Tutto quello che c'è da sapere sul bilancio a lungo termine dell'Unione europea 

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In questa sezione della cartella stampa si possono trovare informazioni sul bilancio a lungo termine dell'Unione europea. I negoziati tra i paesi dell'Unione e le istituzioni europee sul quadro finanziario pluriennale prenderanno il via nel 2025.

  • Secondo il trattato sull'Unione europea, il quadro finanziario pluriennale (QFP) definisce il bilancio dell'UE per un periodo di almeno cinque anni. Il suo obiettivo è garantire la prevedibilità delle entrate e delle spese e l'allineamento dei finanziamenti alle priorità strategiche e alle sfide comuni dell'UE, ad esempio la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza e la difesa, la gestione della migrazione e la creazione di posti di lavoro. Le due priorità del bilancio dell'UE sono: stimolare la crescita economica e rafforzare la solidarietà in tutta l'Unione.

    Il bilancio a lungo termine stabilisce i limiti dell'importo che l'UE può spendere annualmente in vari settori strategici, in genere per un periodo di sette anni. Fissa il livello massimo di risorse ("massimale") per ciascuna delle principali categorie di politiche ("rubriche") della spesa dell'UE per questo periodo. Il QFP non può essere in deficit, il che lo distingue sostanzialmente dai bilanci nazionali. L'attuale bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027 ammonta a 1 210 miliardi di EUR in impegni (ciò che l'UE può impegnarsi a spendere in quel periodo, ai prezzi del 2018).

    Perché è necessario un bilancio dell'UE?

    Il bilancio dell'UE integra i bilanci nazionali e finanzia le iniziative che si possono intraprendere in modo più efficace a livello dell'UE, in quanto consente di realizzare economie di scala ed evitare duplicazioni. Funziona come una riserva di risorse per affrontare le sfide comuni e fornire un valore aggiunto a livello europeo. Il bilancio dell'UE si concentra principalmente sugli investimenti: circa il 93% dei fondi va a beneficio di cittadini, regioni, città, agricoltori, università e imprese. Le spese amministrative dell'UE rappresentano meno del 7% del bilancio complessivo. Per valutare correttamente i benefici tratti dagli Stati membri rispetto ai contributi versati, è necessario considerare anche i vantaggi del mercato unico e dello spazio Schengen e le opportunità che derivano dalla politica di coesione. mostrano che i benefici del mercato unico per gli Stati membri dell'UE sono stati sei volte superiori rispetto ai loro contributi.

    Prima revisione intermedia e fondo per la ripresa

    L'attuale bilancio a lungo termine dell'UE riguarda il periodo 2021-2027. Dalla sua adozione nel 2020, l'UE ha dovuto affrontare sfide inedite e inaspettate, che vanno dalle conseguenze della guerra della Russia contro l'Ucraina, all'aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse. In risposta, i legislatori europei hanno adottato proposte per rafforzare il bilancio dell'UE in diversi settori prioritari, nell'ambito di un processo chiamato "revisione intermedia" del bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027.

    In seguito alla pandemia di Covid-19, i legislatori dell'UE hanno concordato un insieme di incentivi unico nel suo genere, il cosiddetto uno strumento temporaneo concepito per stimolare la ripresa dell'Unione. Grazie al dispositivo per la ripresa e la resilienza, che ne è il pilastro, l'Unione europea sta investendo 806,9 miliardi di euro (750 miliardi di EUR ai prezzi del 2018) nei suoi Stati membri attraverso l'assunzione congiunta di prestiti. Esercitando il controllo parlamentare, i deputati si assicurano che il denaro sia speso in modo oculato.

    Approfondimenti:

    Note tematiche sull'Unione europea - Quadro finanziario pluriennale

    Long-term EU budget for 2021 to 2027: State of play (Il bilancio a lungo termine dell'UE per il periodo 2021-2027: stato dei lavori)

    First-ever revision of the EU's long-term budget (Prima revisione del bilancio a lungo termine dell'UE)

    Ϸվary oversight in RRF (Controllo parlamentare nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza)

    Documenti e link relativi al dispositivo per la ripresa e la resilienza

  • La Commissione europea elabora una prima proposta di bilancio a lungo termine dell'UE, in cui delinea priorità e regole e stabilisce quanto l'Unione può spendere nei vari settori (ad esempio l'agricoltura, la ricerca, la politica di coesione) e il periodo coperto (di solito sette anni). La proposta della Commissione include solitamente una proposta di decisione sulle cosiddette "risorse proprie", ossia le fonti di entrare riscosse direttamente dall'UE.

