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Proposta di risoluzione - B8-0173/2019Proposta di risoluzione
B8-0173/2019

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'equilibrio di genere nelle nomine nel settore degli affari economici e monetari dell'UE

11.3.2019-()

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Nils Torvalds, Sophia in ’t Veld, Jean Arthuisa nome del gruppo ALDE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0171/2019

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Risoluzione del Parlamento europeo sull'equilibrio di genere nelle nomine nel settore degli affari economici e monetari dell'UE

()

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che l'articolo 2 del trattato sull'Unione europea sancisce il principio della parità tra donne e uomini;

B.  considerando che i presidenti della sua commissione per i problemi economici e monetari, a nome dei gruppi politici, nel corso degli anni hanno informato in diverse occasioni i Presidenti del Consiglio europeo, dell'Eurogruppo e della Commissione circa la mancanza di diversità di genere in seno alla Banca centrale europea (BCE) e ad altre istituzioni economiche, monetarie e finanziarie dell'UE;

C.  considerando che, con lettera del 5 marzo 2019, il Presidente del Parlamento europeo, a seguito di una riunione della Conferenza dei presidenti, ha chiesto ai Presidenti del Consiglio europeo e della Commissione di impegnarsi a garantire che tutte le istituzioni dell'Unione di cui sono responsabili mettano in atto misure concrete per garantire l'equilibrio di genere e far sì che gli elenchi ristretti di tutte le procedure di selezione siano equilibrati da un punto di vista del genere;

D.  considerando che il 7 marzo 2011 il Consiglio ha adottato il Patto europeo per la parità di genere per il periodo 2011-2020;

E.  considerando che il Parlamento deplora che le donne continuino a essere sottorappresentate nelle posizioni dirigenziali nel settore dei servizi bancari e finanziari; che tutte le istituzioni e gli organismi dell'UE e nazionali dovrebbero attuare misure concrete per garantire l'equilibrio di genere;

F.  considerando che solo uno dei sei membri del comitato esecutivo della BCE è una donna; che solo due dei 25 membri del Consiglio direttivo della BCE sono donne;

G.  considerando che i presidenti dell'Autorità bancaria europea (ABE), dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (EIOPA) e dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) sono uomini; che uno dei tre direttori esecutivi delle autorità europee di vigilanza (AEV) è una donna;

H.  considerando che il presidente del meccanismo di vigilanza unico è stato da poco sostituito da un uomo, rendendo così il Comitato di risoluzione unico il solo organismo dell'UE nell'ampio settore delle istituzioni economiche e finanziarie a essere guidato da una donna;

I.  considerando che il meccanismo europeo di stabilità e la Banca europea per gli investimenti sono presieduti da uomini;

J.  considerando che solo nove dei 28 membri della Commissione europea sono donne;

K.  considerando che sette dei 20 membri dell'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo sono donne e 11 dei 23 presidenti di commissione sono donne;

1.  sottolinea che la diversità di genere in seno a consigli esecutivi e governi assicura una più ampia competenza e prospettive più vaste, e che il fatto di reclutare solo uomini o solo donne comporta una selezione più ristretta e il rischio di rinunciare a candidati potenzialmente eccellenti;

2.  si rammarica del fatto che la Commissione e l'ampia maggioranza dei governi dell'UE non siano stati finora in grado di promuovere la diversità di genere in seno agli organismi e alle istituzioni dell'UE, segnatamente per quanto riguarda le nomine di alto livello nei settori attinenti alle questioni economiche, finanziarie e monetarie; si attende che gli Stati membri e le istituzioni europee si adoperino senza indugio per migliorare la diversità di genere nelle posizioni di maggior rilievo;

3.  invita i governi degli Stati membri, il Consiglio, l'Eurogruppo e la Commissione a presentare elenchi ristretti che comprendano almeno un candidato e una candidata per ciascuna procedura di nomina in tutte le istituzioni e gli organismi dell'UE;

4.  sottolinea che in futuro il Parlamento muoverà obiezioni alla presentazione di candidati, sia donne che uomini, che non sono stati inclusi in un elenco ristretto equilibrato dal punto di vista del genere;

5.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, ai governi degli Stati membri, alla Commissione, alla Banca centrale europea, al meccanismo di vigilanza unico, al Comitato di risoluzione unico, all'Autorità bancaria europea, all'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali, all'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati e alle autorità nazionali competenti degli Stati membri.

Ultimo aggiornamento: 11 marzo 2019
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