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Relazione - A9-0264/2022Relazione
A9-0264/2022

RELAZIONEsul progetto di decisione del Consiglio relativa alla piena applicazione delle disposizioni dell'acquis di Schengen nella Repubblica di Croazia

28.10.2022-(10624/2022 – C9‑0222/2022 – )-*

Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
Relatore: Paulo Rangel


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A9-0264/2022
Testi presentati :
A9-0264/2022
Testi approvati :

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla piena applicazione delle disposizioni dell'acquis di Schengen nella Repubblica di Croazia

(10624/2022 – C9‑0222 – )

(Consultazione)

Il Parlamento europeo,

visto il progetto del Consiglio (10624/2022),

visto l'articolo 4, paragrafo 2, dell'atto di adesione del 2012, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C9‑2022/2022),

vista la comunicazione della Commissione, del 22ottobre2019, riguardante la verifica della piena applicazione dell'acquis di Schengen da parte della Croazia (),

viste le conclusioni del Consiglio, del 9 dicembre 2021, sull'adempimento delle condizioni necessarie per la piena applicazione dell'acquis di Schengen in Croazia (14883/21),

visto l'articolo67 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che istituisce uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia e prevede che l'Unione garantisca che non vi siano controlli sulle persone alle frontiere interne,

visti l'articolo21, paragrafo1, TFUE e l'articolo45 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che assicurano il diritto dei cittadini di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri,

viste le sue risoluzioni dell'8 luglio 2021[1] e del 30 maggio 2018[2] sulle relazioni annuali sul funzionamento dello spazio Schengen, nonché le sue risoluzioni dell'11 dicembre 2018[3], del 13 ottobre 2011[4] e dell'8 giugno 2011[5] sul processo di allargamento dello spazio Schengen,

vista la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, del 18 novembre 2021, nella causa M.H. e altri c. Croazia (15670/18 e 43115/18),

vista la relazione annuale del meccanismo indipendente di monitoraggio delle azioni degli agenti di polizia del ministero dell'Interno nel settore della migrazione illegale e della protezione internazionale, del luglio 2022,

visto l'articolo 82 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A9-0264/2022),

1.approva il progetto del Consiglio quale emendato;

2.invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

3.chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente il suo progetto;

4.incarica la sua Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

MODIFICHE: 3

Emendamento1

Progetto di decisione

Considerando 4

Progetto del Consiglio

Emendamento

(4)Il 22 ottobre 2019 la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione riguardante la verifica della piena applicazione dell'acquis di Schengen da parte della Croazia5 in cui si conclude: "La Commissione ritiene che la Croazia abbia adottato le misure richieste per soddisfare le condizioni necessarie per l'applicazione di tutte le parti pertinenti dell'acquis di Schengen. La Croazia dovrà continuare a lavorare in questo stesso modo all'attuazione di tutte le azioni in corso, in particolare nel settore della gestione delle frontiere esterne, per garantire che tali condizioni continuino ad essere soddisfatte. La Commissione conferma inoltre che la Croazia continua a rispettare gli impegni legati all'acquis di Schengen che ha assunto nel quadro dei negoziati di adesione".

(4)Il 22 ottobre 2019 la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione riguardante la verifica della piena applicazione dell'acquis di Schengen da parte della Croazia5 in cui si conclude: "La Commissione ritiene che la Croazia abbia adottato le misure richieste per soddisfare le condizioni necessarie per l'applicazione di tutte le parti pertinenti dell'acquis di Schengen. La Croazia dovrà continuare a lavorare in questo stesso modo all'attuazione di tutte le azioni in corso, in particolare nel settore della gestione delle frontiere esterne, per garantire che tali condizioni continuino ad essere soddisfatte. La Commissione conferma inoltre che la Croazia continua a rispettare gli impegni legati all'acquis di Schengen che ha assunto nel quadro dei negoziati di adesione". La Croazia dovrebbe informare per iscritto il Parlamento europeo e il Consiglio, entro ...[sei mesi dopo la data di entrata in vigore della presente decisione], in merito alle azioni di follow-up intraprese a seguito del piano d'azione nel settore della gestione delle frontiere esterne nonché all'attuazione delle azioni pertinenti in corso.

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5 final del 22.10.2019

5 final del 22.10.2019

Motivazione

Following the publication of the Commission’s Communication on the verification of the full application of the Schengen acquis by Croatia in October 2019, several NGOs and media outlets repeatedly reported of abuse, violence and illegal pushbacks of migrants by Croatia’s border officials. In November 2020, the Commission decided to revisit and reassess the application of the Schengen acquis by Croatia, in particular as regards the management of the external borders. Given that some concerns remain, it would be important to follow up on the action plan in respect of external borders and the implementation of the actions Croatia needed to take in that field, and for Croatia to report on this follow up to the European Ϸվ and the Council.