    In attesa della proposta della Commissione, prevista per luglio 2025, il Parlamento ha definito le sue priorità in una risoluzione (il progetto di relazione il 19 febbraio 2025 in sede di commissione per i bilanci). Il Parlamento adotta anche una relazione intermedia in risposta alla proposta della Commissione.

    Il testo giuridico del regolamento sul QFP è adottato all'unanimità dal Consiglio dell'UE, in cui sono rappresentati i governi dell'UE. I negoziati tra i governi dei paesi membri sono difficili e quindi le discussioni vengono spesso portate al livello dei capi di Stato o di governo, che ne discutono in seno al Consiglio europeo e negoziano un accordo politico definitivo tra i paesi dell'UE. Il Parlamento deve poi dare la sua approvazione. Poiché è necessario il consenso del Parlamento (e la soglia per l'adozione - la maggioranza assoluta dei membri che lo compongono - è più alta rispetto a quella richiesta per la maggior parte delle procedure di approvazione), i negoziati si protraggono per tutta la durata della procedura. Alla fine, i deputati possono approvare o respingere la posizione del Consiglio, ma non possono apportarvi modifiche. Se il Parlamento respinge la proposta del Consiglio, gli Stati membri devono rivedere la proposta di regolamento e ripresentarla al Parlamento.

    Anche la decisione sulle risorse proprie richiede un accordo unanime al Consiglio e un parere del Parlamento, e prima di entrare in vigore deve essere ratificata da ogni paese membro.

    Le proposte sul quadro finanziario pluriennale comprendono anche la legislazione relativa ai programmi delle varie politiche, e i negoziati su questi fascicoli si svolgono in parallelo. Una volta approvato l'accordo generale sul QFP, le istituzioni dell'UE adottano le norme sui programmi settoriali specifici (ad esempio Orizzonte Europa per i progetti di ricerca o Erasmus+ per l'istruzione) che assegnano i fondi in linea con le priorità del QFP.

    I bilanci annuali sono proposti dalla Commissione e negoziati e concordati ogni anno tra il Parlamento e il Consiglio nel quadro del bilancio a lungo termine dell'UE. La Commissione ne garantisce quindi l'attuazione, mentre Parlamento e Consiglio controllano la spesa e possono approvare modifiche al bilancio nel corso della sua esecuzione.

    Approfondimenti:

    Trattato di Lisbona: più poteri per il Parlamento europeo

    Il Consiglio europeo e il quadro finanziario pluriennale

    La storia del bilancio dell'UE

    • Il Parlamento elabora la sua prima relazione sulle sue priorità per il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE -- presentata il 19 febbraio 2025
    • Prima discussione tra i leader dell'UE sul bilancio a lungo termine dell'UE -- marzo 2025
    • Prima relazione del Parlamento sul prossimo bilancio a lungo termine dell'UE -- voto in plenaria previsto per maggio 2025
    • Ulteriore discussione tra i leader europei sul bilancio a lungo termine dell'UE -- giugno 2025
    • Proposta della Commissione per il bilancio 2028-2034 -- presentazione prevista per luglio 2025
    • Relazione del Parlamento sulla proposta della Commissione -- autunno 2025
    • I negoziati devono concludersi entro la fine del 2027
  • A quanto ammonta l'attuale bilancio dell'UE?

    Il bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027 ammonta a 1 211 miliardi di EUR (1 074 miliardi di EUR a prezzi 2018). È integrato da 806,9 miliardi di EUR (750 miliardi di EUR a prezzi 2018) di finanziamenti aggiuntivi provenienti da Next Generation EU, lo strumento temporaneo per la ripresa dell'UE, che portano il pacchetto a un valore totale di 2 018 miliardi di EUR a prezzi (1 800 miliardi di EUR a prezzi 2018).

    La revisione del bilancio nel 2024 ha aggiunto 64,6 miliardi di EUR di finanziamenti al bilancio a lungo termine per sostenere l'Ucraina, creare la piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa, migliorare la gestione della migrazione, affrontare le sfide esterne e coprire i costi aggiuntivi per il finanziamento di Next Generation EU.

    Data la necessità di gestire progetti pluriennali, il bilancio dell'UE distingue tra stanziamenti d'impegno (il costo di tutti gli obblighi giuridici contratti nel corso di un singolo esercizio finanziario) e stanziamenti di pagamento (il denaro effettivamente versato nel corso dell'esercizio, spesso per dare esecuzione agli impegni assunti negli esercizi precedenti). Per questo motivo, il livello dei pagamenti è solitamente più elevato negli ultimi anni di ogni ciclo del QFP, quando i progetti giungono al termine e i fondi vengono erogati sulla base di impegni assunti in precedenza.

