CBAM: il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) è lo strumento dell'UE per combattere la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (fenomeno per cui le imprese trasferiscono la produzione in paesi al di fuori dell'Unione europea con normative climatiche meno rigorose) imponendo dazi sulle importazioni ad alta intensità di carbonio come acciaio e cemento. Gli importatori devono acquistare certificati di carbonio che tengano conto delle loro emissioni. Questo sistema garantisce una concorrenza leale, contribuisce agli obiettivi climatici dell'UE e promuove la riduzione delle emissioni globali. Le comunicazioni CBAM sono iniziate nel 2023. La loro piena attuazione si avrà a partire dal 2026.
Coesione: la politica di coesione è il principale quadro per gli investimenti dell'UE. Mira a ridurre le disparità tra le regioni dell'UE promuovendo la coesione economica, sociale e territoriale. Si concentra sul sostegno alle regioni meno sviluppate attraverso finanziamenti per le infrastrutture, l'innovazione, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo sostenibile. Questa politica è finanziata principalmente dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo sociale europeo (FSE).
Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF): il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) è uno strumento temporaneo che serve a convogliare i fondi di Next Generation EU. La Commissione raccoglie fondi mediante prestiti sui mercati dei capitali (emettendo obbligazioni per conto dell'UE). Questi fondi sono messi a disposizione dei paesi dell'UE sotto forma di prestiti o sovvenzioni in base ad ambiziosi programmi di riforma e investimento.
ETS: il sistema di scambio di quote di emissione (ETS) dell'UE è un meccanismo "cap-and-trade " (di limitazione delle emissioni e scambio di quote) per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in modo efficace sotto il profilo dei costi. Stabilisce un tetto per le emissioni totali di settori come quello dell'energia o dell'industria, che in seguito verrà progressivamente ridotto. Le imprese devono acquistare o ricevere quote di emissione per coprire le loro attività, scambiandole se necessario. Si crea così un incentivo finanziario a ridurre le emissioni, promuovendo gli obiettivi climatici dell'UE.
Impegni: gli stanziamenti d'impegno rappresentano il costo di tutti gli obblighi giuridici contratti durante l'esercizio in corso con eventuali implicazioni finanziarie per gli esercizi futuri.
Margine di manovra: Il margine di manovra è la differenza tra l'importo massimo dei fondi che l'UE può richiedere ai paesi dell'UE per coprire i propri obblighi finanziari (massimali delle risorse proprie) e l'importo massimo dei fondi che possono essere spesi in un determinato periodo (massimali di pagamento del bilancio a lungo termine). Per il programma Next Generation EU il massimale delle risorse proprie è stato temporaneamente (fino al 2058) e in via eccezionale portato al 2 %, con un aumento di 0,6 punti percentuali.
Massimale delle risorse proprie: il massimale delle risorse proprie stabilisce l'importo massimo delle risorse proprie che l'UE può richiedere agli Stati membri per finanziare le sue spese in un determinato periodo di bilancio. I massimali delle entrate sono definiti nella decisione sulle risorse proprie, il testo giuridico che stabilisce le condizioni per finanziare il bilancio dell'UE. I massimali delle risorse proprie sono espressi in percentuale del reddito nazionale lordo (RNL) stimato dell'UE, pari alla somma dei RNL di tutti gli Stati membri.
Massimali: importo massimo che può essere speso per i programmi nell'ambito di un settore d'intervento (rubrica). I massimali aiutano a pianificare il bilancio e a tenere sotto controllo le finanze. Il bilancio a lungo termine definisce tali limiti per tutta l'Unione europea e per i principali settori di spesa (rubriche) su un periodo di sette anni. Vi sono due tipi di massimali di spesa: un massimale annuo per ciascuna rubrica, espresso in stanziamenti d'impegno, ossia obblighi di spesa giuridicamente vincolanti. Gli stanziamenti d'impegno non sono necessariamente spesi nello stesso anno, ma possono essere erogati nell'arco di più esercizi. Il secondo tipo è il massimale annuo complessivo: per gli stanziamenti d'impegno, corrisponde alla somma dei massimali di ciascuna rubrica, e per gli stanziamenti di pagamento, indica gli importi massimi effettivi autorizzati per l'esborso in un determinato anno.