Emendamento2

Progetto di decisione

Considerando 4 bis (nuovo)

Progetto del Consiglio

Emendamento

(4 bis)A norma dell'articolo13 del regolamento (UE) 2022/922 del Consiglio, la Commissione dovrebbe includere in via prioritaria, nel suo programma di valutazione annuale a seguito della piena attuazione dell'acquis di Schengen, una valutazione periodica dell'applicazione dell'acquis di Schengen da parte della Croazia nel settore della gestione delle frontiere esterne oppure una valutazione tematica del rispetto dei diritti fondamentali alle frontiere esterne dell'Unione, che dovrebbe comportare una visita in Croazia. In entrambi i casi, tale valutazione dovrebbe esaminare la conformità delle operazioni di gestione delle frontiere ai requisiti in materia di diritti fondamentali previsti dal diritto dell'Unione e dal diritto internazionale e la Commissione dovrebbe formulare opportune raccomandazioni sulle azioni da intraprendere per far fronte alle carenze individuate.

Motivazione

In the Commission’s assessment of the application of the Schengen acquis in the management of the external borders by Croatia several deficiencies were originally identified and an action plan was put in place to remedy them. In view of the full application of the Schengen Acquis to Croatia, the European Ϸվ calls on the Commission to include in its upcoming annual evaulation programme, either a periodic evaluation of Croatia, with a focus on external border management, or a thematic evaluation on the respect for fundamental rights at Union external borders, an evaluation that should involve a visit to Croatia. Whatever the form of evaluation, it should assess the compliance of border management operations with fundamental rights requirements under Union and international law. The Commission should make appropriate recommendations for actions aimed at addressing any identified deficiencies.

Emendamento3

Progetto di decisione

Considerando 5

Progetto del Consiglio

Emendamento

(5)Il 9 dicembre 2021 il Consiglio ha concluso che la Croazia aveva soddisfatto le condizioni per l'applicazione di tutte le parti dell'acquis pertinente6.

(5)Il 9 dicembre 2021 il Consiglio ha concluso che la Croazia aveva soddisfatto le condizioni per l'applicazione di tutte le parti dell'acquis pertinente6 e ha invitato la Croazia a continuare a lavorare in questo modo all'attuazione dell'acquis di Schengen e all'adempimento degli impegni legati all'acquis di Schengen.

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6 ST 14883/21

6 ST 14883/21

Motivazione

Il fatto che l'acquis di Schengen sia applicato integralmente a un determinato Stato membro non dovrebbe in alcun modo ridurre l'obbligo per tale Stato membro di conformarsi a tutti gli aspetti dell'acquis di Schengen.



MOTIVAZIONE

Antefatti relativi a Schengen

La cooperazione Schengen è iniziata il 14 giugno 1985 grazie all'accordo di Schengen, che ha consentito l'abolizione dei controlli sistematici alle frontiere interne degli Stati firmatari e la creazione di uno spazio comune in cui vige la libera circolazione delle persone e che è dotato di un unico confine esterno (con regole comuni in materia di controlli alle frontiere esterne, una politica comune dei visti, la cooperazione di polizia e giudiziaria e la creazione del Sistema d'informazione Schengen (SIS)).

La composizione iniziale di 5 Stati membri (Belgio, Germania, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi) si è ampliata nel tempo. Attualmente lo spazio Schengen comprende 26 Stati: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia (Stati membri dell'Unione europea) nonché Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein (paesi terzi associati). Altri quattro Stati membri, ossia Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania, sono vincolati dall'acquis di Schengen, ma per tali Stati membri i controlli alle frontiere interne non sono ancora stati revocati.

Lo spazio Schengen senza frontiere garantisce la libertà di circolazione a oltre 400 milioni di cittadini dell'UE. La libera circolazione delle persone consente a ogni cittadino dell'UE di viaggiare, lavorare e vivere in un paese dell'UE senza formalità particolari, insieme ai cittadini di paesi terzi legalmente presenti sul territorio dell'UE. Schengen sostiene questa libertà consentendo ai cittadini di spostarsi nello spazio Schengen senza essere sottoposti a controlli di frontiera, il che rappresenta una delle maggiori conquiste dell'UE con un impatto diretto sulla vita dei suoi cittadini.