    Approfondimenti:

    Approvazione da parte del Parlamento della revisione del QFP 2021-2027

    First-ever revision of the EU's long-term budget (Prima revisione del bilancio a lungo termine dell'UE)

    Comunicato stampa - Via libera a revisione del bilancio a lungo termine, aiuti all'Ucraina e STEP

    EU financing for 2021-2027 (Finanziamento dell'UE per il periodo 2021-2027)

    Note tematiche sull'Unione europea - Quadro finanziario pluriennale

  • Il bilancio dell'UE è relativamente esiguo rispetto ai bilanci nazionali degli Stati membri, ma svolge un ruolo cruciale nel finanziamento degli obiettivi comuni europei. Il bilancio dell'UE ammonta annualmente a più o meno l'1% del reddito nazionale lordo (RNL) dell'Unione, pari a circa 160-180 miliardi di EUR all'anno per il periodo 2021-2027. Per contro, la spesa pubblica nazionale dei paesi dell'UE ammonta in media a quasi il 50 % dei rispettivi RNL. La cifra di 160-180 miliardi di EUR è al bilancio nazionale totale della Danimarca, un paese di 5,6 milioni di abitanti, ed è inferiore di circa il 30% al bilancio nazionale della Polonia, che conta 38 milioni di abitanti. L'UE è al servizio di 27 paesi con una popolazione totale di 450 milioni di abitanti. Tutto ciò evidenzia l'entità modesta del bilancio dell'UE rispetto alla spesa nazionale dei suoi paesi membri.

    Il bilancio dell'UE è concepito per integrare i bilanci nazionali mediante il finanziamento in settori in cui l'azione collettiva a livello dell'UE apporta un valore aggiunto, anche attraverso investimenti nella ricerca, nelle infrastrutture e nell'agricoltura. Mettendo in comune le risorse, il bilancio dell'UE consente di raggiungere obiettivi che non possono essere realizzati attraverso gli sforzi dei singoli paesi. L'assegnazione di questi fondi dell'UE è gestita mediante il QFP.

    Approfondimenti:

    Note tematiche sull'Unione europea - Le entrate dell'Unione

  • Il bilancio dell'UE è finanziato attraverso le cosiddette "risorse proprie". Circa due terzi delle entrate derivano dai contributi nazionali, che si basano sul reddito nazionale lordo (RNL) di ciascun paese. Questo sistema fa sì che le nazioni più ricche contribuiscano in misura maggiore, in funzione della loro capacità economica. Il restante terzo del bilancio proviene dai dazi doganali sulle importazioni da paesi non appartenenti all'Unione europea, da un piccolo importo che deriva da una tassa legata ai rifiuti di plastica non riciclati e da una piccola percentuale dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) riscossa da ciascuno Stato membro. Vi sono state richieste e proposte per nuovi tipi di risorse proprie per fare in modo che l'UE possa finanziare i suoi obiettivi comuni e i suoi prestiti senza gravare ulteriormente sui bilanci nazionali e sui cittadini.

    Approfondimenti:

    Note tematiche sull'Unione europea - Le entrate dell'Unione

    Ϸվ’s position on the possible new own resources (Posizione del Parlamento su eventuali nuove risorse proprie)

  • Nel 2020, nell'ambito dei negoziati sul bilancio dell'UE per l'attuale quadro finanziario pluriennale, le istituzioni europee, compresi i governi dei paesi membri, hanno concordato una tabella di marcia giuridicamente vincolante che introduce nuove entrate dell'UE. L'imposta sulla plastica, introdotta nel 2021, è stata la prima nuova fonte di entrate dell'UE dal 1988. Una a della Commissione del 2023 (aggiornata rispetto a quella del 2021) prevedeva tre nuove fonti di entrate per il bilancio dell'UE, legate alle emissioni di gas a effetto serra, agli utili delle imprese e alle risorse generate dal meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell'UE. Ma l'adozione di queste "nuove risorse proprie" si è arenata a causa della scarsa propensione dei governi dell'UE ad approvarle.

    L'idea di nuove risorse proprie assume un'importanza ancora maggiore se si considera che il piano per la ripresa Next Generation EU consente all'Unione di contrarre prestiti fino a 800 miliardi di EUR dai mercati dei capitali, che dovranno essere rimborsati entro il 2058. Si prevede che i costi complessivi per il rimborso del capitale del piano e dei relativi interessi ammonteranno a circa 20-30 miliardi di euro all'anno a partire dal 2028.

    Il Parlamento ha appoggiato la proposta della Commissione del 2023 in un parere adottato nell'ambito della procedura di consultazione. Per entrare in vigore, le proposte necessitano del sostegno unanime dei governi dell'UE e, successivamente, i vari paesi dovranno ratificare la decisione.

