziamenti misti e garanzie nell'ambito della garanzia per le azioni esterne del Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus (EFSD+), che deve essere attuata dai partner ammissibili in un approccio aperto e collaborativo, con un ruolo specifico per la BEI; che l'EFSD+ amplia notevolmente la dotazione finanziaria del suo predecessore, l'EFSD, e sarà in grado di garantire operazioni fino a 53,4miliardi di EUR attraverso la garanzia per le azioni esterne; che il principio "dare priorità alla politica" deve tradursi in cooperazione guidata dagli obiettivi politici e deve garantire che l'architettura finanziaria europea per lo sviluppo sia allineata a tal riguardo;

E.considerando che la strategia Global Gateway mira ad accrescere il peso geopolitico dell'UE sulla scena mondiale, potenziando i collegamenti intelligenti, puliti e sicuri nel settore digitale, dell'energia e dei trasporti, e rafforzando il sistema sanitario, il sistema dell'istruzione e della ricerca in tutto il mondo, nel quadro dell'Agenda2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi OSS;

F.considerando che le diseguaglianze si annoverano tra le cause profonde di instabilità, insicurezza e violenza;

G.considerando che la promozione dei diritti umani costituisce un pilastro dell'azione esterna dell'UE;

H.considerando che lo sviluppo umano continua a essere un ambito fondamentale delle politiche esterne e di sviluppo dell'UE; che gli investimenti nell'assistenza sanitaria, nell'istruzione, nell'alimentazione e nella protezione sociale sono determinanti per garantire l'accesso universale a tali servizi, che costituiscono diritti umani fondamentali;

I.considerando che, a causa delle limitate risorse, gli strumenti di finanziamento esterno dell'UE sono stati spesso portati al limite; che, dall'adozione del regolamento che istituisce lo strumento, eventi quali la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, che ha aggravato la crisi alimentare mondiale, ha innescato una crisi energetica, del costo della vita e del debito a livello mondiale e ha creato incertezza economica, potenzialmente destabilizzando ancor più gli Stati membri e i paesi terzi, e l'impatto della pandemia di COVID-19 hanno esacerbato la situazione in misura tale da rendere necessarie una valutazione intermedia precoce dello strumento e una revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale (QFP);

J.considerando che la pandemia di COVID-19 ha approfondito il già esistente deficit di finanziamento degli OSS e ha provocato una riduzione generale di risorse di 700miliardi di USD e che al tempo stesso è necessario un aumento significativo per far fronte al divario pre-pandemico nei paesi in via di sviluppo; che l'80% delle riserve è già stato utilizzato e che è opportuno prendere in considerazione un aumento; che l'attuale leadership politica e finanziaria dell'UE e i suoi sforzi non sono sufficienti per realizzare il consenso europeo in materia di sviluppo, per conseguire gli OSS e gli obiettivi dell'accordo di Parigi e per affrontare altre importanti sfide globali, in particolare l'aggravarsi dei cambiamenti climatici, le conseguenze della COVID-19 e i conflitti violenti, il che significa che è necessario un impegno congiunto a livello internazionale per garantire che lo strumento sia in grado di rispondere a tali sfide emergenti;

K.considerando che l'attuazione dei progetti nell'ambito dello strumento non può ancora essere pienamente valutata, in quanto si trova ancora nelle sue fasi iniziali; che la valutazione intermedia prevista per il 2024 dovrebbe valutare se lo strumento contribuisce alle priorità strategiche dell'UE, promuove efficacemente i suoi valori nei paesi partner, fa progredire i diritti umani, contribuisce a ridurre la povertà e le disuguaglianze e promuove lo sviluppo sostenibile dei paesi terzi, e se i finanziamenti nell'ambito dello strumento sono assegnati sulla base delle esigenze e delle strategie di sviluppo dei paesi terzi;

L.considerando che nel 2023 l'ECA ha concluso che vi erano carenze nei metodi di assegnazione dei fondi e di monitoraggio dell'impatto, che la vasta portata dello strumento poteva limitarne l'impatto e che erano necessari miglioramenti nel modo in cui l'aiuto allo sviluppo era stanziato e monitorato;

M.considerando che lo strumento dovrebbe essere utilizzato per formare partenariati più stretti ed efficaci, in grado di produrre risultati tangibili, con i paesi terzi, sulla base di interessi reciproci, priorità strategiche, una cooperazione strutturata ed efficace e obiettivi chiari a lungo termine; che le relazioni di vicinato e tra l'UE e l'Africa sono di particolare importanza strategica; che lo strumento dovrebbe essere utilizzato per garantire un'equa transizione verde, promuovendo il valore aggiunto locale e rispettando il principio "non arrecare un danno significativo"; che l'efficacia e l'efficienza dello strumento e il suo impatto sullo sviluppo costituiscono indicatori chiave da monitorare;

N.considerando che, dall'adozione dello strumento, la concorrenza geopolitica si è evoluta e si è inasprita; che ciò pone lo strumento sotto una nuova luce e lo rende più urgente; che la strategia Global Gateway rappresenta la risposta a tale sfida, con l'obiettivo di fornire un'alternativa valida e attraente per i paesi partner che producono vantaggi duraturi per le comunità locali; che vi è la necessità di comunicare meglio e di accrescere la visibilità delle azioni dell'UE nei paesi partner; che, nonostante la strategia Global Gateway si concentri sugli obiettivi geopolitici dell'UE, l'APS dello strumento deve servire allo sviluppo sostenibile a lungo termine dei paesi partner;

Osservazioni generali

1.accoglie con favore la proposta della Commissione di revisione del QFP 2021-2027 con finanziamenti aggiuntivi per la rubrica 6, poiché l'attuale programmazione finanziaria è insufficiente per lo strumento, che è sottofinanziato, e dovrebbe riflettere meglio le ambizioni geopolitiche dell'UE e i suoi impegni globali; prende atto dei fondi aggiuntivi proposti dalla Commissione per la rubrica 6, di cui 9,5 miliardi di EUR sarebbero destinati a rispondere alla dimensione esterna della migrazione, comprese le sfide esterne, 3 miliardi di EUR alla riserva per le sfide e le priorità emergenti dello strumento e 2,5 miliardi di EUR alla riserva di solidarietà e per gli aiuti d'urgenza;

