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Proposta di risoluzione - B9-0278/2023Proposta di risoluzione
B9-0278/2023

PROPOSTA DI RISOLUZIONEsulla ricostruzione sostenibile dell'Ucraina e la sua integrazione nella comunità euro-atlantica

12.6.2023-()

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
presentata a norma dell'articolo 132, paragrafo 2, del regolamento

Petras Auštrevičius, Izaskun Bilbao Barandica, Nicola Beer, José Ramón Bauzá Díaz, Dita Charanzová, Olivier Chastel, Katalin Cseh, Klemen Grošelj, Karin Karlsbro, Ilhan Kyuchyuk, Nathalie Loiseau, Karen Melchior, Javier Nart, Urmas Paet, Frédérique Ries, Michal Šimečka, Ramona Strugariu, Dragoş Tudorache, Hilde Vautmans
a nome del gruppo Renew

Vedasi anche la proposta di risoluzione comuneRC-B9-0270/2023

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B9-0278/2023
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9‑0278/2023

Risoluzione del Parlamento europeo sulla ricostruzione sostenibile dell'Ucraina e la sua integrazione nella comunità euro-atlantica

()

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni sull'Ucraina, in particolare a seguito dell'escalation della guerra di aggressione russa contro l'Ucraina nel febbraio2022,

viste la vasta condanna internazionale della guerra illegale di aggressione russa nei confronti dell'Ucraina e la perdita di vite umane e la distruzione che essa ha provocato in Ucraina,

visti il sostegno e l'assistenza senza precedenti forniti dall'UE e dagli Stati membri all'Ucraina,

viste l'unità e le politiche dell'UE in risposta alla crisi in Ucraina,

visti l'accordo di associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra[1], firmato nel 2014, e la zona di libero scambio globale e approfondita tra l'Unione europea e l'Ucraina che lo accompagna,

viste la domanda di adesione all'UE presentata dall'Ucraina il 28 febbraio 2022 e la conseguente concessione dello status di candidato da parte del Consiglio europeo il 23 giugno 2022,

viste le aspirazioni dell'Ucraina ad approfondire la sua integrazione nell'UE e nella NATO,

visti il documento finale della conferenza sulla ripresa in Ucraina (URC2022) tenutasi a Lugano dal 4 al 5 luglio 2022 e l'imminente URC2023 a Londra dal 21 al 22 giugno 2023,

viste le conclusioni della conferenza internazionale di esperti sulla ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina, tenutasi a Berlino il 25 ottobre 2022,

visto l'articolo 132, paragrafo2, del suo regolamento,

A.considerando che dal 24 febbraio 2022, quando la Russia ha lanciato una guerra di aggressione non provocata, ingiustificata e illegale nei confronti dell'Ucraina, la situazione geopolitica in Europa è cambiata in modo sostanziale;

B.considerando che l'Ucraina e i suoi cittadini sono determinati nella loro resistenza alla guerra di aggressione russa; che hanno difeso con successo il loro paese, seppure con un costo elevato in termini di vittime civili e militari, infrastrutture pubbliche e civili distrutte e la distruzione dell'ambiente naturale e di siti del patrimonio culturale;

C.considerando che, durante questo periodo, le forze russe hanno condotto attacchi indiscriminati contro zone residenziali e infrastrutture civili, uccidendo migliaia di civili ucraini, deportando con la forza e imprigionando illegalmente cittadini ucraini in Russia e nei territori ucraini occupati dalla Russia e compiendo atti di terrorismo in tutto il paese;

D.considerando che l'Ucraina, in quanto paese indipendente e sovrano, possiede il diritto fondamentale di determinare il proprio futuro; che ciò include la libertà di scegliere le proprie alleanze, di definire le proprie politiche e di perseguire i propri interessi nazionali in linea con la volontà del suo popolo;

E.considerando che un'Ucraina forte, stabile e indipendente è essenziale per la stabilità della zona euro-atlantica e fondamentale per promuovere la pace e la stabilità globali e per difendere i principi della democrazia e della legalità internazionale;

F.considerando che l'Ucraina è ora un paese candidato all'adesione all'Unione europea e ha ricevuto un sostegno massiccio in tutti i settori dall'UE, compreso un sostegno militare senza precedenti;

G.considerando che l'Ucraina ha compiuto progressi significativi nel portare avanti riforme fondamentali e dà prova di un chiaro impegno a favore dell'integrazione dell'UE e della NATO;

H.considerando che uno studio della Banca mondiale del marzo 2023 indica che la ricostruzione postbellica dell'Ucraina potrebbe costare oltre 411 miliardi di dollari; che è probabile che tale cifra sia destinata ad aumentare ulteriormente a causa del danneggiamento o della distruzione di un numero crescente di infrastrutture, come dimostra la recente distruzione della diga di Kakhovka e le conseguenti gravi inondazioni nelle zone a valle;

