Riforma elettorale UE: gli europarlamentari chiedono regole comuni e liste transnazionali
Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di introdurre regole comuni per le elezioni europee e rafforzare la loro dimensione europea.
Le elezioni europee determinano chi saranno i rappresentanti dei cittadini a livello europeo. Per ciò che riguarda la l'organizzazione elettorale, una buona parte viene decisa a livello nazionale e questo comporta che i paesi votino in giorni diversi, che solo i partiti politici nazionali appaiano nelle schede elettorali e che l’età per votare vari da paese a paese.
Una proposta, avanzata dalla Commissione per gli affari costituzionali del Parlamento europeo, e approvata in plenaria il 3 maggio 2022 chiede la riforma della legge elettorale europea, definendo alcune regole comuni per l’organizzazione delle elezioni europee.
La relazione sostiene che sia fondamentale trasformare le elezioni dell’UE “in un’unica elezione europea [...] invece di 27 elezioni nazionali separate, ovvero il modo in cui sono organizzate le elezioni europee oggi”.
"Agli elettori vengono conferiti nuovi poteri: oltre a scegliere i propri membri del Parlamento, possono sostenere un partito politico europeo, un programma europeo comune e un candidato alla presidenza della Commissione europea", ha affermato Domènec Ruiz Devesa (S&D, ES) , autore della relazione, durante la discussione in plenaria del 2 maggio.
Liste transnazionali e candidati di punta
Gli europarlamentari propongono l’istituzione di un collegio elettorale a livello europeo per eleggere 28 europarlamentari, oltre a quelli eletti nei collegi nazionali o regionali.
I partiti politici europei o le coalizioni di partiti nazionali, avrebbero la possibilità di proporre liste elettorali transnazionali guidate dal loro candidato di punta per la carica di Presidente della Commissione europea. Le liste transnazionali dovrebbero rispettare un equilibrio geografico includendo candidati provenienti da paesi grandi, medi e piccoli in ordine alternato.
La proposta afferma anche che i candidati principali dovrebbero essere in grado di presentarsi in tutti gli Stati membri all’interno delle liste dell'UE, consentendo così agli elettori di votare per il loro candidato preferito alla presidenza della Commissione.
Una proposta di liste transnazionali avanzata prima delle elezioni europee del 2019 non ricevette il sostegno dei capi di Stato e di governo dell’UE. In una affermarono che avrebbero riproposto la questione “in futuro, in vista delle elezioni 2024”.
Nel 2014 il Consiglio europeo nominò presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, candidato di punta del Partito popolare europeo (PPE), la famiglia politica europea che aveva ottenuto più voti. Tuttavia, nel 2019 i leader europei non seguirono lo stesso percorso.
Gli eurodeputati sostengono che l'istituzione di un collegio elettorale a livello dell'UE, nel quale le liste siano guidate dal candidato di ciascun gruppo politico alla presidenza della Commissione, rafforzerebbe la democrazia europea e legittimerebbe ulteriormente l'elezione del presidente della Commissione.
Una raccomandazione sull’introduzione di liste transnazionali è stata adottata come propostada uno dei panel europei di cittadini nell’ambito della Conferenza sul Futuro dell’Europa.
Disposizioni comuni per le votazioni
Gli europarlamentari propongono che il giorno previsto per le votazioni europee, sia lo stesso in tutti i paesi dell'UE e che queste si tengano sempre il 9 maggio, il giorno della Festa dell'Europa.
Attualmente, le elezioni si tengono dal giovedì alla domenica e ciascun paese segue le proprie tradizioni elettorali a livello nazionale.
La proposta mira ad armonizzare l’età per votare e per candidarsi alle elezioni europee. Gli europarlamentari raccomandano che tutti i cittadini europei abbiamo il diritto di votare a partire dai 16 anni e che ogni cittadino sopra i 18 anni abbia il diritto di candidarsi alle elezioni.
La proposta prevede che tutti i paesi dell'UE introducano il voto per corrispondenza alle elezioni europee, sostenendo inoltre che l'uguaglianza di genere nelle liste elettorali venga assicurata o attraverso liste bloccate, dove si alternano candidati uomini e donne, o attraverso quote.
Procedura speciale per modificare le regole elettorali
Gli aggiornamenti della legge elettorale europea sono soggetti a una . La proposta viene elaborata dal Parlamento europeo, il Consiglio può modificarla e il testo deve essere adottato all'unanimità, a seguito dell'. Tutti i paesi dell'UE devono approvare le disposizioni prima che queste possano entrare in vigore.