2.sottolinea la necessità di rivedere le politiche esterne e di sviluppo dell'UE alla luce del deficit di finanziamento, delle crescenti disuguaglianze tra i paesi e all'interno di essi e dell'insicurezza alimentare globale; riconosce l'impatto dei cambiamenti geopolitici, in particolare la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, le nuove priorità dell'UE, l'accresciuta importanza dei partenariati strategici con i paesi partner, nel rispetto del principio di coerenza delle politiche per lo sviluppo, e il ruolo specifico degli investimenti dell'UE, che devono riflettere sia i valori e gli interessi dell'UE sia gli interessi dei nostri partner; sottolinea inoltre la necessità che tale revisione valuti se siano raggiunti gli obiettivi dello strumento di ridurre la povertà e le disuguaglianze e promuovere i diritti umani e lo sviluppo sostenibile a lungo termine dei paesi partner;

3.ribadisce, di fronte alla guerra di aggressione russa in corso, il suo fermo sostegno all'Ucraina, in tutte le sue dimensioni, comprese l'assistenza umanitaria, la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione; sottolinea tuttavia che tale sostegno non dovrebbe andare a scapito dell'APS e del sostegno apportato agli altri partner e paesi terzi che subiscono le conseguenze negative dalla guerra di aggressione russa e che non dovrebbero essere ridotti i finanziamenti che ricevono dall'UE; chiede pertanto una valutazione approfondita delle risorse dello strumento, che dovrebbe anche valutare se sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi dello strumento come stabilito nel regolamento che lo istituisce, e chiede che le risorse dello strumento siano aumentate di conseguenza, che si garantisca che continuino a essere pertinenti nel contesto delle sfide geopolitiche in corso, che permettano all'UE di essere vista come un partner affidabile e che contrastino l'influenza di altre potenze globali;

4.accoglie con favore il consolidamento della maggior parte dell'azione esterna dell'UE in un unico strumento, razionalizzando e armonizzando gradualmente i numerosi strumenti precedenti; è tuttavia del parere che tale semplificazione, sebbene abbia migliorato la flessibilità e l'efficienza, non sia stata accompagnata da livelli sufficienti di responsabilità e trasparenza effettive; sottolinea a tal riguardo che le misure possono essere considerate efficaci solo se ciò può essere comprovato da meccanismi di valutazione e monitoraggio chiari e comparabili; ricorda i risultati della relazione speciale 14/2023 dell'ECA, che ha evidenziato che oltre il 20% degli indicatori esaminati mancava di valori di riferimento o questi erano poco chiari e che il 24% mancava di obiettivi o questi erano poco chiari, mentre le fonti di dati nei programmi indicativi pluriennali erano frammentarie o mancanti; invita la Commissione a rendere obbligatorio l'uso degli indicatori del quadro dei risultati di Europa globale, che dovrebbe essere la norma, per le misure durante l'intero ciclo di attuazione dei programmi indicativi pluriennali, vale a dire la pianificazione, l'attuazione e la rendicontazione dei risultati, e ad aumentare notevolmente le capacità delle delegazioni dell'UE; sottolinea che lo strumento dovrebbe fornire un'attuazione efficace, efficiente, coerente e inclusiva, sostenuta dal principio "dare priorità alla politica" e in linea con gli interessi strategici e i valori dell'UE e le priorità dei paesi partner; ribadisce il suo invito alla Commissione di pubblicare, almeno ogni due anni, una relazione sullo stato di avanzamento dell'efficacia degli aiuti, che comprenda in modo coerente indicatori standardizzati, comprensibili e comparabili, che riguardano la pianificazione congiunta, l'attuazione congiunta e quadri di riferimento dei risultati congiunti; invita la Commissione a presentare al Parlamento tale relazione di avanzamento;

5.esprime profonda preoccupazione circa l'intensificarsi delle turbolenze geopolitiche, le tendenze autoritarie e i recenti attacchi globali rivolti contro le fondamenta della democrazia e dello Stato di diritto; chiede che la valutazione intermedia esamini in modo approfondito la capacità dello strumento di conseguire gli obiettivi generali della politica esterna dell'UE, in particolare l'obiettivo di contribuire alla promozione del multilateralismo e dello sviluppo sostenibile e di proteggere, promuovere e far progredire la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e le libertà fondamentali; pone in evidenza che l'azione esterna in materia di democrazia, attuata nel quadro dello strumento, deve adattarsi alla nuova realtà geopolitica, caratterizzata da modelli di governance in competizione, al fine di evitare e reagire più efficacemente all'arretramento democratico; invita la Commissione a valutare con sguardo critico, e con un livello adeguato di granularità informativa, i progressi compiuti nell'attuazione dello strumento, nell'ambito dei vari programmi, indici di riferimento e obiettivi di spesa, astenendosi dal ripetere posizioni politiche superficiali; ribadisce che, in base ai trattati e al nuovo consenso europeo in materia di sviluppo, l'obiettivo primario della cooperazione allo sviluppo dovrebbe essere quello di eliminare la povertà e promuovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale dei paesi in via di sviluppo; sottolinea che l'approccio "dare priorità alla politica" dovrebbe essere guidato dai principi e dagli obiettivi definiti nella bussola strategica dell'UE, nel consenso europeo in materia di sviluppo, nell'Agenda2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nell'accordo di Parigi e nel programma d'azione di Addis Abeba;

