PROPOSTA DI RISOLUZIONEsulla necessità del sostegno dell'UE a favore di una transizione e una ricostruzione giuste in Siria
7.3.2025-()
a norma dell'articolo 136, paragrafo 2, del regolamento
Ingeborg TerLaak, Michael Gahler, Laurent Castillo, Isabel Wiseler‑Lima, Sebastião Bugalho, Andrey Kovatchev, Željana Zovko, François‑Xavier Bellamy, Davor Ivo Stier, Antonio López‑Istúriz White, Reinhold Lopatka, Wouter Beke, Vangelis Meimarakis, Jan Farský, Nicolás Pascual de la Parte, Daniel Caspary, AnaMiguel Pedro
a nome del gruppo PPE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comuneRC-B10-0157/2025
10‑0160/2025
Risoluzione del Parlamento europeo sulla necessità del sostegno dell'UE a favore di una transizione e una ricostruzione giuste in Siria
()
Il Parlamento europeo,
–vista la risoluzione n. 2254 (2015) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata il 18 dicembre 2015,
–vista la sua raccomandazione del 28 febbraio 2024 al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza in merito alla situazione in Siria[1],
–viste le risoluzioni nn.1325 (2000), 2170 (2014), 2427 (2018), 2664 (2022) e 2672 (2023) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite,
–vista la dichiarazione del Segretario generale delle Nazioni Unite, dell'8 dicembre 2024,
–vista la dichiarazione dell'inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria, Geir O. Pedersen, dell'8 dicembre 2024,
–vista la dichiarazione dell'alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 9 dicembre 2024,
–visto il regolamento di esecuzione (UE) 2025/408 del Consiglio, del 24 febbraio 2025, che attua il regolamento (UE) n. 36/2012, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Siria[2],
–visto l'articolo136, paragrafo2, del suo regolamento,
A.considerando che nel dicembre 2024 la Siria ha assistito a un cambiamento epocale, quando una coalizione ribelle composta dal gruppo armato Hay'at Tahrir al-Sham (HTS), dall'esercito nazionale siriano e da altre forze di opposizione ha rovesciato il regime sanguinario di Bashar al-Assad;
B.considerando che Bashar al-Assad è fuggito dal paese, dopo aver ottenuto asilo politico nella Federazione russa;
C.considerando che nel gennaio 2025 la Costituzione siriana del 2012 è stata abrogata, che l'Assemblea del popolo, il partito Ba'ath e tutte le fazioni rivoluzionarie sono stati sciolti e che il leader di HTS, Ahmed Hussein al-Sharaa, è stato dichiarato presidente ad interim de facto della Siria;
D.considerando che il governo di transizione ha elaborato numerosi piani che mirano, tra l'altro, a ricostruire la capacità statale, a contrastare la corruzione e il clientelismo e a ristabilire la fiducia nello Stato;
E.considerando che il presidente ad interim de facto della Siria si è impegnato a formare un governo non settario, ampio, credibile e inclusivo, che rifletta la diversità etnica e religiosa del paese, nonché a intensificare i rapporti con i paesi vicini e altri attori stranieri;
F.considerando che la Siria si trova in una situazione economica drammatica, poiché il PIL è crollato del 64% dall'inizio della guerra nel 2011, la moneta ha perso circa due terzi del suo valore rispetto al dollaro statunitense negli ultimi due anni e l'inflazione ha raggiunto un record del 40,2% nel 2024;
G.considerando che la Siria ha registrato un drastico calo delle esportazioni (pari all'84%) e delle importazioni (pari al 70%) rispetto ai livelli pre-bellici;
H.considerando che, dal 2021, l'UE ha perso il suo status di maggiore esportatore verso la Siria e di maggiore importatore di merci siriane, cedendo il primato, rispettivamente, alla Turchia e all'Arabia Saudita;
I.considerando che la Siria da diversi anni deve far fronte a un tasso di disoccupazione pari a circa il 14%;
J.considerando che il conflitto ha provocato un drastico calo del tenore di vita in Siria, dove oltre l'80% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e deve affrontare notevoli difficoltà per avere accesso agli alimenti, all'assistenza sanitaria e all'acqua potabile;
K.considerando che, secondo le stime della Banca mondiale, la povertà estrema in Siria dovrebbe aumentare ulteriormente, passando dal 33,1% nel 2024 al 37,4% nel 2025;
L.considerando che la situazione umanitaria sul campo continua a deteriorarsi, poiché 16,7 milioni di siriani dipendono dagli aiuti e più della metà della popolazione è fortemente colpita dall'insicurezza alimentare;
M.considerando che si registrano circa 7 milioni di sfollati interni, mentre 5,6 milioni di siriani sono fuggiti nei paesi vicini e non solo;