1.ribadisce la propria solidarietà e rende omaggio al coraggioso popolo ucraino, che difende coraggiosamente la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale del suo paese;

2.riafferma con la massima fermezza la sua condanna della guerra di aggressione russa non provocata, illegale e ingiustificata nei confronti dell'Ucraina; chiede alla Russia di cessare immediatamente tutte le attività militari in Ucraina e ritiri incondizionatamente tutte le forze e le attrezzature militari dall'intero territorio ucraino riconosciuto a livello internazionale;

3.ribadisce la sua determinazione a continuare a sostenere l'Ucraina fino al pieno ripristino e al pieno controllo delle sue frontiere riconosciute a livello internazionale e durante tutto il processo di ripresa e ricostruzione sostenibili dell'Ucraina;

4.riconosce la resilienza e la determinazione dimostrate dal popolo ucraino nel perseguire i valori democratici, gli sforzi di riforma e le aspirazioni all'integrazione nella comunità euro-atlantica delle nazioni;

5.incoraggia l'UE e gli Stati membri a fornire maggiore sostegno e assistenza all'Ucraina nel suo cammino verso l'adesione, anche a livello di competenze tecniche, sviluppo delle capacità e riforme istituzionali necessarie per soddisfare i criteri di adesione;

6.condanna con la massima fermezza la distruzione della diga di Kakhovka il 6 giugno 2023, che ha causato inondazioni estese e un disastro ambientale in Ucraina e costituisce un crimine di guerra;

7.ribadisce il suo invito alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e agli Stati membri a sostenere tutte le misure, compresa l'istituzione di un tribunale speciale, per garantire il pieno accertamento delle responsabilità per i crimini commessi durante la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, in particolare il crimine di aggressione, i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità;

8.ribadisce la sua condanna della deportazione forzata di civili ucraini, compresi minori, verso la Russia e i territori dell'Ucraina temporaneamente occupati dalla Russia e dalla Bielorussia; invita tutti gli Stati e le organizzazioni internazionali a esercitare pressioni sulla Russia affinché restituisca tutti i civili ucraini deportati con la forza e illegalmente imprigionati, in particolare i minori;

9.condanna il comportamento degli Stati, delle entità e degli individui che aiutano la Russia a evitare gli effetti delle sanzioni dell'UE; invita la Commissione e gli Stati membri a sviluppare un meccanismo atto a prevenire l'elusione delle sanzioni; invita la Commissione e gli Stati membri ad estendere le sanzioni al fine di includere un divieto totale di commercializzazione e taglio dei diamanti di origine russa o riesportati dalla Russia in tutti gli Stati membri; ribadisce il suo invito alle imprese europee a ritirare le loro attività dalla Russia; invita gli Stati membri ad adottare misure particolari per evitare che i prodotti tecnologici avanzati esportati verso paesi terzi finiscano in Russia; invita gli Stati membri a perseguire con rigore le persone o le entità che partecipano all'elusione delle sanzioni dell'UE;

10.ribadisce la posizione secondo cui l'Ucraina è l'Europa e il futuro dell'Ucraina è nell'UE, come dichiarato dalla Presidente del Parlamento europeo nell'accogliere il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, il 9 febbraio 2023; riafferma il proprio impegno a favore dell'adesione dell'Ucraina all'UE che rappresenta una svolta e un investimento a livello geostrategico in un'Europa unita e forte;

11.ribadisce la sua richiesta di un'interazione innovativa, complementare e flessibile tra i lavori in corso sull'attuazione dell'accordo di associazione in vigore e il processo negoziale di adesione, consentendo in tal modo la graduale integrazione dell'Ucraina nel mercato unico dell'UE e nei programmi settoriali, compreso l'accesso ai fondi dell'UE nei rispettivi settori; esorta gli Stati membri ad astenersi da qualsiasi azione unilaterale che limiti l'accesso dell'Ucraina al mercato unico dell'UE;

12.sottolinea che il processo di adesione sarà basato sul merito e che la metodologia di allargamento rinnovata pone l'accento su settori chiave come il rispetto dello Stato di diritto, dei valori fondamentali, dei diritti umani e della democrazia, e la lotta alla corruzione fin dal principio; crede fermamente che la solida prospettiva di un'adesione dell'Ucraina all'UE basata sul merito risponda agli interessi politici, economici e di sicurezza dell'Unione;

13.invita il Consiglio e la Commissione a definire un percorso chiaro per l'avvio di negoziati di adesione, basato su un approccio graduale, incentrato sulla fornitura di benefici tangibili alla società e ai cittadini ucraini sin dall'inizio del processo; invita la Commissione a presentare un piano audace e ambizioso per tali negoziati e per la rapida e graduale integrazione dell'Ucraina nelle politiche e nei programmi dell'UE; valuta positivamente i progressi compiuti dall'Ucraina nell'attuazione di sette raccomandazioni formulate dalla Commissione; attende con interesse e sottolinea l'importanza della valutazione della Commissione in vista dell'avvio dei negoziati di adesione all'UE; esorta la Commissione e gli Stati membri a continuare a sostenere l'Ucraina affinché i relativi negoziati di adesione possano essere avviati quest'anno;

14.evidenzia che l'UE deve continuare e rafforzare il suo sostegno finanziario, tecnico e politico a favore dell'Ucraina al fine di assisterla nell'integrazione nell'UE e che l'Unione stessa deve realizzare le riforme necessarie in vista dei futuri allargamenti;

15.sottolinea che il sostegno dell'UE va ben al di là del settore civile e comprende anche un ampio sostegno in campo militare; invita l'UE, gli Stati membri e i partner che condividono gli stessi principi a rafforzare la cooperazione militare con l'Ucraina, anche fornendo maggiori capacità, formazione e sviluppo delle capacità, al fine di rafforzare le capacità di difesa dell'Ucraina e scoraggiare ulteriori aggressioni; ribadisce il proprio sostegno a tali misure e alla loro sostanziale estensione e che a tale riguardo si dovrebbe sfruttare appieno lo strumento europeo per la pace;

16.riconosce ed elogia il significativo contributo dell'Ucraina alla sicurezza della zona euro-atlantica e alla difesa dei suoi valori, opponendosi alla guerra di aggressione russa; invita gli alleati della NATO a utilizzare il prossimo vertice NATO a Vilnius per tener fede alla loro promessa di adesione dell'Ucraina alla NATO e far avanzare la richiesta dell'Ucraina di aderire all'alleanza; ribadisce il suo invito all'UE, agli Stati membri e agli alleati della NATO a collaborare strettamente con l'Ucraina nello sviluppo di garanzie di sicurezza sulla base del patto di Kiev sulla sicurezza; sottolinea che l'integrazione dell'Ucraina nella NATO e nell'UE rafforzerebbe la sicurezza regionale, promuoverebbe la stabilità e rafforzerebbe i legami di cooperazione e i valori condivisi tra l'Ucraina e la comunità euro-atlantica;

17.invita l'UE, gli Stati membri e i partner che condividono gli stessi principi a fornire un'assistenza politica, economica, tecnica e umanitaria globale e coordinata per sostenere la ricostruzione e la ripresa postbelliche sostenibili e inclusive dell'Ucraina, con particolare attenzione al ripristino delle infrastrutture essenziali, dell'assistenza sanitaria, dell'istruzione e dei servizi sociali; riconosce il lavoro svolto dall'Ucraina, dall'UE, dal G7, dalle istituzioni finanziarie internazionali e da altri partner che condividono gli stessi principi nell'elaborare un piano di ripresa e ricostruzione per l'Ucraina; accoglie con favore e sostiene in particolare i sette principi guida della dichiarazione di Lugano;

18.ribadisce la sua posizione secondo cui i rappresentanti delle autonomie locali e della società civile in Ucraina devono essere attivamente coinvolti nel processo di ripresa e ricostruzione e che tale processo deve soddisfare i più elevati standard di trasparenza e responsabilità;

19.invita le istituzioni dell'UE e gli Stati membri a mantenere l'unità e a esercitare una maggiore pressione sulla Russia e sui suoi alleati, anche attraverso ulteriori pacchetti di sanzioni, volti a indebolire strategicamente la capacità bellica della Russia;

20.invita la Commissione, il Servizio europeo per l'azione esterna e gli Stati membri a rafforzare la comunicazione strategica e a fornire informazioni pertinenti sulle opportunità e i vantaggi reciproci dell'allargamento sia in Ucraina che negli Stati membri, per aumentare ulteriormente il sostegno e rendere più comprensibile il processo di adesione; invita la Commissione, il Servizio europeo per l'azione esterna e gli Stati membri a migliorare la visibilità dei finanziamenti dell'UE e dei loro risultati tangibili in Ucraina; insiste affinché l'UE e la società civile ucraina svolgano un ruolo attivo nell'attuazione di tali obiettivi;

21.invita l'UE e gli Stati membri a lavorare in modo strategico e proattivo per contrastare le minacce ibride e prevenire le ingerenze della Russia nei processi politici ed elettorali e in altri processi democratici in Ucraina e nell'UE, in particolare le attività ostili volte a manipolare l'opinione pubblica e a compromettere l'adesione all'UE;

22.incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Presidente, al governo e alla Verchovna Rada dell'Ucraina e al Segretario generale e al Presidente dell'Assemblea parlamentare della NATO.

Ultimo aggiornamento: 14 giugno 2023
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