6.chiede, in particolare, una valutazione onesta e approfondita del ricorso all'articolo42, paragrafo4, e al considerando 40 del regolamento che istituisce lo strumento, il quale stabilisce che l'assistenza potrebbe essere sospesa in caso di deterioramento della democrazia, dei diritti umani o dello Stato di diritto nei paesi terzi; chiede che siano effettuate valutazioni exante per determinare le possibili implicazioni e i potenziali rischi dei progetti per quanto riguarda i diritti umani, in linea con l'articolo25, paragrafo5, del regolamento; invoca un monitoraggio dei diritti umani durante l'attuazione dei progetti nei paesi terzi, in particolare per i progetti che comportano un elevato rischio di violazioni; chiede una sospensione o modulazione dei progetti che contribuiscono alle violazioni dei diritti umani nei paesi terzi; invita la Commissione a condividere con il Parlamento, in maniera proattiva, tutte le valutazioni inerenti ai diritti umani; sottolinea la necessità che l'UE adotti un approccio più rigoroso nei confronti dei paesi partner che si muovono in direzione opposta rispetto ai valori e ai principi fondamentali; appoggia la sospensione del sostegno al bilancio come un buon esempio a questo proposito;

7.esprime preoccupazione per il fatto che il finanziamento dell'assistenza all'Ucraina attraverso la mobilitazione della riserva dello strumento, anziché tramite uno strumento di bilancio adeguato, ha esaurito la maggior parte della riserva, lasciando l'NDICI senza la capacità di rispondere a sfide impreviste; accoglie con favore la proposta della Commissione che istituisce lo strumento per l'Ucraina(10), che dovrebbe garantire un finanziamento sostenibile a lungo termine per il paese, preservando nel contempo la capacità dello strumento di far fronte alle sfide future;

8.chiede che la valutazione intermedia fornisca chiarezza giuridica e politica per quanto riguarda l'inserimento dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia tra i beneficiari nel capo dello strumento relativo al vicinato; osserva che l'Ucraina e la Repubblica di Moldova sono diventate candidati all'adesione all'UE, mentre la Georgia è considerata un candidato potenziale all'adesione all'UE; sottolinea, in tale contesto, che l'Ucraina, la Repubblica di Moldova e la Georgia dovrebbero pertanto essere elencate come beneficiari con un adeguato trasferimento di bilancio delle dotazioni finanziarie bilaterali al regolamento relativo allo strumento di assistenza preadesione (IPA III)(11), che ha un fondamento giuridico e un quadro politico distinti dallo strumento e dalla politica europea di vicinato, il che ridurrebbe la pressione che grava sullo strumento; plaude alla proposta della Commissione di un nuovo strumento dedicato per l'Ucraina che farebbe confluire il sostegno futuro in un singolo strumento distinto nell'ambito della rubrica 6 del QFP al fine di soddisfare le esigenze immediate, ma sottolinea l'importanza di utilizzare uno strumento a lungo termine;

9.chiede che la valutazione intermedia valuti, in particolare, in che misura i finanziamenti abbiano prodotto risultati tangibili in Africa, in linea con gli obiettivi dello strumento, con la strategia UE-Africa nonché con i risultati conseguiti e le priorità formulate in occasione del 6o vertice tra l'Unione europea e l'Unione africana nel2022, e se è necessario un riesame delle priorità e degli obiettivi; sottolinea che l'analisi dei risultati tangibili dell'assistenza fornita, sulla base di indicatori chiari, è particolarmente importante per la valutazione dell'efficacia dell'utilizzo dei fondi; invita la Commissione a consentire un migliore utilizzo della possibilità di combinare le dotazioni geografiche a vantaggio di programmi panafricani, come previsto nell'articolo4, paragrafo2, del regolamento che istituisce lo strumento, a sostegno degli impegni tra l'Unione europea e l'Unione africana; insiste sulla necessità che l'UE continui a sostenere attivamente la nuova zona continentale di libero scambio per l'Africa, anche attraverso tale strumento, attingendo alla propria esperienza nello sviluppo del mercato unico europeo, al fine di stimolare lo sviluppo economico sostenibile, incentivare la creazione di posti di lavoro, ridurre la povertà e aumentare la prosperità condivisa in Africa; sottolinea la necessità di sostenere i paesi partner africani nello sfruttare il grande potenziale di energia rinnovabile inespresso del continente e di accelerare i progressi verso il conseguimento dell'OSSn.7 in Africa, il che, oltre a incentivare la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo sociale, aumenterà notevolmente la quota globale di energie rinnovabili;

10.ribadisce con forza l'impegno assunto nello strumento per eliminare la povertà, combattere i cambiamenti climatici e l'insicurezza alimentare, contrastare le disuguaglianze e la discriminazione e promuovere uno sviluppo umano sostenibile; ricorda l'impegno assunto dall'UE e dagli Stati membri di portare il proprio aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,7% del reddito nazionale lordo entro il 2030, anche contribuendo con almeno il 20% dell'APS finanziato a titolo dello strumento all'inclusione sociale e allo sviluppo umano, come la salute, l'istruzione, la nutrizione e la protezione sociale, e fornendo lo 0,2% del reddito nazionale lordo dell'UE destinato all'APS per i paesi meno sviluppati; sottolinea che l'EFSD+ dovrebbe puntare a sostenere gli investimenti quale mezzo per contribuire al conseguimento degli OSS; evidenza l'importanza di adottare un approccio olistico alla sicurezza umana come nuovo modello guida; chiede, nel contesto del prossimo processo di programmazione, che il piano d'azione dell'UE sulla parità di genere III sia attuato pienamente, con un forte impegno per la prospettiva di genere e l'integrazione della dimensione di genere, e che la strategia globale dell'UE in materia di salute e il piano d'azione per i giovani siano resi operativi nell'azione esterna dell'UE; sottolinea la necessità di potenziare gli sforzi dell'Unione volti a promuovere e tutelare i diritti umani nell'azione esterna e accoglie con favore il riesame intermedio dell'attuazione del piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia; sottolinea l'importanza di adottare una forte posizione anticorruzione in tutti gli sforzi di sviluppo dell'UE e sostiene le conclusioni del Consiglio del 4 maggio 2023 sulla corruzione come ostacolo allo sviluppo;