Valutazione Schengen della Croazia

La Croazia ha adottato l'acquis di Schengen al momento dell'adesione all'UE nel 2013. In conformità dell'articolo 4, paragrafo 2, dell'atto di adesione[6], l'acquis di Schengen può essere pienamente applicato in Croazia unicamente a seguito di una decisione adottata dal Consiglio a tal fine, previa verifica, mediante le procedure di valutazione applicabili, che le condizioni necessarie per l'applicazione di tutte le parti di detto acquis siano soddisfatte. La positiva conclusione di tali procedure costituisce il presupposto per l'abolizione dei controlli alle frontiere interne con il paese.

Con lettera datata 6marzo2015 la Croazia si è dichiarata pronta ad avviare il processo di valutazione Schengen in tutti i settori rilevanti dal 1°luglio2015, nella prospettiva di una decisione del Consiglio sulla piena applicazione dell'acquis di Schengen.

In linea con il regolamento (UE) n.1053/2013 del Consiglio, del 7 ottobre 2013, che istituisce un meccanismo di valutazione e di controllo per verificare l'applicazione dell'acquis di Schengen[7], tra il 2016 e il 2019 si sono svolte procedure di valutazione con esperti della Commissione e degli Stati membri per verificare l'applicazione dell'acquis di Schengen da parte della Croazia nei seguenti campi: protezione dei dati, cooperazione di polizia, politica comune in materia di visti, gestione delle frontiere esterne, rimpatrio, sistema d'informazione Schengen, armi da fuoco e cooperazione giudiziaria in materia penale.

A seguito di una serie di relazioni di valutazione e visite in loco volte a valutare il rispetto, da parte della Croazia, delle condizioni per l'applicazione dell'acquis di Schengen in ciascuno dei settori pertinenti, sono state individuate determinate carenze. Il Consiglio ha quindi adottato una serie di raccomandazioni per porre rimedio ai problemi riscontrati durante le procedure di valutazione.

Nel corso delle procedure di valutazione, la Croazia ha trasmesso alla Commissione relazioni di follow-up sull'attuazione dei piani d'azione relativi alle raccomandazioni del 2016 e del 2017, comprese le azioni ancora in sospeso individuate nel 2019, in particolare per quanto riguarda la gestione delle frontiere esterne.

Successivamente, il 22 ottobre 2019, la Commissione ha adottato una comunicazione[8] in cui ha affermato di ritenere che la Croazia avesse adottato le misure necessarie per garantire il rispetto delle condizioni alla base dell'applicazione di tutte le parti pertinenti dell'acquis di Schengen, precisando nel contempo che il paese doveva continuare ad attuare le misure in corso nel settore della gestione delle frontiere esterne. L'ultimo piano d'azione per i settori valutati è stato poi concluso ufficialmente dalla Commissione nel febbraio 2021.

Nella suddetta comunicazione la Commissione ha inoltre confermato che la Croazia continua a rispettare i sei impegni assunti in occasione dell'adesione che sono pertinenti per l'acquis di Schengen, in particolare nei settori del sistema giudiziario e dei diritti fondamentali, come previsto dall'articolo4, paragrafo2, dell'atto di adesione.

Il Consiglio ha a sua volta confermato, nelle sue conclusioni del 9 dicembre 2021, che la Croazia soddisfa tutte le condizioni necessarie per l'applicazione di tutte le parti dell'acquis di Schengen. L'approvazione di dette conclusioni ha lasciato impregiudicata l'adozione della decisione del Consiglio sulla piena applicazione dell'acquis di Schengen. Tale decisione di integrazione andrebbe presa dal Consiglio, con decisione unanime di tutti i governi degli Stati che fanno già parte dello spazio Schengen nonché della Croazia.

Nelle sue risoluzioni dell'8 luglio 2021 sulla relazione annuale sul funzionamento dello spazio Schengen () e del 30 maggio 2018 sulla relazione annuale sul funzionamento dello spazio Schengen (), il Parlamento europeo ha sottolineato l'importanza del processo di allargamento e ha ribadito il proprio sostegno all'adesione della Croazia non appena fossero soddisfatte le condizioni necessarie. Il Parlamento ha inoltre esortato il Consiglio a rispettare l'impegno assunto e ad adottare una decisione immediata sull'abolizione dei controlli alle frontiere interne, consentendo agli Stati membri interessati di aderire legittimamente allo spazio di libera circolazione senza controlli alle frontiere interne.

Conclusioni del relatore

Tenendo conto dei risultati delle procedure di valutazione e delle necessarie ulteriori visite effettuate dalle équipe di esperti, il relatore conclude che non vi sono ostacoli alla piena adesione della Croazia. Le conclusioni degli esperti sono già state confermate dalla Commissione e approvate dal Consiglio.

Attualmente la Croazia ha dimostrato di essere pronta ad applicare in modo soddisfacente tutte le disposizioni dell'acquis di Schengen.