N.considerando che nel 2024 l'UE ha stanziato 159 milioni di EUR di aiuti umanitari a favore della popolazione siriana e che, oltre agli aiuti diretti, durante l'ottava conferenza di Bruxelles si è impegnata a stanziare altri 2,12 miliardi di EUR per il periodo 2024-2025; che l'assistenza dell'UE si concentra sugli aiuti fondamentali per la sopravvivenza, sui programmi di resilienza e sull'obiettivo politico di attuare la risoluzione n.2254 (2015) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;
O.considerando che, dal novembre 2024, altri 1,1 milioni di siriani sono stati costretti a spostarsi all'interno del paese;
P.considerando che l'UE mira ad agevolare il dialogo con la Siria, il suo popolo e le sue imprese in ambiti chiave dei settori dell'energia, dei trasporti, della sanità e dell'istruzione, oltre che ad agevolare le operazioni finanziarie e bancarie connesse a tali settori e quelle necessarie a fini umanitari e di ricostruzione; che, a tal fine, il 24 febbraio 2024 il Consiglio ha deciso di sospendere le misure restrittive applicate a settori economici fondamentali;
Q.considerando che gli Stati Uniti impongono alla Siria le sanzioni di più ampia portata, tra cui sanzioni secondarie nei confronti di governi stranieri nonché di individui ed entità non statunitensi che intrattengono rapporti commerciali con il governo siriano;
R.considerando che l'ISIS (Da'esh) continua a operare dalla Siria e al suo interno, facendo affidamento sul suo centro per la pianificazione operativa esterna situato nella regione di Badia; che, secondo valutazioni credibili, l'ISIS potrebbe sfruttare la situazione attuale per rafforzare la sua posizione e le sue capacità;
S.considerando che non è tuttora chiaro se la Russia sarà in grado di continuare a esercitare la sua influenza economica, militare e politica sulla Siria;
T.considerando che la posizione della Turchia è tuttora incerta, poiché l'esercito nazionale siriano sostenuto da Ankara non è stato incluso nel governo di transizione; che è probabile che la Turchia non si asterrà dall'aumentare la pressione sulle forze curde nel nord della Siria per rafforzare ulteriormente il suo controllo sui territori lungo il confine turco-siriano;
1.elogia gli sforzi profusi da diversi ministri degli Esteri dell'UE al fine di istituire canali di comunicazione e di avviare un dialogo formale con il governo di transizione siriano;
2.invita gli Stati membri a sostenere tutti gli sforzi diplomatici dell'UE volti a instaurare una collaborazione franca e costruttiva con il governo ad interim;
3.chiede che siano messe in atto tutte le misure e tutti i meccanismi necessari per fare luce in maniera autentica ed esaustiva sui crimini perpetrati nel paese sotto il regime di Bashar al-Assad, anche attraverso la cooperazione e il dialogo con esperti internazionali e i meccanismi internazionali esistenti; chiede che le voci e le sofferenze delle vittime e delle persone sopravvissute siano ascoltate e servano da base per ottenere giustizia, accertare le responsabilità e giungere alla riconciliazione sociale;
4.esorta il governo ad interim siriano a istituire una commissione indipendente di transizione per la giustizia al fine di garantire che tutte le fazioni siano chiamate a rispondere delle violazioni dei diritti umani che hanno commesso in passato e di promuovere la riconciliazione nazionale; sottolinea che non è possibile conseguire l'unificazione militare senza un meccanismo giudiziario credibile che generi fiducia tra i gruppi armati, compresi i rappresentanti delle fazioni meridionali, le forze democratiche siriane e gli ex ufficiali del regime;
5.invita il governo ad interim siriano a cooperare con i meccanismi delle Nazioni Unite istituiti appositamente per la Siria e invita l'UE a sostenere tali meccanismi nell'adempimento del loro mandato, anche attraverso un aumento dei finanziamenti a favore del meccanismo internazionale imparziale e indipendente e di altre iniziative di giustizia esistenti relative alla Siria;
6.esorta il governo di transizione siriano a consentire alle persone colpite dalla brutalità del regime di Bashar al-Assad e alle organizzazioni della società civile che le assistono di accedere senza restrizioni ai documenti di archivio, nonché a sostenerle nei loro sforzi volti ad accertare la verità e a ottenere giustizia;
7.prende atto delle esperienze e delle prospettive delle donne siriane e le invita a svolgere un ruolo di primo piano negli sforzi a favore della giustizia;
8.sottolinea che è fondamentale che i processi di giustizia e di accertamento delle responsabilità affrontino il ruolo della violenza sessuale e di genere;
9.esorta il governo di transizione siriano a far fronte alle sofferenze inflitte ai bambini e chiede che siano adottate misure pedagogiche, didattiche e cliniche efficaci e inclusive;