11.sottolinea che gli investimenti nello sviluppo umano sono fondamentali per la lotta alle disuguaglianze e per l'istruzione, compresa la formazione professionale, e dovrebbero rimanere una chiara priorità nel prossimo processo di programmazione, dato che consentono ai paesi partner in via di sviluppo di sprigionare il potenziale di capitale umano dei loro giovani e di promuovere lo sviluppo umano, la crescita economica e l'occupazione nei loro paesi; invita la Commissione a introdurre un indicatore sulle politiche per l'infanzia che si orienti alla metodologia esistente elaborata nei settori del genere, del clima, della migrazione e della digitalizzazione, al fine di consentire alle istituzioni e ai partner dell'UE di misurare e monitorare gli investimenti a favore dei minori; sottolinea che il tracciamento e il monitoraggio degli investimenti dell'UE a favore dei minori è essenziale per mostrare il valore aggiunto e l'efficacia dell'UE; sottolinea che la COVID-19 è stato un campanello d'allarme per i paesi a basso e medio reddito, che ha messo in luce la necessità di accelerare i progressi verso la creazione di sistemi sanitari universali, finanziati pubblicamente; chiede che la programmazione dello strumento dia priorità alle sovvenzioni e alla promozione del settore pubblico nel settore della sanità, al fine di garantire che gli aiuti allo sviluppo raggiungano innanzitutto le persone; sottolinea l'importanza di continuare a destinare risorse di bilancio sufficienti al miglioramento degli effetti sociali e della gestione delle questioni sistemiche;

12.esprime preoccupazione per la situazione dei diritti LGBTIQ + in tutto il mondo, nonché per il regresso generale nei confronti dei diritti delle donne, della parità di genere e della salute sessuale e riproduttiva e dei relativi diritti nei paesi in via di sviluppo; invita la Commissione e il SEAE ad affrontare la battuta d'arresto nel riconoscimento e nella tutela di tali diritti; sottolinea, a tale proposito, la necessità di dare priorità al sostegno mirato alle organizzazioni della società civile (OSC) e alle comunità che promuovono il rispetto della salute sessuale e riproduttiva e dei relativi diritti, dei diritti delle donne, della parità di genere, della comunità LGBTIQ + e di altre popolazioni emarginate, compresa l'adozione di misure rafforzate per depenalizzare l'omosessualità; rammenta che almeno l'85% delle nuove azioni attuate nell'ambito dello strumento dovrebbe avere come obiettivo principale o significativo la parità di genere e che almeno il 5% di tali azioni dovrebbe avere come obiettivo principale la parità di genere e i diritti e l'emancipazione delle donne e delle ragazze;

13.sottolinea l'importanza di conseguire tutti gli obiettivi di spesa e gli obiettivi programmatici dello strumento e chiede informazioni dettagliate sui progressi compiuti al riguardo; si rammarica delle sostanziali carenze nel conseguimento dell'obiettivo climatico dello strumento del 30%, nel contribuire all'obiettivo del 10% in materia di biodiversità nell'ambito del QFP per il 2026 e il 2027 e nel garantire il rispetto degli impegni finanziari globali dell'UE nell'ambito del quadro delle Nazioni Unite, in particolare per quanto riguarda il contributo al Fondo per le perdite e i danni; ricorda che i cambiamenti climatici eserciteranno una pressione crescente sulla produzione alimentare e l'accesso al cibo, in particolare nelle regioni vulnerabili, mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare e la nutrizione; ricorda inoltre che la biodiversità è un fattore cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici e che la perdita di biodiversità e di servizi ecosistemici comprometterà i progressi su circa l'80% dei traguardi valutati per gli OSS; chiede un piano dettagliato che illustri in che modo la Commissione intende conseguire gli obiettivi di spesa e di genere entro la fine del QFP;

14.ribadisce l'impegno delineato nello strumento ad affrontare le cause profonde della migrazione irregolare e degli sfollamenti forzati; è del parere che, fatte salve circostanze impreviste, l'impegno nell'ambito dello strumento di destinare un 10% indicativo della dotazione finanziaria dello strumento ad azioni a sostegno della gestione e della governance della migrazione e degli sfollamenti forzati nell'ambito degli obiettivi dello strumento dovrebbe essere rispettato e che tale clausola non dovrebbe essere riaperta; osserva, tuttavia, che il 14% dei fondi impegnati nel2021 ha contribuito all'obiettivo di spesa per la migrazione; si attende di ricevere periodici aggiornamenti sostanziali sullo stato di avanzamento;

15.deplora che l'attuale uso del pilastro di risposta rapida non contribuisca visibilmente ed efficacemente alla promozione degli interessi dell'UE nel mondo; chiede pertanto di prendere in considerazione la possibilità di ristabilire il supporto programmatico per gli obiettivi di politica estera e di sicurezza dell'UE nel corso della valutazione intermedia del2024;

