Quali sono le cause dei difficili rapporti tra UE e Russia?

Negli ultimi anni, le relazioni tra l'UE e la Russia sono diventate sempre più tese, a seguito degli attacchi contro l'Ucraina e la democrazia, nonché per le campagne di disinformazione.

Prima dell'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, l'UE si era impegnata nella costruzione di una relazione strategica, focalizzandosi su aree quali economia, energia, cambiamento climatico, istruzione e la risoluzione dei conflitti in Medio Oriente. L'UE ha anche sostenuto fortemente l'adesione della Russia all'Organizzazione Mondiale del Commercio.

Tuttavia le tensioni nei rapporti tra Unione europea e Russia negli ultimi dieci anni sono cresciute costantemente. Ad alimentarle l'ingerenza del Cremlino in Ucraina a seguito dell'annessione della Crimea nel 2014 e l'operazione militare lanciata del febbraio 2022. L'azione militare della Russia in Ucraina è stata percepita non solo come un assalto all'integrità territoriale della nazione, ma è anche come una minaccia per la sicurezza e la stabilità europea.

Questa situazione rappresenta anche una violazione dei principi basilari quali la libertà e la democrazia, al centro dell'impegno dell'UE.

Nel marzo 2022, l'UE ha adottato la sua (PDF), affermando che la Russia rappresenta "una minaccia diretta e a lungo termine per la sicurezza europea".

Altri segnali ostili sono stati ravvisati nella campagna di disinformazione e negli attacchi informatici da parte della Russia, oltre ai tentativi di Mosca di interferire nei processi democratici occidentali.


I manifestanti si scontrano con la polizia antisommossa durante una manifestazione a sostegno del leader dell'opposizione incarcerato Alexei Navalny nel centro di Mosca il 23 gennaio 2021. ©Irill KUDRYAVTSEV/AFP
Scontri tra manifestanti con la polizia durante una manifestazione per Alexei Navalny a Mosca il 23 gennaio 2021. ©Irill KUDRYAVTSEV/AFP

Le sanzioni dell’UE contro la Russia


A partire dall’annessione della Crimea nel 2014, le sono mirate al settore economico, a quello energetico e a quello della difesa. La Russia ha risposto con delle contromisure, vietando circa la metà delle proprie importazioni agroalimentari. Prima di Natale i leader europei hanno deciso all’unanimità di estendere le proprie sanzioni fino al 31 luglio 2021. Le misure, che vengono rinnovate due volte l’anno, hanno colpito gravemente la Russia: si stima che la sua economia sia diminuita del 6% alla fine del 2018 a causa delle sanzioni dell’UE e degli USA.

L’UE ha anche imposto delle a seguito dell’avvelenamento di Navalny. In una risoluzione adottata nel dicembre 2021, il Parlamento ha chiesto ulteriori sanzioni in caso di aggressione russa contro l'Ucraina.

Supporto all'Ucraina

Dall'avvio dell'azione militare su ampia scala in territorio ucraino ad opera della Russia nel febbraio del 2022, l'Unione Europea e, al suo interno il Parlamento, si sono levati in difesa dell'Ucraina. Attraverso la condanna dell'aggressione perpetrata dalla Russia, l'applicazione di sanzioni e l'erogazione di sostegno finanziario e materiale, è stato manifestato un appoggio incondizionato.

In aggiunta, il Parlamento europeo ha agevolato il cammino dell'Ucraina verso l'acquisizione dello status di candidato all'Unione Europea, attraverso l'invito a procedere rivolto agli Stati membri in un'ottica di avvio dei dialoghi per l'adesione.

Consultate la nostra cronologia per scoprire come l'UE e il Parlamento europeo sostengono l'Ucraina nel 2024 e come l'hanno sostenuta nel 2023 e nel 2022.

L’arresto di Alexey Navalny


A seguito della lunga convalescenza per l'avvelenamento del 2020, al suo ritorno in Russia il 17 gennaio 2021 Alexei Navalny veniva arrestato.

Durante del 27 gennaio 2021, il vicepresidente della Commissione per gli affari esteri, Urmas Paet, ha chiesto che vengano emesse delle sanzioni contro “coloro che hanno la responsabilità diretta per l’arresto e le vessazioni su Alexey Navalny”. Dopo essersi ristabilito dall’avvelenamento dell’anno scorso, che ne ha quasi provocato la morte, il leader dell’opposizione è stato imprigionato al suo ritorno in Russia il 17 gennaio.

Nella risoluzione adottata a quattro giorni dopo il suo arresto, il Parlamento europeo ha richiesto di rafforzare le sanzioni dell’UE contro la Russia, oltre al rilascio immediato e incondizionato di Alexey Navalny e di tutte le persone fermate in occasione del suo rientro a Mosca.

Nel dicembre 2021, il Parlamento europeo ha assegnato a Navalny il Premio Sacharov per la libertà di pensiero per la sua lotta contro la corruzione e le violazioni dei diritti umani da parte del Cremlino. È stato accettato da Daria Navalnaya a nome del padre all'epoca in carcere.

In risposta alla notizia del decesso di Navalny in febbraio 2024, vari europarlamentari hanno espresso la loro ammirazione per il suo coraggio nel confrontarsi con l'amministrazione del Cremlino.


Scoprite come l'UE sostiene l'Ucraina nella sua lotta contro la Russia.

Energia


Un altro aspetto che tocca i rapporti tra UE e Russia è senza dubbio il settore energetico e la controversia sul gasdotto Nord Stream 2, che ha evidenziato il potere russo quale principale fornitore di energia dell'Unione europea. Nella risoluzione del gennaio 2021, gli europarlamentari hanno chiesto all’UE di interrompere immediatamente i lavori di completamento del gasdotto che dovrebbe collegare la Germania direttamente alla Russia.

All'indomani dell'inizio del conflitto, gli europarlamentari hanno sollecitato l'UE a incrementare la propria indipendenza energetica diversificando l'approvvigionamento energetico e investendo nelle energie rinnovabili. Hanno inoltre richiesto un embargo totale sulle importazioni russe di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas. Le sanzioni successive adottate dall'UE hanno incluso misure come il divieto di importazioni dalla Russia di petrolio e carbone e l'introduzione di un tetto massimo al prezzo relativo al trasporto marittimo del petrolio russo.

Campagne di disinformazione

Nel periodo precedente e durante il conflitto armato contro l'Ucraina, la Russia ha intrapreso campagne di disinformazione caratterizzate da un'insidia e un'ampiezza senza precedenti, dimostrando come anche le informazioni possano essere trasformate in strumenti di aggressione, come evidenziato da una .

Il Parlamento ha istituito una commissione per indagare sull'interferenza straniera in tutti i processi democratici nell'Unione Europea, inclusa la disinformazione. Gli europarlamentari hanno manifestato preoccupazione per la crescente frequenza e sofisticatezza dei tentativi di interferenza esterna e manipolazione delle informazioni, principalmente da parte di Russia e Cina. Nel rapporto finale, la commissione ha formulato una serie di raccomandazioni.

Per contrastare la propaganda bellica e la disinformazione, l'UE ha deciso di vietare le attività di trasmissione di Sputnik e Russia Today poco dopo l'inizio dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia.

In una risoluzione adottata a febbraio 2024, il Parlamento ha messo in guardia riguardo a politici eletti e partiti in Europa che consapevolmente favoriscono gli interessi di Mosca, minando l'unità e la democrazia dell'UE. Gli europarlamentari hanno espresso preoccupazione per il fatto che la Russia fornisca narrazioni a partiti e attori di estrema destra in tutta l'UE al fine di sovvertire il sostegno all'Ucraina.

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