    Approfondimenti:

    Comunicato stampa: "Own Resources": Ϸվ's position on new EU revenue (Risorse proprie: posizione del Parlamento su eventuali nuove risorse proprie)

    System of own resources of the European Union (Il sistema delle risorse proprie dell'Unione europea)

    Note tematiche sull'Unione europea - Le entrate dell'Unione

    Servizio ricerca del PE: Sistema delle risorse proprie dell'Unione europea: proposta legislativa modificata

  • I fondi stanziati nell'ambito del quadro finanziario pluriennale sono erogati attraverso i bilanci annuali. Il bilancio annuale dell'UE deve essere approvato congiuntamente dal Consiglio (che rappresenta i paesi dell'UE) e dal Parlamento, i due rami dell'autorità di bilancio dell'UE, che hanno entrambi le stesse prerogative nella procedura di bilancio annuale.

    I bilanci annuali dell'UE devono rispettare i massimali di bilancio concordati nell'ambito del quadro finanziario pluriennale (QFP) per i diversi programmi e le politiche, come la politica di coesione, l'agricoltura e le relazioni esterne. Il bilancio comprende anche strumenti speciali concepiti per fornire ulteriore flessibilità di bilancio, allo scopo di garantire che l'UE possa rispondere a esigenze impreviste, ad esempio le crisi migratorie e finanziarie verificatesi in passato, o in caso di calamità naturali.

    La Commissione è responsabile della supervisione dei finanziamenti, anche se più della metà è gestita insieme ai governi nazionali. In pratica, le autorità nazionali sono responsabili della gestione corrente di gran parte dei fondi dell'UE e la Commissione garantisce che siano spesi correttamente. Nel periodo 2021-2027 il 56% dei fondi di bilancio è amministrato congiuntamente dalle autorità nazionali e dalla Commissione ("gestione concorrente"), mentre il 37% è gestito dalla Commissione, dalle sue agenzie e dai suoi uffici al di fuori dell'UE ("gestione diretta") e il 7% è gestito da altre organizzazioni internazionali, agenzie nazionali e paesi terzi ("gestione indiretta").

    Approfondimenti:

    Spese dell'Unione

    Infografica: Potere di bilancio (procedura di bilancio)

  • I Paesi dell'UE e i loro cittadini dall'Unione europea e dal suo bilancio. L'Europa finanzia infrastrutture essenziali che possono andare dalla costruzione di un ponte di vitale importanza sul Danubio per collegare la Bulgaria alla Romania, al miglioramento dei porti nei Paesi Bassi, in Francia, in Germania e in Portogallo per renderli più rispettosi del clima. Dal sostegno ai produttori lattiero-caseari attraverso l'assistenza al reddito, alle disposizioni speciali per le piccole aziende agricole e i giovani agricoltori, alle opportunità di scambio formativo per migliaia di studenti e apprendisti grazie al programma Erasmus+, al sostegno dell'UE all'industria cinematografica europea e al patrimonio culturale. L'UE promuove inoltre la cooperazione in settori chiave quali il clima, la difesa e la migrazione.

    Considerare il bilancio dell'UE semplicemente in funzione di quanto un paese contribuisce e riceve in euro (il cosiddetto "dibattito sul contribuente netto"), è altamente fuorviante in quanto non tiene conto di tutti i benefici economici e non monetari che gli Stati membri traggono dalla loro appartenenza all'Unione. Per qualsiasi paese dell'UE, già soltanto i benefici del mercato unico superano di gran lunga il contributo nazionale, perfino secondo le stime più prudenti.

    In molti settori strategici con caratteristiche transfrontaliere, un'azione collettiva e comune a livello dell'UE porterà a risultati migliori rispetto a iniziative nazionali frammentate. Il PIL dell'UE sarebbe inferiore dell'8,7 % senza l'integrazione nel mercato unico, grazie alla quale il cittadino medio si ritrova con 840 EUR in più ogni anno.

    Approfondimenti

    Un dividendo europeo da duemila miliardi di euro: mappatura del costo della non-Europa 2019-24

  • Il Parlamento definirà le sue priorità in una relazione. Una bozza preliminare di questo documento è stata presentata nella commissione per i bilanci il 19 febbraio 2025. Il voto in commissione è previsto per aprile, seguito da quello in plenaria a maggio. Inoltre, quando sarà pubblicata, i deputati risponderanno alla proposta di bilancio dell'UE della Commissione con una relazione intermedia più dettagliata.