Garantire le risorse necessarie e mobilitare gli investimenti

16.sottolinea che in nessun caso la revisione intermedia del QFP per il 2024 dovrebbe comportare una riduzione o una riassegnazione dei fondi dello strumento tra i programmi tematici e geografici a lungo termine dedicati allo sviluppo sostenibile; esprime preoccupazione per il fatto che lo strumento sia sottofinanziato dall'inizio del QFP 2021-2027 e che il suo orientamento geografico sia andato a scapito di importanti linee di finanziamento tematico, come il settore prioritario "Cittadini" della linea di bilancio "Sfide globali", che è stato sottoposto a una pressione ancora maggiore a causa della COVID-19, lasciando poco o nessun margine di manovra per onorare pienamente gli impegni dell'UE a sostegno delle iniziative multilaterali in materia di salute nei prossimi anni; pone in evidenza che la mancanza di fondi crea una divario pericoloso tra l'ambizione dell'UE e la sua capacità di tener fede alle sue promesse; rammenta che l'insufficienza di finanziamenti determinerà inoltre una concorrenza dannosa tra le esigenze a breve termine e gli investimenti a lungo termine, nonché tra i settori di sviluppo principali, ostacolando in ultima analisi l'efficacia degli aiuti dell'UE e il relativo contributo alla realizzazione dell'Agenda2030; sottolinea il ruolo fondamentale dello strumento, dell'EFSD+ e dell'EAG nel fornire un quadro strategico per finanziamenti misti, ridurre i rischi legati agli investimenti e alle garanzie e mobilitare risorse provenienti dal settore privato con il sostegno del bilancio dell'UE, in particolare alla luce della crescente concorrenza geopolitica ed economica; sottolinea che i progetti di finanziamento misto e i partenariati efficaci con il settore privato nei paesi in via di sviluppo devono essere incentrati sulla massimizzazione dei risultati dello sviluppo e devono essere coerenti con gli OSS, l'accordo di Parigi e le priorità di sviluppo nazionali; ricorda che il sostegno del settore privato integra ma non sostituisce gli investimenti pubblici, in particolare nei servizi essenziali come la sanità, l'istruzione e la protezione sociale, che offrono prospettive a lungo termine per l'affrancamento dalla povertà; chiede che l'EFSD + non finanzi investimenti che hanno un impatto negativo sul conseguimento degli OSS, in particolare per quanto riguarda la lotta ai cambiamenti climatici; chiede che il bilancio a lungo termine sia adattato al fine di salvaguardare l'impatto positivo, l'influenza e la credibilità dell'UE sulla scena mondiale;

17.riconosce il ruolo specifico degli investimenti dell'UE, che devono riflettere gli interessi strategici e gli obiettivi di sviluppo sia dell'UE che dei nostri paesi partner, nonché i valori dell'Unione, e sottolinea l'importante ruolo svolto dalle garanzie di bilancio nella loro attuazione secondo il principio "dare priorità alla politica"; sottolinea l'importanza di assicurare che le garanzie compensino il rischio per gli investimenti nei paesi a più alto rischio, in modo che anche gli investimenti pertinenti siano indirizzati a essi; pone in evidenza che l'UE dovrebbe dare l'esempio a tal riguardo, alla luce del dibattito in corso sulla riforma delle banche multilaterali di sviluppo;

18.prende atto del ruolo specifico svolto dalla BEI nell'architettura finanziaria europea per lo sviluppo, come stabilito all'articolo209 TFUE e all'articolo36 del regolamento che istituisce lo strumento, e riconosce il potenziale della BEI di mobilitare finanziamenti aggiuntivi che contribuiscano agli obiettivi dello strumento; accoglie con favore la creazione di EIB Global, operativa dal 1ºgennaio2022, volta ad aumentare la presenza e le competenze della banca nei paesi in via di sviluppo; osserva che, dall'istituzione del nuovo ramo di attività dedicato allo sviluppo, EIB Global ha fatto un uso record della finestra di investimento prevista dallo strumento, fornendo oltre 10miliardidi EUR nel2022, in particolare a sostegno dell'Ucraina e del Global Gateway; rammenta l'importanza del bilancio dell'UE quale unico garante della capacità della BEI di erogare prestiti al di fuori dell'Unione a sostegno delle politiche dell'UE; chiede un aumento delle garanzie concesse alla BEI nell'ambito del bilancio dell'UE al fine di consentirle di proseguire le operazioni vitali del settore pubblico e privato in Ucraina e di espandere le proprie attività nel Sud del mondo; invita la BEI ad avvalersi della sua posizione per mobilitare gli investimenti per lo sviluppo sostenibile in linea con lo scopo e i criteri stabiliti dall'EFSD+; sottolinea l'importante ruolo della BEI nel collaborare con la Commissione per fornire 100dei 300 miliardidiEUR impegnati nel quadro della strategia Global Gateway; invita la BEI a conferire priorità a un'agenda per lo sviluppo sostenibile; esorta la BEI ad assumersi un rischio maggiore nel finanziamento di progetti con elevati rendimenti a livello sociale; invita la BEI a continuare a rafforzare la sua presenza sul campo basandosi sull'attuale approccio di coubicazione nelle delegazioni dell'UE, sfruttando ulteriormente possibili sinergie con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e altre istituzioni di finanziamento allo sviluppo (IFS) europee; incoraggia la BEI a continuare a impegnarsi attivamente nello sviluppo della pianificazione, del monitoraggio e della valutazione a livello nazionale, di concerto con le delegazioni dell'UE e attraverso il cofinanziamento con le IFS; chiede un maggiore coordinamento tra la Commissione, il servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e le delegazioni dell'UE per agevolare le discussioni e la cooperazione con gli attori pertinenti sul campo, al fine di individuare i progetti che meglio rispondono agli obiettivi di efficacia dello sviluppo;

19.accoglie con favore l'"architettura aperta" dell'EFSD+, che è stata istituita per sostenere gli investimenti del settore privato, e invita la Commissione, la BEI, la BERS, gli Stati membri e le IFS a utilizzare appieno le opzioni previste dall'EAG e le pertinenti finestre di investimento per promuovere investimenti sostenibili del settore privato; sottolinea la necessità di incentivare il finanziamento del settore privato, con un'attenzione particolare alle piccole e medie imprese, e chiede di compiere maggiori sforzi per affrontare gli ostacoli e gli impedimenti agli investimenti; riconosce inoltre l'importante ruolo del settore privato nel generare nuovi investimenti, occupazione e finanziamenti per lo sviluppo, ove possibile; rammenta il potere di controllo del Parlamento e la necessità di trasparenza nell'ambito dell'utilizzo dell'EFSD+;