Meccanismo di correzione: rettifiche finanziarie concesse ad alcuni Stati membri per ridurre i loro contributi netti al bilancio dell'UE. Concepite per garantire l'equità dei finanziamenti, sono spesso negoziate durante le discussioni sul bilancio per trovare un equilibrio tra contributi e benefici. Attualmente l'UE concede rettifiche di bilancio (dette anche "correzioni forfettarie") a Danimarca, Germania, Austria, Paesi Bassi e Svezia.
Meccanismo di condizionalità: concordato dai colegislatori nel 2020 parallelamente ai negoziati sull'attuale QFP, questo nuovo strumento è entrato in vigore nel 2021. Questa normativa subordina l'accesso ai fondi dell'UE al rispetto dello Stato di diritto e dei valori democratici. Se un paese membro viola questi principi, l'Unione europea può sospendere o ridurre il suo sostegno finanziario. Il meccanismo punta a garantire che le risorse dell'UE siano utilizzate correttamente e che gli Stati membri rispettino i valori fondamentali dell'UE. L'idea è di promuovere la buona governance e la responsabilità in tutta l'Unione.
Mercato unico: istituito con il trattato di Maastricht del 1992, il mercato unico dell'UE, spesso denominato mercato interno, conta circa 450 milioni di consumatori. È stato un precursore dell'unione monetaria dell'UE e dell'adozione dell'euro come moneta unica. Il suo obiettivo principale è creare uno spazio economico unificato, considerando l'Unione europea come un unico territorio in cui merci, capitali, servizi e persone circolano liberamente. Quattro paesi non UE — Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera — partecipano al mercato unico, sebbene abbiano negoziato alcune clausole di esclusione.
NEXT GENERATION EU: Next Generation EU (NGEU) è il pacchetto unico per la ripresa economica dell'UE inteso ad aiutare i paesi membri a far fronte alle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19. Denominato NextGenerationEU, NextGenEU o strumento dell'Unione europea per la ripresa, ha un valore totale di 806,9 miliardi di EUR. I suoi fondi sono utilizzabili fino al 2026.
Pagamenti: gli stanziamenti di pagamento sono le somme effettivamente versate nel corso di un determinato esercizio, compresi gli impegni assunti negli esercizi precedenti. Per questo motivo, il livello dei pagamenti è solitamente più elevato negli ultimi anni di un quadro finanziario pluriennale.
Procedura di approvazione: secondo la procedura di approvazione, il Parlamento ha un potere di veto, ciò significa che, pur non potendolo modificare, può approvare o respingere un atto giuridico. Senza l'approvazione del Parlamento europeo, un atto non può essere adottato. Al termine dei negoziati sul bilancio a lungo termine dell'UE, il Parlamento deve approvare il regolamento del Consiglio che istituisce il prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'UE. Per il QFP è necessaria l'approvazione della maggioranza dei membri che compongono il Parlamento, ma questa regola non si applica a tutta la procedura di bilancio, e per altri tipi di approvazione potrebbe bastare una maggioranza semplice.
Procedura di consultazione: la consultazione è una procedura legislativa speciale, un'eccezione alla procedura legislativa ordinaria applicata ai fascicoli nella maggior parte dei settori d'intervento. Il Consiglio deve richiedere il parere del Parlamento, ma non ne è vincolato. L'assenza di consultazione renderebbe l'atto illegale e potenzialmente annullabile dalla Corte di giustizia. L'introduzione di nuove risorse proprie nel bilancio a lungo termine dell'UE richiede la consultazione del Parlamento.
Politica agricola comune (PAC): la PAC è una politica unificata in materia di agricoltura nei paesi dell'UE. Istituita nel 1962, è la più antica politica dell'UE in vigore e rappresenta circa il 31 % dell'attuale bilancio a lungo termine. Mira a fornire ai cittadini dell'UE alimenti a prezzi accessibili, sicuri e di qualità, a garantire un tenore di vita equo agli agricoltori, preservando nel contempo le risorse naturali e rispettando l'ambiente. La PAC fornisce sostegno diretto, misure di mercato e sostegno allo sviluppo rurale. Nel 2024 il Parlamento ha approvato riforme volte ad alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell'UE.
QFP: il QFP (quadro finanziario pluriennale) è la denominazione del bilancio a lungo termine dell'UE, che di solito copre un periodo di sette anni. Stabilisce i limiti alla spesa dell'UE - nel suo complesso e per i vari settori di attività - durante il periodo in questione. Suddivide la spesa dell'UE in grandi categorie ("rubriche"), che corrispondono alle priorità e ai settori d'intervento dell'Unione. Per ogni esercizio coperto dal QFP vi sono limiti di spesa fissi, o "massimali".
Relatore/relatrice: deputato o deputata al Parlamento europeo incaricato/a di redigere un fascicolo legislativo o non legislativo secondo la procedura legislativa del Parlamento. I relatori ombra sono nominati dagli altri gruppi politici per lavorare a fianco del relatore e far valere i pareri del loro gruppo. Il relatore capeggia la squadra negoziale del Parlamento nei colloqui con il Consiglio dell'UE.
Regolamento: un atto legislativo dell'UE che ha immediata forza di legge in tutti i paesi dell'UE contemporaneamente. Una direttiva è un atto legislativo dell'UE che stabilisce un obiettivo che i paesi membri devono raggiungere. I legislatori nazionali possono quindi decidere come raggiungere questi obiettivi attraverso la propria legislazione.
Risorse proprie: si tratta delle principali entrate del bilancio dell'UE. La spesa annuale del bilancio a lungo termine dell'UE non può superare le entrate (regola del bilancio in pareggio). Ne fanno parte i dazi doganali, una parte delle entrate IVA e delle entrate provenienti da un'imposta sulla plastica, e una quota del reddito nazionale lordo (RNL). L'UE sta esaminando potenziali nuove fonti come le imposte sul digitale e le entrate derivanti dall'adeguamento del carbonio alle frontiere. (Si veda sopra) Queste risorse finanziano le politiche e i programmi dell'UE e contribuiscono ad allentare la pressione sui contributi degli Stati membri.
Rubriche: le rubriche del quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'UE si riferiscono alle grandi categorie di politiche che definiscono le priorità di spesa dell'UE per un dato periodo (di solito sette anni). Ciascuna rubrica comprende risorse destinate a diversi programmi e fondi dell'UE.
Strumenti speciali: questi sono concepiti per creare flessibilità nel bilancio dell'UE. In caso di eventi imprevisti, i massimali di spesa del bilancio dell'UE possono essere superati per agevolare il ricorso a uno strumento speciale. Tuttavia, anche in questo caso, gli stanziamenti d'impegno per gli strumenti speciali non possono superare il massimale delle risorse proprie. La riserva di solidarietà per le catastrofi naturali e la riserva per gli aiuti d'urgenza per l'assistenza umanitaria sono due esempi di questo meccanismo.
ܲ徱à: un principio dell'UE secondo cui le decisioni dovrebbero essere prese quanto più possibile a livello locale. Esclude l'intervento dell'UE - laddove quest'ultima non abbia competenza esclusiva - quando una questione può essere affrontata efficacemente dagli stessi Stati membri a livello nazionale, regionale o locale. Tuttavia, autorizza l'azione dell'UE (anche in materie di competenza non esclusiva dell'UE) quando i paesi membri non possono conseguire obiettivi che è meglio perseguire a livello dell'UE.
ԲԾà: il Consiglio decide all'unanimità in una serie di settori d'intervento sensibili, ad esempio l'adesione all'UE, la fiscalità, le risorse proprie, il QFP e l'armonizzazione dei sistemi di sicurezza sociale. L'astensione di uno o più Stati membri non impedisce una decisione unanime.
Voto a maggioranza qualificata (VMQ): quando il Consiglio dell'UE vota su una proposta della Commissione o dell'alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, per farla approvare ha bisogno del sostegno di una maggioranza qualificata. Perché ciò accada, si devono verificare due condizioni simultanee: il 55 % degli Stati membri (15 su 27) deve votare a favore e questi Stati devono rappresentare almeno il 65 % della popolazione totale dell'UE. Una minoranza di blocco deve comprendere almeno quattro membri del Consiglio.
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