    La commissione per i bilanci del Parlamento è responsabile dei negoziati sul bilancio e dell'adozione del bilancio annuale per conto del Parlamento, oltre a farsi portavoce della posizione del Parlamento nei negoziati con il Consiglio. Nei negoziati per il bilancio UE per il periodo 2021-2027, i deputati hanno garantito che i principali programmi dell'UE (ricerca, istruzione, ambiente e clima, infrastrutture, PMI, digitalizzazione e diritti sociali) ricevessero maggiori finanziamenti. I negoziatori del Parlamento hanno anche ottenuto un impegno per nuove risorse proprie destinate a contribuire agli oneri finanziari per il fondo per la ripresa dal COVID-19, si sono assicurati di poter controllare la spesa di tale fondo e hanno adottato una legislazione che introduce un nuovo meccanismo per proteggere il bilancio dell'UE dalle violazioni dello Stato di diritto.

    Ulteriori informazioni:

    Progetto di relazione del Parlamento su un rinnovato bilancio a lungo termine per l'Unione in un mondo che cambia

    Comunicato stampa - Leading MEPs support flexible budget, stress strong parliamentary oversight (I deputati competenti sono favorevoli a un bilancio flessibile e sottolineano la necessità di un forte controllo parlamentare)

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  • L'UE e gli Stati membri collaborano per tutelare gli interessi finanziari dell'Unione e garantire ai cittadini che il loro denaro sia speso correttamente. Una volta adottato il bilancio dell'UE, la Commissione è competente per la sua esecuzione (altre istituzioni sono responsabili dei loro bilanci amministrativi). Poiché una quota significativa del bilancio dell'Unione è gestita dagli Stati membri, il controllo iniziale della spesa viene effettuato in larga misura dalle autorità nazionali.

    La cosiddetta "procedura di discarico" dell'UE è un meccanismo fondamentale che permette al Parlamento europeo di esercitare un controllo democratico sull'esecuzione del bilancio. Serve a chiedere alla Commissione europea e alle altre istituzioni europee di rendere conto della gestione e dell'erogazione dei fondi dell'UE.

    Sulla base delle relazioni della Commissione e della la commissione per il controllo dei bilanci (CONT) del Parlamento analizza la gestione finanziaria del bilancio dell'UE in un dato esercizio, esamina le irregolarità e tiene audizioni con i funzionari competenti. La commissione CONT raccomanda quindi di concedere o rifiutare il "discarico" di bilancio. Il Parlamento vota in seduta plenaria per approvare o respingere queste decisioni: il rifiuto del discarico può comportare azioni correttive, controlli finanziari più rigorosi o conseguenze politiche. Questa procedura garantisce la trasparenza, la responsabilità e l'uso corretto dei fondi dei contribuenti dell'UE.

    Meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto

    Dopo la votazione in plenaria nel dicembre 2020, nel gennaio 2021 l'Unione europea ha introdotto un meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto nell'ambito del suo quadro finanziario e di bilancio. L'obiettivo dello strumento è di subordinare l'erogazione dei fondi al rispetto dello Stato di diritto da parte degli Stati membri, garantendo che il denaro dell'UE non sia utilizzato in modo improprio nei paesi in cui l'indipendenza della magistratura, le misure anticorruzione o i principi democratici sono minacciati o poco rispettati. Il meccanismo consente alla Commissione europea di proporre la sospensione o la riduzione dei fondi dell'UE se le violazioni dello Stato di diritto da parte di un paese membro rischiano di compromettere la sana gestione finanziaria del bilancio. Nel 2022 la Commissione ha applicato il meccanismo per la prima volta nei confronti dell'Ungheria, la sospensione di 6,3 miliardi di EUR di finanziamenti, , a causa di preoccupazioni circa la corruzione e le irregolarità giudiziarie nel paese.

    Lotta contro le frodi

    L'UE ha istituito vari strumenti per tutelare i propri interessi finanziari e garantire che i suoi fondi siano utilizzati in modo efficace e regolare. (EPPO) e l' svolgono un ruolo cruciale in questo senso. L'EPPO, che opera in modo indipendente in tutti gli Stati membri partecipanti, indaga e persegue reati gravi quali frodi transfrontaliere in materia di IVA, appropriazione indebita e corruzione, che hanno un'incidenza sul bilancio dell'UE. Portando i trasgressori dinanzi alla giustizia e recuperando i fondi utilizzati in modo improprio, l'EPPO rafforza lo Stato di diritto e la responsabilità in tutta l'UE. L'OLAF conduce invece indagini amministrative per individuare e prevenire le frodi, la corruzione e le irregolarità nell'ambito dei programmi e delle istituzioni finanziati dall'UE. Lavora a stretto contatto con le autorità nazionali e gli organismi dell'UE, formulando raccomandazioni per recuperare i fondi e migliorare le misure antifrode.