Approccio strategico

20.accoglie con favore l'approccio Team Europa e il suo obiettivo di aumentare la coerenza, l'impatto e la visibilità dei progetti di sviluppo dell'UE e chiede maggiori azioni congiunte con gli Stati membri, in particolare le iniziative Team Europa (TEI); ricorda l'osservazione della Corte secondo cui i contributi dei singoli Stati membri alle TEI non sono indicati nei PIP, il che causa incertezza circa il sostegno finanziario degli Stati membri e, a sua volta, non contribuisce a fare chiarezza riguardo al futuro delle TEI come iniziative collettive; invita la Commissione e gli Stati membri a riesaminare l'efficacia dell'approccio e a comunicargli le loro conclusioni; esorta la Commissione a chiarire i ruoli nell'ambito dell'approccio Team Europa e a proporre un meccanismo che accresca la trasparenza e il controllo democratico delle iniziative; chiede inoltre che l'azione congiunta dell'UE e degli Stati membri rafforzi l'efficacia e massimizzi le risorse; incoraggia gli Stati membri, le IFS, la BEI e la BERS a svolgere un ruolo più attivo nell'ambito di TeamEuropa, con impegni finanziari e azioni congiunte, sotto la guida della Commissione;

21.accoglie con favore la strategia Global Gateway quale risposta concertata dell'UE alle sfide globali; è del parere che, in periodi di nuove sfide geostrategiche, gli attori della politica estera e di sicurezza e della cooperazione allo sviluppo dell'UE debbano operare un migliore coordinamento per accrescere la presenza e la visibilità dell'Unione sulla scena mondiale grazie a investimenti nelle infrastrutture che creino un valore nazionale nei paesi partner, in linea con gli OSS; ricorda che il Global Gateway deve essere inteso come progetto strategico in cui sono integrate la politica estera, la politica economica e la politica di sviluppo; rileva la necessità di ingenti investimenti sia nelle infrastrutture immateriali che in quelle materiali nei paesi in via di sviluppo, dalle reti digitali, di trasporto e dell'energia, fino ai sistemi alimentare, d'istruzione e sanitario; deplora tuttavia la mancanza di trasparenza e di un quadro normativo per la governance e l'attuazione della strategia nell'ambito degli obiettivi e delle priorità dello strumento; insiste sulla necessità di un adeguato coinvolgimento e controllo parlamentare nonché di una consultazione con il settore imprenditoriale e le organizzazioni della società civile grazie a un quadro di governance leggero che stimoli rapidamente gli investimenti e accresca la visibilità dell'UE nei paesi partner in uno scenario geopolitico complesso; invita la Commissione ad aggiornare la comunicazione congiunta sul Global Gateway per chiarire il quadro di governance, tra cui il ruolo di controllo del Parlamento, e a fornire una chiara definizione di ciò che costituisce un progetto Global Gateway e di ciò che lo distingue da altri progetti di investimento; chiede chiarezza sulle modalità di applicazione del regolamento finanziario dell'UE e delle sue norme in materia di appalti pubblici; chiede inoltre che la strategia sia attuata con maggiore celerità alla luce delle sfide globali esistenti ed emergenti;

22.deplora la poca chiarezza circa il finanziamento della strategia Global Gateway e ricorda che tali nuove iniziative dovrebbero essere finanziate con nuovi stanziamenti e il relativo ritocco al rialzo del massimale della rubrica6; invita la Commissione a coinvolgere più sistematicamente le organizzazioni della società civile (OSC) nei progetti Global Gateway e nelle TEI e a prendere in considerazione la possibilità di coinvolgere attivamente le OSC locali nella programmazione di ciascun paese;

23.evidenzia l'importanza di utilizzare in modo più efficiente le sinergie e di armonizzare meglio le iniziative di finanziamento intraprese dalla BEI, dalla BERS e da altre IFS destinate ai paesi del vicinato europeo, con particolare attenzione ai paesi candidati all'adesione all'UE;

Controllo parlamentare

24.ricorda i propri poteri di controllo politico e di bilancio nonché di consultazione e sottolinea il ruolo del dialogo geopolitico ad alto livello nel fornire orientamenti generali per l'attuazione dello strumento; insiste sull'importanza di disporre di informazioni dettagliate sul bilancio che è stato o sarà eseguito; sottolinea che il Parlamento necessita di un accesso integrale e tempestivo ai documenti e deve essere in grado di monitorare le incidenze dei progetti e i relativi progressi compiuti allo scopo di valutarne meglio la portata e gli effetti, donde la necessità di un accesso integrale allo scenario di riferimento normalizzato e agli indicatori di obiettivo, nonché alle fonti di dati; invita la Commissione a garantire un flusso di informazioni interistituzionali coerenti, in cui il Parlamento sia tenuto informato sui progetti di investimento, tra cui quelli nell'ambito del Global Gateway, e a rendere pienamente disponibile il quadro di gestione dei risultati; ribadisce la necessità di tenere pienamente conto delle posizioni del Parlamento; ribadisce altresì che le risoluzioni del Parlamento costituiscono parte del quadro strategico globale per l'attuazione dello strumento; esorta la Commissione a migliorare nettamente la fornitura tempestiva della documentazione al Parlamento, in previsione del dialogo geopolitico ad alto livello, nonché la comunicazione della modalità con cui tiene conto delle sue raccomandazioni, in particolare mediante una procedura scritta dopo ciascun dialogo, in cui si indica il seguito dato a ciascuna raccomandazione specifica del Parlamento;

25.invita la Commissione a sfruttare la revisione del QFP per perfezionare la nomenclatura dello strumento includendovi più linee di bilancio affinché l'autorità di bilancio possa esercitare i suoi poteri di controllo, in particolare per quanto riguarda le linee di bilancio relative al vicinato, in modo da migliorare la trasparenza e quindi ottenere una politica basata sui dati di cui possano essere verificati gli obiettivi, riflettere meglio l'approccio strategico e migliorare la programmazione a lungo termine; sottolinea che la sovrapposizione di strumenti finanziari, ad esempio nel contesto delle garanzie, rende difficile il controllo; invita la Commissione a fornire, dopo aver consultato IL Parlamento, un riepilogo comprensibile, chiaro ed esaustivo, in un unico documento, degli strumenti finanziari, del loro rapporto reciproco e dei diversi attori coinvolti, nonché un compendio completo e preciso delle sovvenzioni e garanzie come pure delle modalità di copertura; invita la Commissione a fornire all'autorità di bilancio aggiornamenti trimestrali, anche in relazione all'uso e all'entità delle garanzie di bilancio, unitamente alla stima degli accantonamenti e delle previsioni future, nonché la situazione per quanto riguarda la spesa e gli obiettivi legati al programma;

