PROPOSTADIRISOLUZIONEsu piani e azioni per accelerare la transizione verso un'innovazione non basata sull'utilizzo di animali nella ricerca, nella sperimentazione a norma di legge e nell'istruzione
10.9.2021-()
a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento
Benoît Lutgen, Herbert Dorfmann
a nome del gruppo PPE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comuneRC-B9-0425/2021
B9-0432/2021
Risoluzione del Parlamento europeo su piani e azioni per accelerare la transizione verso un'innovazione non basata sull'utilizzo di animali nella ricerca, nella sperimentazione a norma di legge e nell'istruzione
()
Il Parlamento europeo,
–vista la direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici[1],
–visto l'articolo 13 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),
–visto il regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30novembre 2009, sui prodotti cosmetici[2],
–vista la relazione della Commissione del 5 febbraio 2020 dal titolo "Relazione 2019 sulle statistiche relative all'uso di animali a fini scientifici negli Stati membri dell'Unione europea nel periodo 2015-2017" (),
–visto l'articolo 132, paragrafo 2, del suo regolamento,
A.considerando che l'articolo 13 TFUE stabilisce che, nella formulazione e nell'attuazione delle politiche dell'Unione, si dovrebbe tenere pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti;
B.considerando che la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici afferma che, benché sia auspicabile sostituire nelle procedure l'uso di animali vivi con altri metodi che non ne prevedano l'uso, attualmente l'impiego di animali vivi continua ad essere necessario per tutelare la salute umana e animale e l'ambiente;
C.considerando che tale direttiva dovrebbe essere rivista periodicamente alla luce dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche e delle misure di protezione degli animali;
D.considerando che l'Unione si è impegnata a promuovere il benessere degli animali, proteggendo nel contempo la salute umana e l'ambiente;
E.considerando che, secondo l'indagine Eurobarometro n. 442 del marzo 2016, l'89% dei cittadini dell'Unione concorda nel ritenere che l'UE dovrebbe fare di più per promuovere una maggiore consapevolezza dell'importanza del benessere degli animali a livello internazionale, e il 90% dei cittadini dell'Unione concorda nel ritenere che è importante fissare norme elevate di benessere degli animali che siano riconosciute in tutto il mondo;
F.considerando che l'UE è un attore di primo piano nel quadro delle Nazioni Unite; che le istituzioni europee e gli Stati membri devono continuare a impegnarsi a favore di un ordine globale basato sul diritto internazionale e sulla cooperazione multilaterale; che l'Unione dovrebbe impegnarsi maggiormente per promuovere standard elevati di benessere degli animali nelle sue relazioni esterne e adoperarsi per garantire parità di condizioni di concorrenza:
Una transizione verso l'innovazione con un minor uso di animali vivi nella ricerca
1.sottolinea che l'uso di animali nella ricerca ha contribuito a progressi significativi nel trattamento di patologie come cancro al seno, lesioni cerebrali, leucemia infantile, fibrosi cistica, sclerosi multipla, tubercolosi e molte altre, e ha svolto un ruolo significativo nello sviluppo di pacemaker, sostituzioni di valvole cardiache e anestetici;
2.sottolinea che la sperimentazione animale è fondamentale nello sviluppo di vaccini per garantirne la sicurezza; sottolinea che la sperimentazione di un vaccino contro il coronavirus sugli animali è stata assolutamente essenziale nella corsa alla messa a punto di vaccini contro la COVID-19;
3.richiama l'attenzione sul fatto che la salute degli animali nel settore zootecnico dipende anche dalla ricerca animale applicata;
4.osserva che alcuni Stati membri hanno adottato misure attuative nazionali che garantiscono un elevato livello di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, mentre altri si limitano ad applicare i requisiti minimi stabiliti dalla direttiva 2010/63/UE.
5.ritiene che alcune misure attuative nazionali potrebbero ispirare una prossima revisione della direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, come il divieto di sperimentazione animale per i detergenti e i biocidi o i relativi ingredienti, adottato nel decreto sul codice vallone per il benessere degli animali nell'ottobre 2018;
6.ricorda che il divieto di sperimentazione animale per i prodotti cosmetici ha portato a maggiori sforzi di ricerca finalizzati a sviluppare metodi di sperimentazione alternativi, con effetti che vanno ben oltre il settore dei cosmetici; sottolinea che ci si aspetta un progresso significativo quando verranno introdotti altri divieti;
7.evidenzia che l'UE ha investito somme significative nella ricerca di base e nell'istruzione nonché nei programmi di finanziamento che hanno condotto alla scoperta di metodologie basate su nuovi approcci (New Approach Methodologies – NAM) – come la tecnologia organo su chip, i sistemi microfisiologici, l'intelligenza artificiale, la biostampa 3D di tessuti, i micro-organi –, le quali, una volta convalidate e attuate per usi a norma di legge, possono ridurre significativamente e sostituire la sperimentazione animale;
8.ritiene che gli esperimenti sugli animali dovrebbero essere evitati, quando possibile, nel processo di ricerca, al fine di proteggerli da sofferenze inutili;
9.invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a rendere disponibili finanziamenti sufficienti a medio e a lungo termine per lo sviluppo, la convalida e l'introduzione in tempi rapidi di metodi di sperimentazione alternativi per la sostituzione della sperimentazione animale per quanto riguarda i parametri tossicologici chiave, quali la cancerogenicità, la tossicità riproduttiva e la tossicità a dose ripetuta; esorta la Commissione a stanziare risorse finanziarie per lo sviluppo di un maggior numero di meccanismi scientifici volti ad evitare la sperimentazione animale;
Il ruolo dell'istruzione in una transizione verso un'innovazione non basata sull'utilizzo di animali nella ricerca
10.sottolinea la necessità di un costante sforzo di formazione e istruzione per garantire un'adeguata conoscenza delle alternative e dei processi nei laboratori e tra le autorità competenti;
11.sottolinea che gli istituti universitari devono svolgere un ruolo essenziale in termini di promozione di metodi alternativi alla sperimentazione animale nelle discipline scientifiche e di divulgazione di nuove conoscenze e pratiche, che sono disponibili ma non sempre ampiamente utilizzati;
12.sottolinea la necessità di lavorare nel quadro di strutture internazionali per accelerare la convalida e l'accettazione di metodi alternativi e per fornire supporto, attraverso il trasferimento di conoscenze e il sostegno finanziario, ai paesi terzi in cui gli scienziati potrebbero non essere a conoscenza dell'esistenza di metodi alternativi e in cui gli impianti di sperimentazione potrebbero mancare delle necessarie infrastrutture di ricerca;
°
°°
13.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.