    Il Parlamento svolge un ruolo cruciale nella supervisione di tali sforzi. Attraverso la sua commissione per il controllo dei bilanci, monitora l'efficacia sia dell'EPPO che dell'OLAF, valuta le loro relazioni e fa in modo che gli Stati membri e le istituzioni europee adottino le misure necessarie sulla base delle loro conclusioni. Il Parlamento promuove inoltre miglioramenti legislativi per potenziare le misure antifrode, contribuendo così all'integrità della governance finanziaria dell'UE. Insieme, queste istituzioni costituiscono un quadro coordinato a salvaguardia del bilancio dell'UE e a sostegno dei principi di trasparenza e responsabilità.

    Approfondimenti:

    Note tematiche sull'Unione europea: Il controllo di bilancio

    Note tematiche sull'Unione europea: Lotta contro la frode e tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea

    Briefing del Servizio ricerca del PE: Discharge procedure for the EU Budget. Political scrutiny of budgetary implementation (La procedura di discarico del bilancio dell'UE. Controllo politico dell'esecuzione del bilancio)

    In sintesi: "Gli strumenti per proteggere il bilancio dell'UE dalle violazioni dello Stato di diritto: il regolamento sulla condizionalità nel suo contesto"

    In sintesi: EU anti-fraud architecture – the role of EU-level players, how they cooperate and the challenges they face (L'architettura antifrode dell'UE – Il ruolo degli attori a livello dell'Unione, le loro modalità di cooperazione e le sfide che devono affrontare)

  • CBAM: il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) è lo strumento dell'UE per combattere la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (fenomeno per cui le imprese trasferiscono la produzione in paesi al di fuori dell'Unione europea con normative climatiche meno rigorose) imponendo dazi sulle importazioni ad alta intensità di carbonio come acciaio e cemento. Gli importatori devono acquistare certificati di carbonio che tengano conto delle loro emissioni. Questo sistema garantisce una concorrenza leale, contribuisce agli obiettivi climatici dell'UE e promuove la riduzione delle emissioni globali. Le comunicazioni CBAM sono iniziate nel 2023. La loro piena attuazione si avrà a partire dal 2026.

    Coesione: la politica di coesione è il principale quadro per gli investimenti dell'UE. Mira a ridurre le disparità tra le regioni dell'UE promuovendo la coesione economica, sociale e territoriale. Si concentra sul sostegno alle regioni meno sviluppate attraverso finanziamenti per le infrastrutture, l'innovazione, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo sostenibile. Questa politica è finanziata principalmente dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo sociale europeo (FSE).

    Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF): il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) è uno strumento temporaneo che serve a convogliare i fondi di Next Generation EU. La Commissione raccoglie fondi mediante prestiti sui mercati dei capitali (emettendo obbligazioni per conto dell'UE). Questi fondi sono messi a disposizione dei paesi dell'UE sotto forma di prestiti o sovvenzioni in base ad ambiziosi programmi di riforma e investimento.

    ETS: il sistema di scambio di quote di emissione (ETS) dell'UE è un meccanismo "cap-and-trade " (di limitazione delle emissioni e scambio di quote) per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in modo efficace sotto il profilo dei costi. Stabilisce un tetto per le emissioni totali di settori come quello dell'energia o dell'industria, che in seguito verrà progressivamente ridotto. Le imprese devono acquistare o ricevere quote di emissione per coprire le loro attività, scambiandole se necessario. Si crea così un incentivo finanziario a ridurre le emissioni, promuovendo gli obiettivi climatici dell'UE.

    Impegni: gli stanziamenti d'impegno rappresentano il costo di tutti gli obblighi giuridici contratti durante l'esercizio in corso con eventuali implicazioni finanziarie per gli esercizi futuri.

    Margine di manovra: Il margine di manovra è la differenza tra l'importo massimo dei fondi che l'UE può richiedere ai paesi dell'UE per coprire i propri obblighi finanziari (massimali delle risorse proprie) e l'importo massimo dei fondi che possono essere spesi in un determinato periodo (massimali di pagamento del bilancio a lungo termine). Per il programma Next Generation EU il massimale delle risorse proprie è stato temporaneamente (fino al 2058) e in via eccezionale portato al 2 %, con un aumento di 0,6 punti percentuali.

    Massimale delle risorse proprie: il massimale delle risorse proprie stabilisce l'importo massimo delle risorse proprie che l'UE può richiedere agli Stati membri per finanziare le sue spese in un determinato periodo di bilancio. I massimali delle entrate sono definiti nella decisione sulle risorse proprie, il testo giuridico che stabilisce le condizioni per finanziare il bilancio dell'UE. I massimali delle risorse proprie sono espressi in percentuale del reddito nazionale lordo (RNL) stimato dell'UE, pari alla somma dei RNL di tutti gli Stati membri.