26.sottolinea l'importanza del processo di programmazione, evidenziando il ruolo cruciale del SEAE e delle delegazioni dell'UE a tale riguardo, nonché nel garantire il corretto coinvolgimento dei paesi partner e di altri attori dello sviluppo nell'intero processo, anche promuovendo una stretta e trasparente consultazione e associazione con le autorità regionali e locali, onde individuare priorità comuni e rafforzare la titolarità dei paesi partner; sottolinea l'importanza di garantire, nell'azione esterna dell'UE, un approccio efficace basato sulle esigenze e incentrato sulle persone e pone in evidenza il ruolo essenziale che dovrebbero svolgere i partner e la società civile locali nella progettazione, nell'attuazione, nel monitoraggio e nella valutazione dei programmi; insiste sull'importanza delle organizzazioni della società civile e, se del caso, del settore privato nell'attuazione dello strumento, in particolare nel processo di programmazione; riafferma la necessità di accrescere il sostegno a favore della società civile in tutto il mondo;

27.deplora il processo di programmazione affrettato che ha avuto luogo nella seconda metà del 2021, impedendo un adeguato controllo da parte del Parlamento; prende atto con preoccupazione delle risultanze della relazione speciale 14/2023 della Corte dei conti europea in cui si constata che il processo di programmazione potrebbe essere migliorato; si attende che la Commissione e il SEAE intervengano sulla base della raccomandazione formulata dalla Corte e facciano tesoro degli insegnamenti tratti nel prossimo esercizio di programmazione; invita la Commissione a garantire un esercizio di programmazione più prevedibile e trasparente, a elaborare una metodologia standardizzata, comparabile e trasparente per l'assegnazione dei fondi ai paesi del vicinato, a garantire un'applicazione rigorosa per i paesi non vicini e a chiarire la metodologia per valutare l'impatto del sostegno dell'UE e garantire la sua pertinenza in un contesto geopolitico mutevole;

28.accoglie con favore gli strumenti di assistenza macrofinanziaria (AMF) adottati di recente per aiutare diversi paesi, in particolare l'Ucraina, ad affrontare le conseguenze dell'aggressione russa contro l'Ucraina; deplora le scarse informazioni fornite alle autorità di bilancio sulla gestione del finanziamento dei costi degli interessi dell'AMF; esprime preoccupazione per il fatto che l'attuale finanziamento dei costi per interessi dell'AMF mediante la mobilitazione della riserva per le priorità e le sfide emergenti dello strumento piuttosto che mediante nuovi stanziamenti, rischia di esaurire la maggior parte, se non la totalità, di tale riserva per il periodo restante, privando così lo strumento della capacità di rispondere a sfide impreviste; sottolinea pertanto la necessità di trovare soluzioni di finanziamento sostenibili a lungo termine, preservando nel contempo la capacità di far fronte alle difficoltà future;

29.deplora che la Commissione non lo abbia sempre informato prima di mobilitare la riserva e si rammarica della prassi di inviare lettere che arrivano a mobilitazione avvenuta, il che pregiudica di fatto il diritto di controllo del Parlamento e impedisce alla Commissione di tenere pienamente conto delle sue osservazioni sulla natura e gli obiettivi della mobilitazione, nonché sugli importi finanziari previsti; invita la Commissione a informarlo sempre in maniera dettagliata prima di mobilitare i fondi della riserva e a tenere conto delle sue osservazioni, in linea con il considerando71 del regolamento istitutivo dello strumento;

30.deplora che l'utilizzo della riserva da parte della Commissione non rispetti lo spirito dell'articolo17 del regolamento istitutivo dello strumento, in particolare per quanto riguarda il finanziamento di nuove iniziative legislative; esprime preoccupazione per il fatto che l'80% della riserva dello strumento per il periodo 2021-2027 è già stato assegnato, il che lascia disponibili appena 1,9miliardi di EUR (il 21%) fino al2027; deplora che il 60% dei fondi restanti per la riserva sia stato preassegnato senza tenere conto delle esigenze future previste, come il pacchetto per i profughi siriani;

31.ricorda che un maggiore coinvolgimento del Parlamento in tutte le fasi della governance e dell'attuazione dello strumento era una delle condizioni per l'accettazione dell'accorpamento nello strumento dei precedenti strumenti di finanziamento esterno (come stabilito nella risoluzione del Parlamento del 18 aprile 2018 sull'attuazione degli strumenti di finanziamento esterno dell'UE: riesame intermedio 2017 e la futura architettura post-2020 e nel mandato negoziale del Parlamento 2019 per lo strumento); ricorda che lo strumento offre la possibilità di apportare emendamenti legislativi ai regolamenti che interessano lo strumento e l'IPAIII e propone una valutazione approfondita del ruolo del Parlamento nel fornire un orientamento strategico e un controllo, o riguardo all'insufficiente coinvolgimento del Parlamento nella sospensione degli aiuti o nell'uso della riserva, nonché nelle riunioni periodiche del comitato per lo strumento, che hanno un potenziale inespresso;

32.si attende di essere pienamente coinvolto nell'esercizio di programmazione per la seconda metà del QFP e per i PIP per il periodo 2025-2027;

33.ritiene che le attuali disposizioni per elaborare relazioni in merito all'azione dell'UE in un determinato paese, regione o area tematica siano insufficienti ed eccessivamente legalistiche; chiede miglioramenti pragmatici e rapidi per quanto riguarda l'aggiornamento dei dati utili e chiede che gli siano forniti in modo flessibile e tempestivo esempi di prassi eccellenti di attuazione, applicando, ove necessario, adeguate norme in materia di riservatezza; ritiene che la banca dati dei progetti pubblici non sia di facile approccio e non aiuti a ottenere informazioni aggiornate; sottolinea che i progetti di investimento dell'UE dovrebbero essere soggetti a valutazione, monitoraggio e rendicontazione, al fine di determinarne l'efficacia ed evitare effetti negativi indesiderati;