10.invita il governo di transizione a ripristinare le istituzioni statali e ad adottare tutte le misure necessarie per garantire che non si trasformino in roccaforti di determinate fazioni;
11.sottolinea che tutte le componenti della società siriana devono continuare a intrattenere dialoghi inclusivi a livello nazionale e discussioni politiche aperte, al fine di garantire una transizione sostenibile e rappresentativa;
12.accoglie con favore, a tale proposito, la recente conferenza di dialogo nazionale, tenutasi il 25 febbraio 2025, che ha consentito ai siriani di iniziare a riunirsi e discutere liberamente delle sfide e delle opportunità; sottolinea che è imprescindibile proseguire tale dialogo al fine di evitare che le divisioni sociali e i disaccordi all'interno di componenti fondamentali della società siriana si inaspriscano e che la situazione di sicurezza già precaria si destabilizzi ulteriormente;
13.apprezza l'annuncio del Presidente ad interim del 2 marzo 2025 sulla creazione di un comitato di esperti incaricato di redigere una dichiarazione costituzionale volta a regolamentare la fase politica di transizione del paese; auspica che ciò comprenda tutti i gruppi, i movimenti, le forze di opposizione, le minoranze e gli attori sociali;
14.esorta il governo di transizione a riconoscere e salvaguardare tutti i gruppi etnici e religiosi, compresi cristiani, sciiti, ismaili, alawiti, curdi e tutti gli altri, e a limitare qualsiasi tentativo di soffocare la divisione settaria;
15.sottolinea l'importanza di portare avanti le riforme e di istituire meccanismi politici in linea con i principi democratici, la libertà individuale e il diritto internazionale;
16.invita il governo di transizione siriano a riconoscere il ruolo fondamentale della società civile e delle diverse comunità etniche, religiose e tribali siriane nel definire il futuro quadro politico del paese e nel contribuire alla ricostruzione del suo tessuto sociale;
17.esorta il governo ad interim ad adottare tutte le misure necessarie per creare le condizioni per il funzionamento di una stampa dinamica, libera e indipendente; chiede la revoca di tutte le restrizioni nei confronti dei media;
18.esorta il governo ad interim a creare le condizioni necessarie affinché le donne possano svolgere un ruolo centrale nella vita politica ed economica della Siria;
19.sottolinea la fondamentale necessità che l'UE continui a fornire ingenti aiuti umanitari in linea con il livello di assistenza umanitaria, allo sviluppo, economico e alla stabilizzazione fornito dal 2011;
20.sostiene l'attuazione di politiche che promuovano uno sviluppo equo in tutte le regioni, contribuiscano a un'identità nazionale unificata e a uno sviluppo equilibrato in tutte le zone urbane e rurali al fine di ridurre le disparità regionali; sottolinea inoltre l'importanza fondamentale di responsabilizzare le comunità locali;
21.sottolinea la necessità di riforme economiche di ampia portata, in particolare nei settori dell'energia e dell'agricoltura;
22.sottolinea che la ricostruzione delle infrastrutture energetiche siriane attraverso il ripristino del pieno controllo dei giacimenti petroliferi nel Nord-Est della Siria e il rafforzamento degli impianti di produzione sono fondamentali per la ripresa economica del paese;
23.invita l'UE a svolgere un ruolo centrale in tali sforzi e apprezza la revoca graduale e condizionata delle sanzioni specifiche, in particolare quelle che ostacolano l'assistenza umanitaria e che impongono restrizioni ai progetti infrastrutturali, al settore finanziario e al sostegno finanziario al commercio e al settore dei trasporti; invita tutti gli attori internazionali, in particolare gli Stati Uniti, a fare altrettanto e a prendere in considerazione una graduale revoca delle sanzioni;
24.chiede, tuttavia, il mantenimento di sanzioni individuali nei confronti del personale militare, dei funzionari, delle imprese e delle persone associate alla famiglia Assad;
25.invita il governo ad interim a eliminare l'intero stock di armi chimiche presenti in Siria in stretto coordinamento con l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche;
26.invita il governo di transizione ad adottare tutte le misure necessarie per contrastare le reti del traffico di droga, in particolare quelle relative al contrabbando di Captagon;
27.chiede che siano adottate tutte le misure necessarie per incentivare e agevolare gli investimenti esteri diretti in Siria conformemente alle norme internazionali;
28.invita la Commissione a sostenere gli sforzi di ricostruzione concentrandosi sui settori fondamentali per migliorare le prospettive economiche dei siriani, compresi i trasporti, l'elettricità, la sanità e l'istruzione, e a garantire che i programmi di finanziamento siano accompagnati dalla dovuta diligenza e da un monitoraggio indipendente;
29.raccomanda che la Banca europea per gli investimenti svolga un ruolo chiave nel rafforzamento del settore bancario siriano, che continua a dipendere quasi interamente dalle banche libanesi per le transazioni commerciali e personali, e chiede che il settore bancario siriano sia collegato al sistema SWIFT al fine di migliorare la tracciabilità;
30.raccomanda agli Stati membri dell'UE di garantire che i siriani residenti in Europa e che godono di protezione internazionale siano autorizzati a recarsi in Siria per rendersi conto della situazione in loco senza perdere il loro status attuale; esorta la Commissione a fornire orientamenti al riguardo;
31.esprime profonda preoccupazione per il ritiro dell'Agenzia statunitense per l'assistenza allo sviluppo internazionale dal Nord-Est della Siria, aggravando la già critica situazione umanitaria e mettendo ulteriormente a dura prova la capacità delle forze democratiche siriane di gestire i centri di detenzione dell'ISIS; riconosce che la continua presenza di migliaia di combattenti dell'ISIS detenuti e delle loro famiglie rappresenta un grave rischio per la sicurezza della regione, il che richiede una maggiore condivisione delle responsabilità a livello internazionale e soluzioni sostenibili per procedimenti penali a loro carico, la loro riabilitazione o il loro rimpatrio;
32.esorta il governo ad interim a garantire che il ricco patrimonio culturale siriano sia adeguatamente protetto;
33.invita tutti gli attori stranieri ad astenersi dall'interferire politicamente, economicamente e militarmente negli affari interni ed esterni della Siria;
34.esorta i paesi vicini della Siria a rispettare la sua sovranità e integrità territoriale conformemente al diritto internazionale;
35.invita la Federazione russa a cessare qualsiasi tentativo di influenzare, modificare o limitare il processo di ricostruzione; esorta inoltre la Federazione russa a cessare tutte le operazioni dalla base aerea di Khmeimim e dalla base navale di Tartus; invita il governo ad interim della Siria e i governi di tutti gli altri paesi ad astenersi dal fornire assistenza alla Russia a tale riguardo;
36.invita la Turchia ad astenersi dall'esercitare pressioni sulle forze curde attraverso un'azione militare in tutta la Siria nordoccidentale e dall'utilizzare come arma i 3,5 milioni di rifugiati siriani in Turchia;
37.invita la Repubblica islamica dell'Iran a cessare tutte le attività volte a smantellare gli sforzi politici ed economici del governo ad interim della Siria e a modificare lo status quo con la forza;
38.esorta vivamente il governo ad interim ad astenersi da qualsiasi azione politica, economica e militare ostile nei confronti dei paesi vicini;
39.esprime preoccupazione per la nomina di cittadini stranieri con affiliazioni jihadiste a cariche di alto livello in seno al ministero della Difesa, tra cui il generale di brigata Abdul Rahman Hussein al-Khatib (Abu Hussein al-Urduni), Omar Mohammed Jaftashi (Mukhtar al-Turki) e Abu Amsha (Mohammed Al-Jassem), e sottolinea che tali nomine potrebbero compromettere gli sforzi volti a istituire una struttura di sicurezza stabile e inclusiva in Siria;
40.esorta il governo ad interim della Siria a garantire che tutte le nomine militari e di sicurezza si basino rigorosamente sulle qualifiche professionali, sul rispetto dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario e sull'impegno a combattere il terrorismo, e a sottolineare che le persone con affiliazioni estremiste non devono essere autorizzate a ricoprire cariche di autorità all'interno delle istituzioni statali;
41.sottolinea l'importanza di adottare misure concrete per affrontare la situazione estremamente fragile in diversi centri di detenzione dell'ISIS nel Nord-Est della Siria; esprime preoccupazione per la situazione umanitaria sul campo e per l'onere che attualmente grava esclusivamente sulle forze democratiche siriane; invita tutte le parti a collaborare per istituire un quadro efficace e sostenibile per affrontare le crescenti tensioni;
42.esorta il governo ad interim della Siria a formulare una strategia globale di lotta al terrorismo in conformità del diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale in materia di diritti umani;
43.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla vicepresidente della Commissione/alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e al governo transitorio della Siria.