    Massimali: importo massimo che può essere speso per i programmi nell'ambito di un settore d'intervento (rubrica). I massimali aiutano a pianificare il bilancio e a tenere sotto controllo le finanze. Il bilancio a lungo termine definisce tali limiti per tutta l'Unione europea e per i principali settori di spesa (rubriche) su un periodo di sette anni. Vi sono due tipi di massimali di spesa: un massimale annuo per ciascuna rubrica, espresso in stanziamenti d'impegno, ossia obblighi di spesa giuridicamente vincolanti. Gli stanziamenti d'impegno non sono necessariamente spesi nello stesso anno, ma possono essere erogati nell'arco di più esercizi. Il secondo tipo è il massimale annuo complessivo: per gli stanziamenti d'impegno, corrisponde alla somma dei massimali di ciascuna rubrica, e per gli stanziamenti di pagamento, indica gli importi massimi effettivi autorizzati per l'esborso in un determinato anno.

    Meccanismo di correzione: rettifiche finanziarie concesse ad alcuni Stati membri per ridurre i loro contributi netti al bilancio dell'UE. Concepite per garantire l'equità dei finanziamenti, sono spesso negoziate durante le discussioni sul bilancio per trovare un equilibrio tra contributi e benefici. Attualmente l'UE concede rettifiche di bilancio (dette anche "correzioni forfettarie") a Danimarca, Germania, Austria, Paesi Bassi e Svezia.

    Meccanismo di condizionalità: concordato dai colegislatori nel 2020 parallelamente ai negoziati sull'attuale QFP, questo nuovo strumento è entrato in vigore nel 2021. Questa normativa subordina l'accesso ai fondi dell'UE al rispetto dello Stato di diritto e dei valori democratici. Se un paese membro viola questi principi, l'Unione europea può sospendere o ridurre il suo sostegno finanziario. Il meccanismo punta a garantire che le risorse dell'UE siano utilizzate correttamente e che gli Stati membri rispettino i valori fondamentali dell'UE. L'idea è di promuovere la buona governance e la responsabilità in tutta l'Unione.

    Mercato unico: istituito con il trattato di Maastricht del 1992, il mercato unico dell'UE, spesso denominato mercato interno, conta circa 450 milioni di consumatori. È stato un precursore dell'unione monetaria dell'UE e dell'adozione dell'euro come moneta unica. Il suo obiettivo principale è creare uno spazio economico unificato, considerando l'Unione europea come un unico territorio in cui merci, capitali, servizi e persone circolano liberamente. Quattro paesi non UE — Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera — partecipano al mercato unico, sebbene abbiano negoziato alcune clausole di esclusione.

    NEXT GENERATION EU: Next Generation EU (NGEU) è il pacchetto unico per la ripresa economica dell'UE inteso ad aiutare i paesi membri a far fronte alle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19. Denominato NextGenerationEU, NextGenEU o strumento dell'Unione europea per la ripresa, ha un valore totale di 806,9 miliardi di EUR. I suoi fondi sono utilizzabili fino al 2026.

    Pagamenti: gli stanziamenti di pagamento sono le somme effettivamente versate nel corso di un determinato esercizio, compresi gli impegni assunti negli esercizi precedenti. Per questo motivo, il livello dei pagamenti è solitamente più elevato negli ultimi anni di un quadro finanziario pluriennale.

    Procedura di approvazione: secondo la procedura di approvazione, il Parlamento ha un potere di veto, ciò significa che, pur non potendolo modificare, può approvare o respingere un atto giuridico. Senza l'approvazione del Parlamento europeo, un atto non può essere adottato. Al termine dei negoziati sul bilancio a lungo termine dell'UE, il Parlamento deve approvare il regolamento del Consiglio che istituisce il prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'UE. Per il QFP è necessaria l'approvazione della maggioranza dei membri che compongono il Parlamento, ma questa regola non si applica a tutta la procedura di bilancio, e per altri tipi di approvazione potrebbe bastare una maggioranza semplice.

    Procedura di consultazione: la consultazione è una procedura legislativa speciale, un'eccezione alla procedura legislativa ordinaria applicata ai fascicoli nella maggior parte dei settori d'intervento. Il Consiglio deve richiedere il parere del Parlamento, ma non ne è vincolato. L'assenza di consultazione renderebbe l'atto illegale e potenzialmente annullabile dalla Corte di giustizia. L'introduzione di nuove risorse proprie nel bilancio a lungo termine dell'UE richiede la consultazione del Parlamento.