34.invita la Commissione, unitamente alla BEI, alla BERS e ad altre IFS europee, a elaborare procedure standardizzate che prevedano valutazioni exante ed expost e l'applicazione del quadro di misurazione dei risultati della Commissione; esorta la Commissione a pubblicare tale quadro e a provvedere affinché le IFS che si avvalgono di indicatori propri li definiscano in modo chiaro e ne illustrino l'applicazione e la comparabilità con il citato quadro; invita la Commissione a monitorare le norme ambientali, sociali e di governance di tutti i progetti di investimento; la invita inoltre a rendere accessibile il quadro di misurazione dei risultati dell'EFSD+ onde facilitare il controllo dei progressi compiuti verso un finanziamento dello sviluppo più responsabile;

Prossimi passi

35.chiede che la valutazione intermedia sia utilizzata il più possibile per aggiornare lo strumento o i suoi atti delegati sui settori prioritari e per riesaminare la validità dei PIP geografici e tematici, comprese condizioni più importanti relative al rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani, dello Stato di diritto e della democrazia, all'allineamento con la politica estera dell'UE e all'applicazione del relativo meccanismo di sospensione, in ultima istanza, qualora la politica estera di un paese beneficiario dello strumento diverga completamente dalla politica estera dell'UE; insiste sull'importanza di accrescere la visibilità dell'azione dell'UE, segnatamente del suo impegno a favore della cooperazione allo sviluppo; chiede pertanto che il SEAE e le delegazioni dell'UE siano dotati degli strumenti necessari per sviluppare le relative capacità di comunicazione strategica al fine di spiegare più efficacemente l'azione dell'UE ai decisori politici e ai cittadini nei paesi terzi, e contrastare la disinformazione; chiede all'UE di opporsi a qualsiasi sostegno a favore degli Stati aggressori e delle loro politiche, in particolare la Federazione russa nella sua guerra di aggressione conto l'Ucraina;

36.sottolinea che la valutazione intermedia dovrebbe essere accompagnata dalle necessarie modifiche legislative allo strumento e all'IPAIII, in modo che i pertinenti regolamenti riflettano il nuovo status dell'Ucraina e della Moldova quali paesi candidati all'adesione all'UE, nonché da un nuovo atto delegato che fissi gli obiettivi specifici e gli ambiti prioritari di cooperazione per ciascuna regione; insiste sull'importanza di fornire finanziamenti, attraverso le IFS e la BEI, finalizzati all'accesso alle materie prime critiche e delle azioni correlate in materia di competenze, infrastrutture e quadro normativo nel rispetto delle norme ambientali e sociali della BEI, nell'ambito di una pianificazione condivisa dall'UE e dai suoi partner per sviluppare l'energia da fonti rinnovabili nel contesto del conseguimento degli OSS;

37.ritiene che le sfide geopolitiche emerse con la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina e la crescente influenza nefasta e l'assertività della Repubblica popolare cinese richiedano un sensibile incremento della dotazione finanziaria dello strumento; evidenzia che le sfide sono presenti nel mondo intero, il che implica la necessità che l'UE rafforzi la propria influenza geopolitica, rimanendo impegnata a favore dei suoi valori e principi; sottolinea che sarà possibile rispondere a tali sfide in modo equilibrato soltanto lasciando invariata la quota degli stanziamenti per ciascun ambito dello strumento; esprime preoccupazione circa il fatto che l'UE sta perdendo influenza e visibilità rispetto alle offerte alternative presentate da Cina e Russia; invita l'UE a rispondere alle aspettative dei paesi partner e a dare rapida attuazione agli accordi politici stipulati con loro, come ad esempio l'accordo post-Cotonou, onde rafforzare il suo status di alleato affidabile nella cooperazione allo sviluppo e dimostrare che il sistema internazionale basato sulle regole è in grado di fronteggiare le sfide contemporanee;

38.insiste che il Parlamento fa parte di Team Europa e dovrebbe essere trattato come tale e si attende pertanto informazioni più frequenti, dettagliate e significative sull'attuazione dello strumento, compreso l'elenco degli investimenti della BEI in cui risultano coinvolti i fondi dello strumento;

39.constata che i progetti pilota e le azioni preparatorie costituiscono nuove iniziative che possono trasformarsi in programmi di finanziamento dell'UE ove si rivelino efficaci; sottolinea che essi rappresentano un'occasione per il Parlamento di introdurre programmi che altrimenti non sarebbero stati finanziati; pone in evidenza che lo strumento, interpretato in senso lato, costituisce in teoria una base giuridica per tutte le iniziative, il che impedisce l'ammissibilità e rende di fatto impossibili le iniziative da parte del Parlamento;

o
oo

40.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Banca europea per gli investimenti e ad altre istituzioni europee competenti per lo sviluppo finanziario.

(1) GU L 209 del 14.6.2021, pag. 1.
(2) GU C 390 del 18.11.2019, pag. 76.
(3) GU C 390 del 18.11.2019, pag. 33.
(4) GU C 108 del 26.3.2021, pag. 312.
(5) GU C 167 dell'11.5.2023, pag. 57.
(6) GU C 32 del 27.1.2023, pag. 28.
(7) Testi approvati, P9_TA(2023)0250.
(8) Testi approvati, P9_TA(2023)0077.
(9) GU C 425 del 20.10.2021, pag. 73.
(10) Proposta della Commissione, del 20 giugno 2023, relativa a un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce lo strumento per l'Ucraina ().
(11) Regolamento (UE) 2021/1529 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 settembre 2021, che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA III) (GU L 330 del 20.9.2021, pag. 1).

Ultimo aggiornamento: 29 maggio 2024Note legali-Informativa sulla privacy