Occorre inoltre tenere conto della necessità di una valutazione costante del rispetto dei diritti fondamentali alle frontiere esterne in tutti gli Stati membri, attuata mediante l'introduzione del meccanismo di monitoraggio indipendente in Croazia.

In tale contesto, il relatore ritiene che non siano necessarie modifiche al progetto di decisione del Consiglio e invita gli Stati membri a onorare gli impegni assunti nell'ambito del quadro giuridico dell'UE per quanto riguarda i criteri di adesione a Schengen adottando la decisione sulla piena applicazione dell'acquis di Schengen in Croazia.


PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Titolo

Progetto di decisione del Consiglio relativa alla piena applicazione delle disposizioni dell’acquis di Schengen nella Repubblica di Croazia

Riferimenti

10624/2022 – C9-0222/2022 –

Consultazione o richiesta di approvazione

29.6.2022

Commissione competente per il merito

Annuncio in Aula

LIBE

7.7.2022

Relatori

Nomina

Paulo Rangel

10.10.2022

Esame in commissione

10.10.2022

Approvazione

25.10.2022

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

45

8

5

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Abir Al-Sahlani, Konstantinos Arvanitis, Pietro Bartolo, Vladimír Bilčík, Malin Björk, Vasile Blaga, Karolin Braunsberger-Reinhold, Patrick Breyer, Saskia Bricmont, Joachim Stanisław Brudziński, Damien Carême, Patricia Chagnon, Caterina Chinnici, Lena Düpont, Lucia Ďuriš Nicholsonová, Sylvie Guillaume, Andrzej Halicki, Evin Incir, Sophia in ‘t Veld, Patryk Jaki, Marina Kaljurand, Fabienne Keller, Łukasz Kohut, Moritz Körner, Jeroen Lenaers, Juan Fernando López Aguilar, Nadine Morano, Javier Moreno Sánchez, Theresa Muigg, Maite Pagazaurtundúa, Paulo Rangel, Karlo Ressler, Birgit Sippel, Sara Skyttedal, Vincenzo Sofo, Tineke Strik, Ramona Strugariu, Annalisa Tardino, Tomas Tobé, Yana Toom, Milan Uhrík, Elissavet Vozemberg-Vrionidi, Jadwiga Wiśniewska, Elena Yoncheva, Javier Zarzalejos

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Susanna Ceccardi, Gwendoline Delbos-Corfield, Erik Marquardt, Matjaž Nemec, Janina Ochojska, Philippe Olivier, Sira Rego, Franco Roberti, Rob Rooken, Róża Thun und Hohenstein

Supplenti (art. 209, par. 7) presenti al momento della votazione finale

Asim Ademov, Mohammed Chahim, Morten Løkkegaard

Deposito

28.10.2022


VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

45

+

NI

Milan Uhrík

PPE

Asim Ademov, Vladimír Bilčík, Vasile Blaga, Karolin Braunsberger-Reinhold, Lena Düpont, Andrzej Halicki, Jeroen Lenaers, Janina Ochojska, Paulo Rangel, Karlo Ressler, Sara Skyttedal, Tomas Tobé, Elissavet Vozemberg-Vrionidi, Javier Zarzalejos

RENEW

Abir Al-Sahlani, Lucia Ďuriš Nicholsonová, Sophia in 't Veld, Fabienne Keller, Moritz Körner, Morten Løkkegaard, Maite Pagazaurtundúa, Ramona Strugariu, Róża Thun und Hohenstein, Yana Toom

S&D

Pietro Bartolo, Mohammed Chahim, Caterina Chinnici, Sylvie Guillaume, Evin Incir, Marina Kaljurand, Łukasz Kohut, Juan Fernando López Aguilar, Javier Moreno Sánchez, Theresa Muigg, Matjaž Nemec, Franco Roberti, Birgit Sippel, Elena Yoncheva

VERTS/ALE

Patrick Breyer, Saskia Bricmont, Damien Carême, Gwendoline Delbos-Corfield, Erik Marquardt, Tineke Strik

8

-

ECR

Joachim Stanisław Brudziński, Patryk Jaki, Rob Rooken, Jadwiga Wiśniewska

ID

Patricia Chagnon, Philippe Olivier

THE LEFT

Malin Björk, Sira Rego

5

0

ECR

Vincenzo Sofo

ID

Susanna Ceccardi, Annalisa Tardino

PPE

Nadine Morano

THE LEFT

Konstantinos Arvanitis

Significato dei simboli utilizzati:

+:favorevoli

-:contrari

0:astenuti

Ultimo aggiornamento: 7 novembre 2022
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