    Politica agricola comune (PAC): la PAC è una politica unificata in materia di agricoltura nei paesi dell'UE. Istituita nel 1962, è la più antica politica dell'UE in vigore e rappresenta circa il 31 % dell'attuale bilancio a lungo termine. Mira a fornire ai cittadini dell'UE alimenti a prezzi accessibili, sicuri e di qualità, a garantire un tenore di vita equo agli agricoltori, preservando nel contempo le risorse naturali e rispettando l'ambiente. La PAC fornisce sostegno diretto, misure di mercato e sostegno allo sviluppo rurale. Nel 2024 il Parlamento ha approvato riforme volte ad alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell'UE.

    QFP: il QFP (quadro finanziario pluriennale) è la denominazione del bilancio a lungo termine dell'UE, che di solito copre un periodo di sette anni. Stabilisce i limiti alla spesa dell'UE - nel suo complesso e per i vari settori di attività - durante il periodo in questione. Suddivide la spesa dell'UE in grandi categorie ("rubriche"), che corrispondono alle priorità e ai settori d'intervento dell'Unione. Per ogni esercizio coperto dal QFP vi sono limiti di spesa fissi, o "massimali".

    Relatore/relatrice: deputato o deputata al Parlamento europeo incaricato/a di redigere un fascicolo legislativo o non legislativo secondo la procedura legislativa del Parlamento. I relatori ombra sono nominati dagli altri gruppi politici per lavorare a fianco del relatore e far valere i pareri del loro gruppo. Il relatore capeggia la squadra negoziale del Parlamento nei colloqui con il Consiglio dell'UE.

    Regolamento: un atto legislativo dell'UE che ha immediata forza di legge in tutti i paesi dell'UE contemporaneamente. Una direttiva è un atto legislativo dell'UE che stabilisce un obiettivo che i paesi membri devono raggiungere. I legislatori nazionali possono quindi decidere come raggiungere questi obiettivi attraverso la propria legislazione.

    Risorse proprie: si tratta delle principali entrate del bilancio dell'UE. La spesa annuale del bilancio a lungo termine dell'UE non può superare le entrate (regola del bilancio in pareggio). Ne fanno parte i dazi doganali, una parte delle entrate IVA e delle entrate provenienti da un'imposta sulla plastica, e una quota del reddito nazionale lordo (RNL). L'UE sta esaminando potenziali nuove fonti come le imposte sul digitale e le entrate derivanti dall'adeguamento del carbonio alle frontiere. (Si veda sopra) Queste risorse finanziano le politiche e i programmi dell'UE e contribuiscono ad allentare la pressione sui contributi degli Stati membri.

    Rubriche: le rubriche del quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'UE si riferiscono alle grandi categorie di politiche che definiscono le priorità di spesa dell'UE per un dato periodo (di solito sette anni). Ciascuna rubrica comprende risorse destinate a diversi programmi e fondi dell'UE.

    Strumenti speciali: questi sono concepiti per creare flessibilità nel bilancio dell'UE. In caso di eventi imprevisti, i massimali di spesa del bilancio dell'UE possono essere superati per agevolare il ricorso a uno strumento speciale. Tuttavia, anche in questo caso, gli stanziamenti d'impegno per gli strumenti speciali non possono superare il massimale delle risorse proprie. La riserva di solidarietà per le catastrofi naturali e la riserva per gli aiuti d'urgenza per l'assistenza umanitaria sono due esempi di questo meccanismo.

    ܲ徱à: un principio dell'UE secondo cui le decisioni dovrebbero essere prese quanto più possibile a livello locale. Esclude l'intervento dell'UE - laddove quest'ultima non abbia competenza esclusiva - quando una questione può essere affrontata efficacemente dagli stessi Stati membri a livello nazionale, regionale o locale. Tuttavia, autorizza l'azione dell'UE (anche in materie di competenza non esclusiva dell'UE) quando i paesi membri non possono conseguire obiettivi che è meglio perseguire a livello dell'UE.

    ԲԾà: il Consiglio decide all'unanimità in una serie di settori d'intervento sensibili, ad esempio l'adesione all'UE, la fiscalità, le risorse proprie, il QFP e l'armonizzazione dei sistemi di sicurezza sociale. L'astensione di uno o più Stati membri non impedisce una decisione unanime.

    Voto a maggioranza qualificata (VMQ): quando il Consiglio dell'UE vota su una proposta della Commissione o dell'alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, per farla approvare ha bisogno del sostegno di una maggioranza qualificata. Perché ciò accada, si devono verificare due condizioni simultanee: il 55 % degli Stati membri (15 su 27) deve votare a favore e questi Stati devono rappresentare almeno il 65 % della popolazione totale dell'UE. Una minoranza di blocco deve comprendere almeno quattro membri del Consiglio.

    Approfondimenti: